Ciao Angy, da quello che racconti, hai vissuto intensamente, sperimentando la libertà e l’avventura, ma ora ti senti bloccata, senza stimoli e senza una direzione chiara. È normale sentirsi spaesati quando il nostro mondo interiore cambia e i vecchi schemi non bastano più.
A volte, il vuoto non è un nemico, ma uno spazio in cui qualcosa di nuovo sta cercando di emergere. Non è detto che tu debba subito “trovare un obiettivo” o “sentire di nuovo stimoli”: forse, ora, il tuo compito è accogliere questa fase di transizione, senza giudicarla.
Ti invito a esplorare:
- Cosa ti faceva brillare gli occhi all’inizio del tuo percorso? C’è qualcosa di quel fuoco che puoi ancora recuperare, magari in forme diverse?
- Cosa significherebbe per te non dover prendere decisioni per un po’? A volte la paura di scegliere nasce dal timore di dover essere sempre all’altezza di ciò che siamo stati.
- E se il senso di vuoto non fosse un problema, ma un’indicazione? Forse ti sta suggerendo che è tempo di creare uno spazio per nuove possibilità.
Se ti va, potresti provare a raccontare il tuo momento attuale come se fosse un capitolo di un libro: che titolo avrebbe? Chi è la protagonista? Quale sarà la sua prossima scoperta?
Il vuoto, invece di essere qualcosa da "risolvere", può diventare una porta che si apre su nuovi orizzonti. A volte il solo fatto di prenderlo in considerazione con curiosità può portare a nuove visioni.