Alcune persone sono convinte di non essere capaci di visualizzare. Convinzione sbagliata!!! Solo chi è nato cieco non può vedere immagini nella mente. Tutti gli altri hanno una capacità innata di immaginare. La differenza consiste nell’avere, o no, allenato questa abilità.
Altra cosa da tenere presente: quando si parla di visualizzazione, si intende un qualcosa di multisensoriale, o meglio le immagini possono essere visive, ma anche olfattive, uditive, tattili, gustative; sono cioè legate a tutti i nostri sensi. Provate per qualche secondo ad immaginare il pane appena sfornato. Qual è la prima cosa che cogliete? Molto probabilmente l’elemento principale della vostra visualizzazione, è il profumo del pane. Quindi, come potete ben cogliere, il contenuto della visualizzazione è fatta di molti sensi e non solo di vista.
La capacità di visualizzare può essere allenata. Si possono fare diversi esercizi. Ad esempio: mettetevi comodi da qualche parte. Prendete un oggetto (un quadro, una candela, ecc.) e osservatelo nei minimi dettagli per un po’ di tempo. Guardatene la forma, i colori, il materiale di cui è fatto, toccatene la superficie, la temperatura, il peso, il profumo, ecc. . Poi, quando sentite di conoscere bene questo oggetto, chiudete gli occhi e cercate di immaginarlo nella mente. Lo vedete? Provate a visualizzarlo cogliendo i vari aspetti e utilizzate tutti i sensi che possono essere coinvolti. Fate più volte, per più giorni questo esercizio o altri esercizi simili.
Se colleghiamo le immagini multisensoriali alle emozioni nella nostra visualizzazione, permettiamo a quest’ultima di promuovere il cambiamento. Questo avviene perché attraverso la visualizzazione si attiva un principio fisiologico chiamato ideomotorio che permette la riproduzione di quanto stiamo immaginando. Se ad esempio, mi rilasso e immagino che le mie braccia diventino morbide e pesanti, le mie braccia si fanno morbide e pesanti per davvero dopo qualche istante. Proprio per questo la visualizzazione può essere utilizzata in molteplici situazioni: nello sport; nella vita quotidiana, può essere utile per affrontare una situazione difficile, come ad es. un colloquio di lavoro, un esame di scuola, un'ansia elevata; nell’arte in tutte le sue forme (il musicista, l'attore, il ballerino).
La visualizzazione ci permette in sostanza di scrivere il nostro copione, la nostra sceneggiatura e di AGIRE al meglio, come vogliamo che sia. Abbiamo cioè la possibilità di vedere nella mente la situazione ottimale che andiamo a cercare. Il golfista ad esempio che si vede nell’eseguire il suo corretto swing.
Le scienze considerano ormai un punto fermo il fatto che il nostro modo di pensare e di immaginare influenzi il nostro stato d’animo, le nostre emozioni, le nostre reazioni fisiche e comportamentali, nel bene e nel male. Provate ad immaginare come reagisce un bambino che soffre di ansia da separazione, nei giorni precedenti l’inizio della scuola: basta l’immaginarsi a scuola, lontano dalla mamma, per far scatenare sintomi di agitazione.
La visualizzazione non è magia, è solo un principio fisiologico molto potente, che può avere in sé la facoltà di promuovere il cambiamento (parola di chi l’ha provata e riprovata!!!).
D.ssa Cathia Aldeghi
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- psiche-benessere.it
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