Che cos'è la follia ed a chi appartiene.
Il termine "follia" come il termine " pazzia" é generico, nell'ambito mentale si fa equivalere a "demenza senile" o si associa a "psicosi", "schizofrenia". In realtà la "follia" rappresenta una realtà complessa con diverse sfaccettature, alcune delle quali poco prese in considerazione e spesso difficili da percepire e da specificare. Essa appare come un invisibile "doppio" : inquietante, angoscioso e onnipresente, vicina ai singoli uomini, e si rivela compagna inseparabile della "storia umana", anzi del nostro pianeta. La follia ha in sé una rottura delle regole in genere accettate, uno spezzare il livello di percezione e di espressione della realtà comune all'uomo. Essa scardina il meccanismo delle "forme", degli istituti sociali, delle convenzioni che imprigionano la vita nel loro fluire e vi é una esaustiva descrizione di ciò nell'opera di Luigi Pirandello "Uno, nessuno, centomila". In alcuni contesti, il "folle" più comunemente il "pazzo" risulta soltanto una persona pericolosa per se stessa e per gli altri, pertanto va evitato, emarginato e rinchiuso. In realtà, egli genera distruzione ed anche autodistruzione e molti sono i personaggi storici che si possono inserire in questo tipo di contesto.
Il folle é colui che privo di senno, di logica "comune", esce per il suo stato anormale "fuori dalle righe" pur vedendo molto oltre quello che possono percepire gli esseri umani in generale. Distruzione e creazione costituiscono, quindi, due poli opposti e complementari, anche in base al contesto di appartenenza, in questo stato ambivalente della mente e, in un certo senso anche del corpo. É evidente, che nella storia l'intervento costruttivo dell'uomo (attraverso le invenzioni, le scoperte, le ricerche scientifiche) determinato da un impegno che rientra nella "normalità comportamentale" crea ed ha creato un beneficio per tutta l'umanità presente e futura, mentre l'intervento distruttivo ( guerre, massacri ecc.) dettato da menti insane e disperate, travolte da "deliri di onnipotenza" approda ed ha approdato alla "follia" ed alla distruzione dell'uomo del suo tempo con il reflusso anche nei tempi successivi. Tuttavia, non si può non riconoscere la "follia" anche nella natura quando essa frantuma il consueto fluire del cose stravolgendo il mondo con espressioni come il fenomeno dei terremoti, dei maremoti, delle pandemie non sempre ben definite, tutti simboli espressivi della "follia cosmica". Con la stesura dei DSM perfezionati fino al V' ( Manuale Disturbi Salute Mentale ) si é giunti ad una classificazione sempre più specifica della "Malattia mentale" e tale termine é completamente abolito, rimasto quindi, solo di "uso comune" oggi quasi "desueto".
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