La vita ci pone sempre di fronte a dei cambiamenti. Il cambiamento è il solo elemento sempre presente nella nostra vita. Basti semplicemente pensare ai cambiamenti geologici, atmosferici, delle stagioni, delle nostre città, l’evoluzione umana e tecnologica.
Tutto ciò che possediamo è frutto di cambiamento. Ci siamo evoluti e generalmente in meglio: grazie alle nuove tecnologie possiamo lavorare e produrre meglio, le cure e attrezzature mediche sono notevolmente migliorate, sembriamo più giovani, comunichiamo via skype con parenti e amici lontani.
Ma a volte le cose si fanno più difficili quando il cambiamento riguarda noi, la nostra vita, il nostro futuro. Fin da piccoli affrontiamo diversi cambiamenti: a partire dalle scuole, dagli amici, dal lavoro ma poi possono esserci traslochi, malattie, lutti, divorzi, difficoltà economiche, l’invecchiamento o ancora il diventare coppia o genitori.
Il cambiamento presuppone ADATTAMENTO, CAMBIO DI PROSPETTIVA, AZIONE, CRESCITA, novità, fare spazio a ciò che non si conosce. Presuppone spesso l’abbandono di ciò che ci da stabilità e certezza, di ciò che conosciamo e delle nostre abitudini, per avventurarci in qualcosa di nuovo. E tutto questo può destabilizzare, rompere il nostro equilibrio, generare dubbi, incertezze, paure, ansia fino ad arrivare a panico, immobilismo e blocco decisionale.
Di fronte ai numerosi cambiamenti che la vita ci presenta possiamo avere due possibilità: chiudere la porta e non viverli lasciando che gli altri o la situazione stessa faccia il suo corso, oppure aprire la porta, cercare di superare ciò che conosciamo, metterci in gioco e cercare di vivere le esperienze per trarne anche qualcosa di positivo. Consapevoli che le due strade portano a due esiti differenti, da una parte RASSEGNAZIONE, dall’altra AUTOEFFICACIA e SODDISFAZIONE.
Come fare allora per affrontare al meglio il cambiamento? Dovremmo cercare di essere RESILIENTI e PROATTIVI.
La resilienza è la capacità di affrontare eventi stressanti, superarli e continuare a svilupparsi aumentando le proprie risorse con una conseguente riorganizzazione positiva della vita. Essere resilienti significa rimanere altamente produttivi anche nelle difficoltà, significa capitalizzare esperienze e far tesoro di esse per guardare avanti con energia, fiducia nei propri mezzi, valorizzando le proprie risorse. Quali sono le caratteristiche della persona resiliente?
- tende a leggere gli eventi negativi come momentanei e circoscritti
- ritiene di possedere ampio margine di controllo sulla propria vita
- è motivata a raggiungere gli obiettivi che si è prefissata
- tende a vedere i cambiamenti come una sfida e come un’opportunità
- non perde la speranza anche di fronte a sconfitte e frustrazioni
Mentre si pensava che la resilienza fosse solo un tratto individuale (si nasce più o meno resilienti), la buona notizia è che negli ultimi anni le ricerche hanno evidenziato che la resilienza si può costruire, allenare, potenziare e insegnare. Anche se venendo al mondo abbiamo già una dotazione di base di resilienza, possiamo dunque accrescerla. Le tecniche possono essere varie, ma gli obiettivi principali sono:
1) identificare le idee irrazionali o disfunzionali (valutazione cognitiva)
2) aumentare il senso di autoefficacia e di autocontrollo
3) regolare l’attivazione fisiologica ad esempio attraverso la meditazione
La proattività si riferisce a una modalità anticipatoria, orientata al cambiamento; implica l'agire in anticipo per una situazione futura, piuttosto che reagire, prendere il controllo e far accadere le cose piuttosto che adattarsi a una situazione o attendere che qualcosa accada. Il contrario dell’essere proattivi, è ad esempio attendere passivamente che arrivi l’aiuto da parte di qualcuno, non prendere in mano la situazione, perdere tempo ed energie, lamentandosi a vuoto o rimuginando invece di agire concretamente.
Nel comportamento proattivo il focus non è sul problema ma sul risultato-obiettivo che voglio ottenere; quindi la mia attenzione è rivolta al presente e al futuro. Il pensiero sottostante un comportamento proattivo è: COSA VOGLIO OTTENERE E COME?
Ricordiamoci che non si diventa resilienti e proattivi da un giorno all’altro; sono necessari impegno, dedizione e disciplina.
“La resilienza non è una condizione ma un processo: la si costruisce lottando” (G. Vaillant).
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