Buongiorno sono una figlia che da poco ho perso mio padre. Siamo tre figlie maggiorenni abbiamo ognuno una famiglia, ma mia madre di 80 anni non vuole nessuno aiuto in casa. Non prende le medicine del diabete e ne per la circolazione. Ormai casa sua è in uno stato di abbandono. Non so come aiutarla non vuole un assistenza da parte ne nostra e ne di una signora. Casa sua oramai è un totale sottosopra, ma se intervenissero gli assistenti sociali potrebbero rinchiuderla da qualche parte. Ma io non vorrei tutto questo anzi vorrei riportarla alla normalità e farla aiutare da una persona nei momenti di nostra assenza, cercare di darle una vita più serena anche perché non riesce ad accettare la perdita di mio padre. Mi potete aiutare grazie
Salve in effetti da quanto descritto è una situazione abbastanza complicata ci sono più aspetti da considerare.In particolare è prioritario concentrarsi sulle condizioni di abbandono psicologico di Sua madre, che viste le circostanze rischierebbero di esporla a problematiche più considerevoli dal punto di vista più strettamente medico.Le suggerirei di riunirvi tra sorelle concordare un'unica linea di intervento e magari proporre, in seconda battuta, un incontro familiare anche in presenza di Sua madre, in cui il terapeuta in Vs presenza potesse mediare un accordo sulla possibilità che intraprendere un percorso anche solo tentare con qualche seduta iniziale, ponendo l'accento su quanto lo stato attuale in cui imperversa la sua vita vi arreca sofferenza e dolore...
Spero di poterle essere stata d'aiuto
Buone cose
Per qualsiasi altro chiarimento può scrivermi
Dott.ssa Gabriella Riccardi
Napoli
La Dott.ssa Gabriella Riccardi offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Daniela,
Mi dispiace veramente molto per sua madre. Uno degli aspetti più difficili del lavoro di psicoterapeuti e confrontarsi con persone che non desiderano essere aiutate. Io non conosco sua madre e di conseguenza non ho idea se possa esserci o meno un elemento per agganciarla emotivamente e farle accettare l'aiuto, ma scrivo a lei perché, nel caso in cui non ci fosse alcun modo per indurre sua madre a farsi aiutare, sarebbe lei a doverlo accettare.
Accettare che una persona cara non sia disposta a fare ciò che serve per stare bene è straziante, ci fa sentire impotenti, tristi e addolorati, ma è l'unico modo che abbiamo per uscire da questo vortice negativo che rischia di risucchiarci sempre di più.
Se vorrà approfondire questo aspetto sono a sua disposizione.
Buona giornata
Dott. Argo Penovi
Rieti
Il Dott. Argo Penovi offre supporto psicologico anche online