Ho perso il senso della vita, come ritrovarlo?

Angy

Buongiorno, Scrivo perché ormai da troppo sto vivendo un senso di grande vuoto. Ho 35 anni e ho vissuto l’ultimo decennio al massimo, conducendo una vita nomade viaggiando in lungo e in largo con mio marito, del quale sono innamorata. Sono un’artigiana ed ho sempre vissuto della mia arte. Da ormai diverso tempo non trovo più stimoli nella mia vita, nel mio lavoro. Non mi manca niente e mi manca tutto. Sto procrastinando sempre più, non ho obbiettivi, prendere qualsiasi decisione mi spaventa moltissimo nonostante io abbia sempre vissuto all’avventura. Non mi riconosco più. Grazie per qualsiasi spunto mi darete.

9 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno,

dentro non siamo riduttivamente un unico "monolito identitario", da quel che mi arriva questa sua parte "nomade" è stata centrale per molti anni, ma ora emergono anche altre parti di sé da conoscere e integrare. Il vuoto chiama alla conoscenza di sé stessi, a ritrovare piacere creativo nel lavoro (lei parla di arte) e forse di maggior radicamento per avere più serenità nelle scelte.

Se vuole ricevo a Trento via Veneto 75 per un percorso analitico e di autoconoscenza, la mia formazione è in Psicosintesi e analisi junghiana.

Un caro saluto, dott. Marco Albiero

 

 

Dott. Marco Albiero

Dott. Marco Albiero

Trento

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Grazie per aver condiviso il tuo stato d’animo. Da quello che scrivi, sembra che tu stia attraversando un momento di transizione in cui la tua identità e le tue passioni non ti danno più lo stesso senso di scopo che avevano prima. È un’esperienza molto comune, soprattutto per chi ha vissuto una vita intensa e piena di avventure: dopo anni di stimoli forti, può arrivare un momento di "vuoto" in cui nulla sembra più così significativo. A volte, dopo anni di intensità, la mente e l’anima hanno bisogno di una pausa, anche se all’apparenza hai "tutto". Accetta questa fase come parte del tuo percorso. Il vuoto non è un nemico, ma un segnale che qualcosa dentro di te sta cercando di cambiare. Invece di combatterlo, prova a osservarlo con curiosità: cosa ti sta dicendo? Spesso le risposte stanno nelle passioni più pure che avevamo prima che il mondo ci influenzasse. C’è qualcosa che hai trascurato? Accetta l’incertezza come parte dell’avventura. Se prima viaggiare e vivere senza troppe certezze era il tuo stimolo, forse puoi vedere anche questo momento di smarrimento come un nuovo tipo di viaggio – uno interiore. Se senti che questa sensazione sta diventando opprimente e ti blocca troppo, potresti anche valutare di parlarne con uno psicologo per avere un punto di vista esterno e più strumenti per affrontarla. La cosa importante è ricordare che non sei "sbagliata" per sentirti così. Il senso della vita cambia nel tempo, e forse ora il tuo sta solo cercando una nuova forma. Se ti va possiamo cercarla insieme.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Ciao Angy, da quello che racconti, hai vissuto intensamente, sperimentando la libertà e l’avventura, ma ora ti senti bloccata, senza stimoli e senza una direzione chiara. È normale sentirsi spaesati quando il nostro mondo interiore cambia e i vecchi schemi non bastano più.

A volte, il vuoto non è un nemico, ma uno spazio in cui qualcosa di nuovo sta cercando di emergere. Non è detto che tu debba subito “trovare un obiettivo” o “sentire di nuovo stimoli”: forse, ora, il tuo compito è accogliere questa fase di transizione, senza giudicarla.

Ti invito a esplorare:
- Cosa ti faceva brillare gli occhi all’inizio del tuo percorso? C’è qualcosa di quel fuoco che puoi ancora recuperare, magari in forme diverse?
- Cosa significherebbe per te non dover prendere decisioni per un po’? A volte la paura di scegliere nasce dal timore di dover essere sempre all’altezza di ciò che siamo stati.
- E se il senso di vuoto non fosse un problema, ma un’indicazione? Forse ti sta suggerendo che è tempo di creare uno spazio per nuove possibilità.

Se ti va, potresti provare a raccontare il tuo momento attuale come se fosse un capitolo di un libro: che titolo avrebbe? Chi è la protagonista? Quale sarà la sua prossima scoperta?

Il vuoto, invece di essere qualcosa da "risolvere", può diventare una porta che si apre su nuovi orizzonti. A volte il solo fatto di prenderlo in considerazione con curiosità può portare a nuove visioni.

Dott.ssa Arianna Fatichenti

Dott.ssa Arianna Fatichenti

Trento

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Cara Angy, stai vivendo un periodo di grande sofferenza, ti sento, ti sono vicina; molti di noi lo abbiamo attraversato; il consiglio che posso darti è di chiedere subito aiuto. Inizierai un percorso che piano piano ti farà risalire, proprio così. Immagina, mano nella mano ti accompagnerà fino alla vetta. Ti auguro giorni sereni. Chiudi gli occhi e immagina per un attimo di aver superato tutto. Sarà così, credimi, quando inizierai il percorso, intravvederai la luce. Coraggio! Chiedi aiuto .    

Buona serata serena.  Dorna. 

Dott.ssa Gioconda Dorna

Dott.ssa Gioconda Dorna

Trento

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Buonasera, comprendo la situazione e penso che sia in una fase di grande cambiamento e ricerca. A volte la nostra vita ha diversi stimoli ma può capitare che abbiamo bisogno di cambiare. Ad oggi semplicemente mi metterei in un atteggiamento aperto e di ascolto di quello che le accade. Potrebbero arrivare risposte o accaderle situazioni che la aiutano a trovare la sua strada. Le consiglio di continuare a stare in natura e di prendersi questo momento di pausa come un momento per stare e non sempre per ricercare o muoversi come avete fatto finora. Penso sia una nuova occasione ma se volesse approfondire rimango a disposizione 

Dott.ssa Casumaro Giada 

Dott.ssa Giada Casumaro

Dott.ssa Giada Casumaro

Modena

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Buonasera Angy,

immagino quanto per lei possa essere difficile e dolorosa la situazione. Potrebbe essere utile nel suo caso, esplorare i cambiamenti avvenuti nell'ultimo periodo e comprendere quale interconnessione ci sia tra i suoi pensieri, le sue emozioni e i suoi comportamenti che l'hanno condotta fino a qui. Molte volte inoltre ci dimentichiamo di quali siano le nostre risorse e di quanto preziose possano essere nell'affrontare ciò che per noi è doloroso. Un trattamento breve con un esperto in psicoterapia cognitivo comportamentale potrebbe aiutarla a superare le sue difficoltà. Un caro saluto

dott.ssa Rossi Greta 

Dott.ssa Greta Rossi

Dott.ssa Greta Rossi

Padova

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Buon giorno Angy. Purtroppo quello che accade a Lei è abbastanza frequente in un'età come la sua. Tuttavia questo non basta per avere consolazione. Il fatto è che ognuno ha bisogno di trovare una propria soluzione che permetta di vivere bene. Tante cose che ci circondano anche se sono belle e buone non servono se stiamo male dentro. A un certo punto può nascere il bisogno di rivedere noi stessi e di fare il punto sulla nostra vita. A questo proposito trovo significativa una frase del filosofo romano Seneca che recita: "Nessuno ti restituirà il tuo tempo e nessuno ti restituirà te stesso". Sul cosa fare consideri l'opportunità di fare un lavoro su sé stessa, consultando uno psicoterapeuta che la possa seguire, perché realizzare il suo benessere dipende da lei. Dott.Marco Videsott

Buongiorno, grazie per esserti raccontata con tanta profondità. A volte, proprio quando apparentemente “non manca nulla”, può emergere un senso di smarrimento più profondo, legato a una trasformazione interna. Non è un fallimento, ma un momento delicato in cui la persona che eri e quella che stai diventando cercano un nuovo equilibrio. Ritrovare il senso passa anche attraverso l’ascolto di questa crisi. Se vuoi, possiamo iniziare a esplorare insieme cosa sta cercando di dirti questo vuoto. È da lì che può nascere qualcosa di nuovo.