BENESSERE PSICOFISICO E PRATICA DEL TRAINING AUTOGENO
Lo stress negativo (di stress) costituisce una seria minaccia per il benessere psicofisico delle persone e può influenzare molto negativamente la salute. Quando diventa cronico, provoca uno stato di continua tensione, che può causare molti problemi, tra cui i disturbi del sonno, irritabilità, calo del desiderio sessuale, mal di testa, stanchezza diffusa, ansia e molto altro. Livelli di stress negativo vissuti quotidianamente per lunghi periodi alterano la qualità della vita, non solo causando un attacco alla salute, ma compromettendo le relazioni e complessivamente la capacità svolgere le abituali attività. A questo punto e’ necessario affrontare la situazione e cercare soluzioni al problema, per ripristinare gli equilibri e aumentare la capacità di fronteggiare gli eventi stressanti della vita. Uno dei possibili strumenti d’intervento è costituito dalle Tecniche di Rilassamento e più nello specifico dal Training Autogeno.
Come agisce il Training Autogeno
Nel Training Autogeno i cambiamenti positivi a livello psicologico sono strettamente connessi a quelli ottenuti sul versante fisiologico. Agisce equilibrando il Sistema Nervoso Vegetativo, mettendo a riposo il sottosistema Simpatico, responsabile della gran parte delle attivazioni fisiologiche (aumento del battito cardiaco, innalzamento dei valori pressori, eccessivo aumento del tono muscolare, accelerazione del ritmo respiratorio , alterata funzionalità digestiva…).
Praticando il T.A. i muscoli, fortemente influenzati dagli effetti negativi dello stress e della tensione psichica, fino a sviluppare condizioni di contrattura cronica, ritrovano progressivamente il loro normale tono decontraendosi gradualmente.
Anche il Sistema Endocrino, che ha un ruolo centrale nella regolazione fisiologica del tono dell’umore, trae giovamento dalla pratica del Training Autogeno. Gli effetti su questo sistema consentono ad esempio un minor rilascio di adrenalina nel sangue, riducendo gli effetti negativi associati al flusso massiccio di questo neurotrasmettitore nel circolo ematico.
Applicazioni terapeutiche
Il Training Autogeno combatte gli effetti negativi dello stress. E’ particolarmente indicato per chi soffre di ansia,attacchi di panico e per chi deve sostenere ritmi di vita molto stressanti, anche se tutti possono trarre notevoli benefici dal praticarlo. Gli effetti del T.A. sull’organismo consentono di mutare il tono dell’umore, intervenendo sugli stati emotivi e sull’ansia in particolare, favorendo un sempre maggiore grado di distensione, benessere ed equilibrio psicosomatico.
In Psicoterapia
Il T.A. è utilizzato nel trattamento di: disturbi d’ansia, disturbo d’attacco di panico, fobie, dipendenze da sostanze , disturbi del comportamento alimentare, turbe del sonno, balbuzie, disturbi della sessualità.
Trova applicazione anche in caso di:
gastrite, colon irritabile, stipsi o stitichezza, colecistopatie, tachicardia sinusale, bradicardia, angina pectoris, cefalea vasomotoria, dismennorea, ipereccitabilità neuro muscolare, tic, disturbi della pelle (eczemi, orticaria, psoriasi, alopecia, pruriti), iperidrosi ( sudorazione eccessiva ) ed efidrosi, asma.
Sempre in ambito clinico, dagli anni 60 la metodica è utilizzata nella preparazione psicofisica al parto.
Nel mondo del lavoro
- Favorisce il recupero rapido delle energie psico-fisiche;
- promuove l’assertività;
- riduce l’aggressività e migliora l’efficienza;
- stimola l’iniziativa personale;
- riattiva la capacità di adattamento alla realtà e la capacità di risposta agli eventi stressanti;
- contribuisce alla riduzione dei rischi da infortunio.
In ambito educativo
La pratica del Training autogeno nel contesto scolastico è particolarmente indicata per ridurre il rischio di somatizzazioni e aiuta i minori a:
- ridurre stati d’ansia ed emotività;
- aumentare la capacità di concentrazione e di memorizzazione.
Nel mondo dello sport
Il Training Autogeno aiuta lo sportivo a dare il meglio di sé, a migliorare le prestazioni e gestire/superare l’ansia pre-gara.
Per fare prevenzione
La tecnica del Training Autogeno trova applicazione anche nel caso di soggetti senza particolari sofferenze psicosomatiche e svolge una considerevole azione preventiva. Il lavoro è incentrato sulla capacità di auto-sedazione, sulla riduzione dei livelli di stress, sul recupero delle energie fisiche e psichiche della persona, sulla regolazione vasomotoria, sul potenziamento delle capacità mnemoniche, introspettive e sulla consapevolezza di sé.
Apprendimento e concetti di base
Nel Training Autogeno inizialmente il paziente/cliente apprende le posizioni “base” (da sdraiato e da seduto), che facilitano l’acquisizione degli esercizi specifici. Gli esercizi sono sei e si focalizzano su sei distretti fisiologici: muscolare, vascolare, cardiaco, respiratorio, addominale e cefalico. Oltre ai sei esercizi “base” si possono inserire esercizi personalizzati, per risolvere problemi ricorrenti che derivano da ansie, paure specifiche, anche di natura fobica.
Chi può praticarlo?
E’ sempre preferibile rivolgersi a un professionista qualificato che procedendo a un colloquio preliminare di tipo anamnestico, potrà stabilire se sussistono nella persona, condizioni psico-fisiche particolari che possano richiamare qualche contro indicazione alla tecnica o ai singoli esercizi. Nel qual caso si procede a personalizzare il metodo togliendo alcuni esercizi di base, oppure si opta per altre tecniche di rilassamento. Nella mia esperienza professionale utilizzo frequentemente questo strumento terapeutico associandolo molto spesso ad altre metodiche e ottenendo risultati davvero significativi.
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