Come devo comportarmi con una figlia di 12 anni che mi dice di avere una disforia di genere?

Enrica

Mia figlia ha iniziato ad usare il binder che le è stato acquistato e regalato da una sua amica. Quando mi ha comunicato quello che stava succedendo e che non si sente a suo agio nel suo corpo da ragazza, mi è caduto il mondo addosso. Disforia di genere, così mia figlia ha definito il suo problema. Ho paura e ansia, sia per Alice che per me, avrei bisogno di aiuto

3 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile mamma,

non è facile e immagino la sua sensazione interna non essendo il primo genitore che conosco in riferimento a questa scoperta sessuale e identitaria in riferimento alla propria figlia.

Si apra al dialogo con lei, le chieda da quando è presente questo suo "sentore", con quali amiche ne ha già parlato, quante sono in classe o nel gruppo a pensarla come lei. Cerchi anche di spiegarle e magari anche dire "Scusami se mi vedi preoccupata ma è una novità per me perchè dai tuoi comportamenti non immaginavo e quindi vorrei capire insieme a te".

Le potrebbe anche consigliare dei colloqui psicologici con un esperto per indicarle un po' nozioni non solo educative, affettive e scientifiche ma anche per osservare in un luogo neutro cosa vive lei, come si percepisce, cosa dicono le amiche, ecc. Da li magari anche valutare un dialogo sulle differenze di genere stando anche sul fatto che lei si sta avvicinando solo ora alla sessualità e all'identità e che potrebbe anche solo essere un momento di passaggio e di curiosità.

E' importante che sua figlia si senta accolta e capita anche eventualmente facendo riferimento al fatto che può essere tutto in gioco come no ma che voi insieme potete parlarne e informarvi.

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive e/o eventuale consulenza online.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia e online

Dott.ssa Federica Ciocca

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Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Enrica. Rivolgendosi ad uno psicologo riuscirebbe a trovare risposta ai suoi dubbi e a quelli di sua figlia, ed esplorando le emozioni negative che caratterizzano il vostro vissuto attuale arriverete anche ad acquisire strumenti adatti a gestire lo stress legato alla situazione, prendendo consapevolezza delle diverse sfaccettature che caratterizzano la difficoltà di vivere in un corpo che non si sente proprio.
Mi rendo disponibile anche online per conoscervi più a fondo e per lavorare insieme in un percorso con degli obiettivi stabiliti insieme, in modo da trovare il maggior sollievo possibile dalla situazione attuale. Nel frattempo, dare supporto emotivo a sua figlia e garantirle un confronto non giudicante ma votato all’esplorazione di emozioni e pensieri risulterà essere sicuramente utile per aiutarvi a farvi forza a vicenda.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

Salve Enrica, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere le preoccupazioni di una mamma. Accade molto spesso che i ragazzi possano essere oggi confusi su alcuni aspetti che vedono/ sentono dai media e dai pari: è importante che lei accolga i dubbi e le consapevolezze di Alice, senza giudizio, cercando di porsi come guida per sciogliere dubbi. E' importante che sua figlia senta di poter avere la possibilità di esprimersi e di essera amata incondizionatamente a prescindere dal fatto che questa situazione possa essere o meno transitoria. Valutate l'idea anche di un consulto psicologico al fine di aiutare la ragazza a comprendere se stessa.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Roma

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