L’EMDR è una forma complessa di terapia che prende il nome dai Movimenti Oculari che fanno parte di diverse stimolazioni bilaterali che possono essere utilizzate (EMDR è un acronimo: Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
Eppure il Movimento Oculare è solo una delle procedure presenti nell’approccio, difatti è composto da molti altri costituenti che rendono possibile il fenomeno della rielaborazione dei traumi psicologici, realizzando anche l’intervento curativo su una larga fetta di disturbi legati alle esperienze dell’individuo.
Questo modello di intervento psicoterapeutico prevede protocolli specifici organizzati in base alla patologia da trattare e agli eventi da affrontare che saranno inoltre diversi per ogni paziente. Ciò che si riesce ad ottenere è il superamento del passato che ha determinato il problema, il disturbo scompare e il paziente si appropria di un bagaglio di risorse idonee a vivere il tempo attuale in modo facile e sereno. Queste risorse si sviluppano proprio a partire dalle stesse vicende negative vissute dal paziente: ciò che prima risultava un ricordo disturbante diventa un’esperienza dalla quale il paziente apprende ciò che gli è utile per l’adattamento all’ambiente.
Un esempio ci aiuta a descriverlo meglio. Proviamo a pensare a una persona che ha affrontato un grave incidente d’auto con numerosi testacoda, il ribaltamento della macchina e uno schianto finale; per quella persona diversi momenti della vicenda risulteranno traumatici e disturbanti, inoltre sentirà disturbo per le immagini che ricorda alle quali sono associate emozioni, sensazioni corporee, idee negative su se stesso di non essere capace di essere in pericolo.
Attraverso un trattamento del trauma con EMDR la persona non solo potrà ricordare l’incidente senza alcuna sensazione negativa, ma riuscirà a dire a se stesso “io posso avere il controllo” “sono stato bravo a gestire il volante, sono capace”.
Potrebbe essere corretto dire che l’approccio EMDR ha faticato a farsi strada nel mondo dell’informazione popolare, ipotesi attribuibile all’iniziale convinzione che si trattasse di una applicazione idonea alle Sindromi Post Traumatiche da Stress e non ad altro…ma non è così.
I clienti degli psicologi sono persone con diverse problematiche, molte provengono da esperienze precedenti all’esordio dei sintomi, esperienze che sono state traumatiche per quell’individuo e che sono bloccate nei neuroni conservando le emozioni, le percezioni fisiche e finanche odori e rumori associati all'evento.
Quella esperienza disturbante può restare bloccata per un po' di tempo senza neanche dare segnali di allarme, poi un giorno qualcosa che avviene nel tempo presente si associa al disturbo bloccato senza che la persona sia consapevole di quanto stia accadendo nel suo cervello. Tutto questo avviene attraverso le reti della memoria.
Succede anche che l’esperienza disturbante, rimasta bloccata da tempo, è vissuta in modo traumatico perché legata a vicende avverse vissute nella famiglia d’origine in epoca infantile.
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