Ho un'unica figlia ormai di 30 anni avuta da un precedente matrimonio. E' stata accontentata in tutto e, con grande sacrifici, dopo la separazione ho fatto in modo di non farle davvero mancare nulla, anzi l'ho straviziata senza farle capire le mie difficoltà perchè mi sentivo in colpa per l'abbandono da parte della madre. E' sempre stata ostile alle regole, ma avevamo un buon rapporto anche se ha sempre preferito la compagnia delle amiche. All'inizio odiava ed inveiva contro la madre ma, dopo estenuanti solleciti, ha ristabilito un sano rapporto con lei ed il nuovo compagno; mentre non ha mai accettato la mia nuova moglie. Da subito ha chiuso i rapporti, lasciandomi la sua cagnolina e disinteressandosi completamente sia di lei che di me, negandosi al telefono ed obbligando i nostri conoscenti a non dare sue notizie. Ogni mio tentativo di dialogo è stato interpretato come "invadenza" super negativa. E' arrivata ad inviare una raccomandata minacciando mia moglie di denuncia per stalking qualora si fosse ancora intromessa nel tentativo di farci riappacificare. Ora la cagnina è deceduta e, comunque, non vuole essere "infastidita" anzi, l'ultima mia telefonata e stata uno sproloquio di parolacce, offese che mi hanno devastato.
Gentile Pietro,
non deve essere facile vivere una situazione di questo tipo con sua figlia.
Cosa è capitato quando lei si è ri-creato una vita? Sua figlia quanti anni aveva? Da quanto non vi vedete? Come mai ha deciso di "tagliare" così in modo "violento" e brusco?
Potrebbe valutare un breve percorso di consulenza psicologica dove in primis essere accolto lei e la sua sofferenza, cercando di riformulare questo evento negativo e valutare anche insieme a un professionista come provare e se ristabilire un contatto, magari col tempo anche chiedendo una sua partecipazione all'incontro.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino e online
Torino
La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online
Caro Pietro
Innanzitutto sono molto dispiaciuta per la situazione venutasi a creare con sua figlia. Penso, purtroppo, che in base a ciò che descrive, non ci siano molte alternative, se non lasciare che sua figlia faccia la sua vita e lei altrettanto. Potrebbe accadere che, il tempo, aiuti la vostra relazione, ma ora sembrerebbero non esserci gli estremi. La farei riflettere sul fatto di "averla accontentata in tutto". Avrà avuto le sue motivazioni se ha agito come ha scritto, probabilmente pensando in questo modo, di farsi amare e di avere un buon rapporto con sua figlia. Non sempre questo comportamento porta gli effetti che un genitore vorrebbe. Ripeto, mi spiace molto per la situazione, ma qualsiasi tipo di relazione si costruisce in due ed è evidente che sua figlia non desidera, ora, ciò che desidera lei. Potrebbe comunicarle che, suo malgrado, accetta la decisione di sua figlia, ma che lei rimane il papà e come tale c'è e ci sarà sempre. Il resto non spetta più a lei, ma a sua figlia.
Auguri buona fortuna
Dott.ssa Elisa Danza
Buongiorno Pietro. Da quelle che scrive traspare in modo chiaro la sofferenza che prova per questa situazione, che sicuramente è delicata e spiacevole. In questa sede è tuttavia complicato dare una restituzione adeguata, a fronte delle poche informazioni che possiamo avere a disposizione. Potrebbe essere utile, se lo ritenesse necessario, un percorso durante il quale indagare insieme la storia del vostro rapporto ed individuare il momento in cui si è incrinato; ripercorrendo poi la storia famigliare si potrebbe capire, almeno in parte, anche cosa spinga sua figlia a cercare di allontanarsi e cosa perpetui questa situazione.
Mi rendo disponibile per un percorso di questo tipo, anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.