Paolo e Carola, due genitori, hanno un bambino di 8 anni Luca, con problemi di “nervosismo". Ogni giorno si devono confrontare con l’agitazione del loro piccolo: si muove in continuazione, scivola sotto il tavolo quando deve fare i compiti, non riesce a concentrarsi, sembra non importargli nulla dello studio, a scuola non lega con i compagni e viene escluso dai giochi, fatica ad addormentarsi, si rosicchia le unghie e negli stati di ansia balbetta.
Le insegnanti hanno convocato mamma e papà, per la baby-sitter “è ingestibile”, quando rientrano a casa dopo una giornata di lavoro, a volte la stanchezza non permette loro di seguire il figlio come vorrebbero. Il momento dei compiti spesso sfocia in una lotta di potere, “è un bambino difficile da gestire, ribelle ma sensibile, affettuoso e richiedente cure e attenzione continue” raccontano. Questa situazione ha sollecitato i genitori a rivolgersi alla psicologa infantile.
Cosa succede al mio bambino?
Anche tuo figlio soffre di disturbi legati al sonno, al nervosismo, alle paure, all’aggressività? Ha difficoltà di concentrazione?
I bambini, anche i più piccoli, non sono immuni da tensioni e preoccupazioni, semplicemente ne hanno minor consapevolezza e li manifestano con modalità diverse: iperattività, cambiamenti nel comportamento alimentare o nel sonno, etc…Questi disturbi possono essere risolti facilmente con il Training Autogeno sotto la guida di uno psicologo specificatamente formato.
Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento: attraverso la ripetizione mentale, verbalizzata o solo ascoltata di frasi particolari porta a uno stato di calma e di benessere psicofisico.
Il Training Autogeno nella sua versione rivolta ai bambini, utilizza la fiaba come strumento di rilassamento. “…Attraverso l’ascolto di semplici, divertenti e fantasiose storie, i piccoli possono visualizzare le loro emozioni al fine di favorire il benessere e la tranquillità, possono cosi scaricare le tensioni e superare positivamente le difficoltà che incontrano (di apprendimento, di concentrazione, di socializzazione), i disturbi comportamentali come la balbuzie, l'attacco d'asma, la pipì a letto, e ancora paure, fobie, stress…”
Attraverso la fiaba i bambini imparano facilmente gli esercizi e li eseguono volentieri: la fiaba stimola la fantasia e la creatività nel bambino, lo aiuta a superare le difficoltà di concentrazione, a sentirsi sicuro di sé, fiducioso e al tempo stesso è istruttivo, divertente.
I bambini piccoli non hanno la capacità di concentrazione o di auto-osservazione dei ragazzi o degli adulti, ma possiedono una naturale capacità immaginativa che impiegano spontaneamente in esperienze di gioco e immaginazione con un’immediatezza molto maggiore di quanto riesca a fare un adulto.
Importanza della fantasia e del giocare liberamente.
Con la fantasia tutto è permesso, anche trasformare il mondo intero. Tutti i bambini possiedono questa fondamentale capacità anche se spesso viene negata dalla mancanza di spazi in cui giocare. Giocando si impara, l'essenziale è la gioia che procura il gioco stesso e che i genitori dovremmo sostenere e incentivare. Studi e ricerche attestano che i bambini lasciati più liberi raggiungono gli obiettivi desiderati in modo spontaneo e più facilmente degli altri proprio perché non si sentono esageratamente sollecitati.
Il Training Autogeno si apprende.
Ogni esercizio si svolge per mezzo delle cosiddette formule o frasi standard, brevi espressioni che sintetizzano la natura delle sensazioni. In particolare, per quanto riguarda il rilassamento si parla di formule guida, la cui ripetizione non significa solo verbalizzazione esterna ma può essere fatta mentalmente, visualizzata, udita, a seconda delle caratteristiche di ognuno.
Il Training Autogeno richiede la disponibilità a imparare e a ripetere gli esercizi, ci vuole un po' di pazienza e richiede la capacità di rimanere calmi, tranquilli, in silenzio e concentrati, capacità che spesso mancano ai bambini di oggi. Con il Training Autogeno anche i piccoli possono imparare a vivere meglio il quotidiano, a superare le difficoltà, ad affrontare in modo adeguato le paure.
“…spesso i bambini che sentono una certa pressione emotiva reagiscono con sintomi come: mangiarsi le unghie, disturbi digestivi, un'eccessiva aggressività, fare la pipì a letto, le balbuzie…” . A volte è la stessa situazione familiare causa di nuovi disturbi per i bambini, per questo è importante sostenere i genitori in questo loro ruolo.
…..In pratica
L’ apprendimento del Training Autogeno avviene in gruppo. Il gruppo dei bambini è costituito generalmente da 6 a 10 bambini.
Il primo step è approfondire la conoscenza di tutti i bambini attraverso delle attività per loro piacevoli che li entusiasmano e che con creatività li aiuta a stare in gruppo.
Si parte del gioco spontaneo. L'avvio è dato da situazioni della quotidianità: la visita dal dentista, il campo di calcio, un litigio con l’amichetto, un brutto voto a scuola, ect… Poi ci si avventura in situazioni più distanti dalla realtà: lo sbarco sulla luna, le avventure sulla barca di salvataggio…. I ruoli si creano spontaneamente: i bambini scelgono liberamente i personaggi e attraverso questa sperimentazione i piccoli riescono ad affrontare frustrazioni, timidezza, aggressività. Il gioco spontaneo infine li prepara alle favole e ai relativi esercizi di Training Autogeno. Gli esercizi si attuano in tre posizioni: posizione sdraiata (preferibile per i bambini), in poltrona e del cocchiere a cassetta.
Molto importante risulta anche la respirazione, la quale deve funzionare in maniera progressivamente più automatica e quindi meno controllata. Importante è nel Training Autogeno il processo secondo il quale ogni fenomeno corporeo non viene forzato, ma avviene spontaneamente da sé. I bambini apprendono i primi 5 dei 6 esercizi del ciclo inferiore (esercizio del peso, esercizio del calore, esercizio del cuore, esercizio del respiro, esercizio del plesso) nell’arco di 6 mesi circa. Poco per volta imparano ad esercitarsi da soli anche a casa, il Training Autogeno infatti aiuta i bambini a essere più autonomi sotto diversi aspetti, nelle situazioni di ogni giorno.
Ai bambini inoltre fa molto bene conoscere altri coetanei, stringere amicizie, confrontarsi con i pari, spesso l'esperienza in comune nei gruppi crea nuovi rapporti che poi proseguono anche di fuori del percorso di apprendimento di Training Autogeno.
Il T.A. è un metodo di auto distensione che può fornire un valido aiuto nella vita di ogni giorno sia dei bambini, proprio come per Luca, sia degli adulti. Le applicazioni di questa tecnica infatti, si estendono anche in contesti extra clinici, con benefici nell’ambito scolastico e con un conseguente miglioramento della qualità della vita dei bambini e dei genitori stessi.
Fonte originale “Le fiabe che rilassano” di Gisela Eberlein - Red Edizioni.
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento