Perché non ti iscrivi al mio corso di chitarra? Vorrei ma non posso, non trovo il tempo. Quante volte abbiamo declinato un invito rispondendo in modo simile. Non ho tempo. È vero che non abbiamo più tempo? Ma cos'è il tempo? Secondo l'enciclopedia Treccani il tempo è “…la rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l'uno con l'altro”. Possiamo rappresentare il tempo ad intervalli misurabili: passato, presente, futuro, anno, mese, giorno, ora oppure rappresentarlo come una qualità, ad esempio, necessario, residuo, a disposizione eccetera. Possiamo alterarne il significato: tempaccio. Il tempo può indicare l’età di una persona oppure descrivere un’azione: anticipare, rimandare, attendere, correre, procrastinare etc. In poche parole, il tempo può assumere diversi significati a seconda di come viene rappresentato o usato nel nostro lessico. Se ci soffermiamo sulla relazione che ha con la nostra vita, possiamo cercare di coglierne le sfumature in grado di aiutarci a trovare le risposte a tutte quelle domande a cui l'uomo moderno e ipertecnologico spesso non sa dare risposta. Che uso facciamo del nostro tempo? È poco? È molto? Siamo davvero padroni del nostro tempo?
Già Seneca 2000 anni fa si occupò di come usiamo il nostro tempo. In una delle più belle lettere indirizzate all'amico Lucilio, scrisse: “... persuaditi che le cose stanno come ti scrivo io: alcune ore ci vengono sottratte da vane occupazioni, altre ci scappano quasi di mano; ma la perdita per noi più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. Se badi bene, una gran parte della vita ci sfugge nel fare il male, la maggior parte nel non fare nulla, tutta quanta nel fare altro da quello che dovremmo. Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo e alla sua giornata, e che si renda conto com’egli muoia giorno per giorno?”
Seneca si rese conto di come l'uomo usi male il suo tempo e di come non si renda conto del valore che dovrebbe dargli, in ogni attimo della sua vita.
Questi versi di Seneca, un po' di tempo addietro, m'ispirarono a pensare o meglio a paragonare l'arco di tempo della nostra vita, al ciclo di una giornata di 24 ore. Mi spiego meglio. Supponiamo che l'aspettativa di vita di una persona sia di 80 anni, e che 24 ore corrispondano ad 80 anni. Con una semplice equazione possiamo stabilire, all'incirca, in quale ora ci troviamo della nostra giornata ovvero della nostra vita. Ad esempio, una persona di 51 anni si trova alle 15:30 della giornata, che ricordiamo terminerà alle 24. Infatti, se noi impostiamo l'equazione (80:24=51:X) 80 sta a 24 come 51 sta X; in questo caso x cioè l'ora, corrisponde alle 15,30, interpretando i decimali a grandi linee.
Una persona di 25 anni al contrario si trova alle 7:50; basta sostituire il 51 con il 25 all'equazione sopra descritta. Capite bene, a questo punto, cosa se ne può ricavare da questo tipo di gioco. Una persona di 25 anni si trova all'inizio della sua mattinata che può programmare come meglio crede, senza pensare a quando farà buio, perché ancora è molto lontano. Una persona di 60 anni, al contrario, trovandosi nel quadrante delle 18:00 deve pensare a come organizzare la serata e la notte, in quanto una buona parte della giornata è già andata via e quindi non può più pensare di fare quello che, di solito, si fa appena svegli.
Naturalmente niente di scientifico, è solo un gioco che ognuno di noi può fare con gli amici per divertirsi a capire in quale punto dell'orologio "vitale" si trova. Può essere, tuttavia, anche un modo per farci riflettere su come il tempo della nostra vita, se paragonato al tempo del mondo, è un periodo veloce e limitato (Tempus fugit). Di conseguenza, ogni istante dovrebbe essere vissuto consapevolmente e intensamente. Ritornando alla metafora dell’orologio della vita, possiamo ben capire come ci sono ore della giornata in cui si possono fare determinate cose e ore in cui se ne possono, o meglio, se ne dovrebbero fare altre. Se ci troviamo alle 19:00 dell'orologio vitale, non possiamo pretendere di avere le forze e le energie che si hanno quando è appena iniziata la giornata. Dovremmo, quindi, cercare di pianificare bene la nostra serata affinché scorra piacevolmente e serenamente. Al contrario, se ci troviamo alle 9 del mattino, abbiamo tutte le energie possibili e immaginabili e dobbiamo cercare di sfruttarle per vivere al meglio l'intera giornata, senza pensare troppo a cosa farò nella serata.
Ogni ora, ogni minuto della nostra vita è prezioso e importante, e bisognerebbe dargli la giusta attenzione. Così come, dovremmo dare la giusta attenzione a ciò che si vuole o non si vuole fare durante una giornata. Sembrano banalità ma il più delle volte l’uomo "moderno" non le considera e vive in un costante e illusorio senso di immortalità.
Per ritornare alla domanda di prima, il tempo non è poco, non è molto, è giusto. Così com'è perfetta, temporalmente, una giornata della nostra vita. È l'uso che facciamo e l’importanza che diamo al nostro tempo che fa la differenza tra una bella e intensa o brutta e noiosa giornata. Pensiamo un attimo a quanto tempo, oggi, passiamo a guardare “ipnotizzati” uno schermo di un PC o di uno smartphone, senza pensare al tempo che scorre inesorabile nel fare, come diceva Seneca, “altro da quello che dovremmo”. Per di più, appena ci accorgiamo del tempo volato inutilmente, saliamo in macchina per correre, e tentare di recuperare il tempo perso. È solo un’illusione. Non ci rendiamo conto che il tempo non si può recuperare. Quel tempo, come diceva Seneca, indaffarati nel fare altro da quello che dovremmo non verrà mai più restituito.
Così come, un altro errore frequente, che spesso si commette, è quello di proiettare la mente troppo al futuro (al tempo che sarà), creando un turbinio di emozioni che di frequente provocano stati ansiosi. O ancora, siamo portati a rimuginare su eventi e storie del passato (sul tempo andato), che non fanno altro che innescare angosce e sensazioni a volte spiacevoli. In altre parole, ci distraggono dall'essere presenti qui ed ora e dal dare la giusta e sacrosanta importanza al tempo che stiamo vivendo in questo momento.
E l'orologio della vita continua a scandire, inesorabilmente, i minuti e le ore.
Dott. Pasqualino Lupia-Psicologo
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Straordinaria analisi di qualcosa che riguarda ciascun essere umano ma alla quale non ci si fa caso.
Ogni mattina, davanti allo specchio, ripercorrendo i punti salienti di questa lucida e perfetta analisi sul tempo dell'uomo, sarebbe doveroso, perché estremamente utile, programmarsi la giornata considerando la relazione tra noi e la nostra età e ricordandosi che poche cose sono così preziose come il tempo.
Un plauso al dr. Lupia che contribuisce, in modo chiaro e concreto, alla conoscenza di noi stessi, utilizzando concetti che, altrimenti, ci sfuggirebbero.
Antonio Fragale il 26/10/2021
il Dott. Pasqualino Lupia ha risposto al tuo commento:
Grazie per le belle parole di apprezzamento e per aver dedicato dieci minuti del suo prezioso tempo alla lettura dell'articolo.
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