Salve a tutti, prima di scrivere, ho letto diversi post su diversi siti, compreso questo, ma non ho trovato situazioni analoghe alla mia. Io sto insieme al mio ragazzo da 1 anno ufficialmente, ma ci conosciamo da 3. A gennaio di quest'anno (2023) sono rimasta incinta. Ovviamente siamo stati molto felici di questo, ma lui ha continuato a masturbarsi ed ultimamente non mi cerca più a letto. Premetto che, prima, lo facevamo anche 3/4 volte al giorno ad oggi, però, se non lo cerco io non si fa nulla e continua a masturbarsi tranquillamente. La cosa che mi dà più fastidio, in realtà, è che, questa notte, l'ho "beccato" mentre lo faceva nel letto con me accanto guardando dei porno. La cosa mi fa arrabbiare e nello stesso tempo mi intristisce. Non riesco a capire né se sia una cosa normale quella che fa, né per quale motivo non mi cerca più, ma continua a farlo, tantomeno perché lo fa nel letto con me! Io sono al 5 mese di gravidanza, abbiamo io 29 e lui 30 anni quindi teoricamente siamo nel fiore ed ho tanta paura che, prima o poi, ci allontaneremo e che questo lo porterà ad un tradimento. Premetto che, da quando ci conosciamo, io non gli sono mai piaciuta al 100% fisicamente, ma si è adattato perché si è reso conto che lo amavo e che mi amava. Aspetta vostre risposte e per qualsiasi cosa rimango a disposizione. Grazie mille.
3 risposte degli esperti per questa domanda
Salve Noemi, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera Noemi, sicuramente deve essere un momento pieno di emozioni e di contrasti per te. Premetto che sei unica e quindi è normale che tu non abbia trovato risposte alle tue paure né sollievo cercando negli altri post. Il momento della gravidanza è molto delicato, fa sentire fragili, insicure, preoccupate, curiose e queste, insieme a tante altre emozioni, vengono vissute in modo diverso da come si era abituate a provarle. Ti aspetteresti di vivere questo tsunami con il tuo compagno che invece, ora , senti molto distante. Ognuno di voi due ha i suoi timori, preoccupazioni e paure...che forse non riesce a trasmettere all'altro. Siete su un tandem ma faticate molto perché ognuno pedala per conto suo. Quelli che mi ha colpita e che forse merita altrettanta attenzione è che non ti sentivi "piaciuta" da lui anche prima, e vivere con questa sensazione non deve essere gradevole per te. Lui sa che tu pensi questo? Ne avete parlato? E della tua sofferenza nel vederlo masturbarsi ne avete parlato? Potrebbe essere utile per te, affrontare questo periodo con l'aiuto di un sostegno psicologico. Un caro saluto e non esitare a contattarmi se vuoi.
Dott.ssa Cristina Marsella
Buongiorno Noemi, ho letto la sua domanda e mi sento di dirle che i problemi sessuali sono come una spia rossa che si accende quando qualcosa non va nella relazione di copia. E’ importante riflettere sulla vostra comunicazione, sull’empatia e la condivisione di sentimenti ed esperienze all’interno della relazione. Tutto ciò va al di là della frequenza dei rapporti sessuali. Devo dirle anche che il periodo della gravidanza della donna può rappresentare un momento di crisi all’interno della copia dal punto di vista della sessualità in quanto la “donna incinta” rievoca nel maschio vecchi fantasmi legati alla sua relazione con la propria madre, così come il suo essere “figlio”, la propria infanzia etc… Cercherei di starle vicino dal punto di vista emotivo e magari cercare un sostegno psicologico per la copia
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