Come posso credere che ci sia ancora una speranza per me?

Gianluca

Ciao, ho letto tante domande e tante altre risposte su questo stio, proverò a descrivere un pò la mia situazione, perchè ormai mi trovo nel fondo dell'abbisso e la luce in superficie diventa sempre più scura. Non ho avuto per niente un bel percorso di vita, fra maltrattamenti, isolamenti, la mia autostima e fiducia è stata sempre minata, anche magari in conseguenza a delle mie azioni, non intendo certo fare la vittima e ne mi ci sento una vittima. Mi sento vuoto e perso e non trovo nessuna utilità/posto in questo mondo, mi sembra quasi logico pensare che questo mondo non mi voglia, che sono sempre la persona sbagliata nel posto sbagliato, perchè semplicemente sono sbagliato io. Non do la colpa a nessuno del mio essere, non punto il dito, ma mi angoscia sapere di essere così diverso, ma che la mia diversità non stia bene con questo mondo in nessun contesto. Sono padre e guardandomi indietro, come genitore, in nessun caso avrei alzato le mani su mio figlio. Mi è successo troppe volte di essere stato menato al punto di arrivare a pensare, già all'età di 5 anni che avrei potuto morire per le botte, non sapevo mai quando avrebbe finito, io mi chiudevo a riccio cercando con le braccia di coprirmi le mani per cercare almeno un pò di difendermi, li tenevo alla mia vita e non volevo morire. Anche di fronte agli amici, cinghie, ciabatte, scope...tutto sono stato privato della mia virilità, dignità, orgoglio di conseguenza venivo isolato da tutti, e questo succede sempre in continuazione. Cerco di rendermi utile ed aiutare le persone, anche perchè veramente adoro aiutare chi ha bisogno, mi da un senso, fa sentire realizzato e non chiedo mai niente in cambio, ma immancabilmente mi trovo a fare i conti con chi si approfitta. Io non riesco a non essere empatico verso le persone, soffro per chiunque stia male, mi addolora vedere la sofferenza in questo mondo e sentirmi così piccolo e insignificante da no poter fare nulla, le persone sono diventate tutte apatiche, come si può pensare di vivere una vita normale, con tutto ciò che succede io non ci riesco, il mondo si sta rovinando da solo ma io ho rovinato il mio. Ho avuto tanti dolori, non mi è mai stata diagnostica la depressione, perchè non sono mai andato da uno specialista, ho soltanto cercato su google quelli che sono i sintomi ed è uscito fuori l'allelujia............. Sono sposato e ho una figlia, penso di aver (anzi sono quasi certo) di aver rovinato il mio matrimonio, dovuti soprattutto ai miei comportamenti, non voglio giustificarmi, ma non erano intenzionali e non me ne rendevo conto, adoro mia MOGLIE ho lasciato l'italia è quel poco che avevo per lei, ma sapevo che ne sarebbe valsa la pena. Ora mi ritrovo che lei sembra menefreghista nei miei confronti, penso che si sia stancata di me, anche se ancora mi ama.....non gliene faccio una colpa e non posso tornare indietro e mi fa terribilmente male, avrei preferito mille volte farmi mettere sotto da un camion, ma non voglio andare avanti pensando di perdere tutto di nuovo non voglio neanche arrivare al punto, non ho le forze e sono solo, lo sono sempre stato. solo e sono arrivato al punto di stare bene nella mia solitudine. Ma immancabilmente anche nella mia solitudine mi fermavo a pensare, e mi sento di essere rovinato, diffettoso e che non mi posso più riparare. Avevo già idee di suicidio, ma ho conosciuto lei e mi ha regalato una speranza, non avevo mai più pensato a tutto ciò, stavo bene, ero FELICE. Io non voglio riniziare tutto da capo, non voglio avere altre sofferenze, sono stanco di soffrire, non voglio essere vigliacco e non assumermi la responsabilità delle mie azioni, ma veramente non riesco più a soffrire, non mi voglio trasformare in qualcosa che non sono mai stato, io volevo solo un piccolo posticino tutto qua. Spero di poter ricevere magari un parere, anche solo così, tanto per, non so nemmeno perchè sto scrivendo qua, mi sembra, con tutto rispetto e non vogliatemene male, una perdita di tempo. Io sono cosciente della decisione che ho preso, mi manca solo il coraggio, semplicemente ho troppa paura che il mio intento non vada a buon fine e mi ritrovo poi in una situazione in cui non posso autonomamente cercare di farla finita.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera Gianluca,

mi dispiace molto per la sua situazione, e ammiro molto il suo coraggio nell'aver deciso di lasciare questo messaggio.

La situazione che riferisce di aver vissuto nella sua infanzia certamente non aiuta nella costruzione di una personalità solida e di una vita che possiamo ritenere soddisfacente. Ciò che ci traumatizza da bambini inevitabilmente è qualcosa che ci portiamo dietro e dentro anche in adolescenza e in età adulta. Esiste, poi, il concetto di trasmissione intergenerazionale del trauma. 

Dal messaggio che ha scritto si percepiscono molte risorse che lei ha dalla sua parte: è stato molto bravo nell'interrompere questa catena di trasmissione (cosa che l'ha portata a pensare che lei non avrebbe voluto riservare ad un suo ipotetico futuro figlio lo stesso trattamento che lei ha ricevuto) e riferisce di avere dei buonissimi pregi come l'altruismo spontaneo, l'empatia e il desiderio di aiutare chi è in difficoltà. Faccia molto tesoro di queste risorse, che non appartengono a molti, e non dimentichi di coltivarle. 

Anche se so che può risultare molto difficile, un lavoro di tipo psicologico può aiutarla a fare i conti con il suo passato (di cui non ha assolutamente colpe) e scendere a patti con ciò che le è accaduto, ad iniziare a trattare in modo corretto ed efficace la sua patologia di depressione (qualora fosse confermata una diagnosi) e anche a risolvere le difficoltà che riscontra nel suo matrimonio. Sono tutti aspetti assolutamente recuperabili e su cui si può effettuare un lavoro, in nome della sua salute mentale, dato che è un suo legittimo diritto prendersene cura e mantenerne un adeguato livello. 

Chiedere aiuto non è una vergogna. Le auguro un immenso buona fortuna per la sua vita.

Dott. Valerio Tollo, psicologo e consulente sessuale.

Dott. Valerio Tollo

Dott. Valerio Tollo

Roma

Il Dott. Valerio Tollo offre supporto psicologico anche online

Mi dispiace Gianluca,

quello che ti è successo durante l'infanzia non è giusto. Tu devi assolutamente essere certo che ci sia una speranza per te. Se le figure di riferimento non ti sono state vicine come meritavi, non vuol dire che tu non sia assolutamente meritevole di amore e cure. Hai delle buone risorse, hai una figlia, tu parli della tua empatia, del fatto che ti piace aiutare gli altri e tutto questo è molto bello. Vuol dire che le difficoltà non ti hanno chiuso verso gli altri anzi, tu riconosci la sofferenza come veicolo per aiutare gli altri e questo ti fa onore. Scegli un percorso per te, Gianluca. Trova un terapeuta che ti possa seguire adeguatamente. Te lo meriti e ne hai bisogno. Prenditi cura di te.

Non mollare, Gianluca

Resto a disposizione anche online 

Buone cose 

 

Dott.ssa Simona Ilardo

Dott.ssa Simona Ilardo

Napoli

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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La speranza c'è e per tutti. Il suo viaggio non sarà iniziato nel migliore dei modi ma la continuazione la sceglie lei. Mi dispiace tanto per quello che ha dovuto passare. Un buon percorso di psicoterapia può servire a farle capire per cosa e per chi è davvero utile continuare a vivere una vita di valore. Sono a disposizione. Un abbraccio 

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli

Palermo

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