Mia figlia oggi all'età di 14 anni non vuole più avere contatti con me

monica

E' un anno e mezzo che non vedo mia figlia, lei non vuole avere alcun contatto con me. Premetto che sono separata da 7 anni, il mio ex si è ricostruito una nuova vita. Dalla separazione, il nostro rapporto con lui è stato sempre conflittuale, non siamo mai stati in grado di prendere una decisione serenamente su nostra figlia. A seguito una discussione con mia figlia, lei non è più voluta tornare a casa, ovviamente il mio ex ha appoggiato la sua decisione. Ho cercato in tutti i modi, anche ricorrendo in tribunale. Lei mi accusa che non sono stata in grado di ascoltarla, che le ho rovinato la vita. il CTU del tribunale ha confermato che non ci sono motivi gravi perchè io non possa vederla, ha richiesto degli incontri con un educatore, ma lei non ha alcuna intenzione di venire a questi incontri. Io non so più cosa fare.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Monica,

comprendo il suo scoramento. Si tratta di una situazione delicata, complicata dal conflitto con il suo ex marito. Sua figlia avrà bisogno di tempo per riallacciare i rapporti con lei, dal canto suo ha agito correttamente ricorrendo al CTU, che  conferma che non ci sono motivazioni valide affinché lei non possa vedere sua figlia. Non la si può forzare a partecipare agli incontri, ma lei può continuare a mostrarsi disponibile nei suoi confronti e interessata ai suoi eventi di vita, mantenendo i contatti con la scuola e, se possibile, con la sua rete familiare. Quello che può fare, oltre a ricevere un supporto psicologico, è di rivolgersi al Consultorio Familiare della sua zona, che si occupa proprio, tra le altre cose, della mediazione dei conflitti in ambito familiare.

Se lo desidera, posso fornirle un supporto psicologico online.

Con i miei migliori auguri che la situazione possa risolversi, la saluto cordialmente.

Dott.ssa Cristel Rubulotta

 

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Genova

La Dott.ssa Cristel Rubulotta offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buonasera e grazie per aver condiviso la sua situazione. Il rapporto madre-figlia in adolescenza è complicata, e in caso di separazione, la situazione si complica ulteriormente. Il mio consiglio è di parlarne con calma, senza accusare e senza giudicare, ascoltando le motivazioni e le richieste di sua figlia. Se ha bisogno di aiuto io sono a disposizione anche online.

Dott.sa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Reggio nell'Emilia

La Dott.ssa Elena Bonini offre supporto psicologico anche online

Buongiorno, capisco la sua sofferenza. Sua figlia si trova ad affrontare una fase delicata di vita: l’adolescenza. A complicare la situazione quanto da lei descritto in merito alla separazione. Credo sarebbe utile un supporto psicologico.

 Se vuole resto a disposizione, anche online.

Cordialmente

Dott.ssa Elisabetta Petrini

Dott.ssa Elisabetta Petrini

Dott.ssa Elisabetta Petrini

Macerata

La Dott.ssa Elisabetta Petrini offre supporto psicologico anche online

Mi dispiace molto sapere della tua situazione. È evidente che si tratta di un momento molto difficile e doloroso per te. Quando ci sono conflitti familiari, soprattutto riguardanti i figli, la situazione può diventare estremamente complessa e carica di emozioni.

Cerca di riflettere sul rapporto con tua figlia. Potresti chiederti se ci sono situazioni specifiche in cui è possibile che la tua gestione dei conflitti e della comunicazione sia stata percepita in modo negativo da lei. Questo potrebbe aiutarti a comprendere le sue esigenze emotive.

Potrebbe essere utile coinvolgere un mediatore familiare, che possa lavorare con te e con tua figlia (se lei è disponibile) per facilitare la comunicazione. A volte, una persona neutra può aiutare a smussare le tensioni e permettere a ogni parte di esprimere i propri sentimenti.

È importante rispettare le decisioni di tua figlia, anche se sono dolorose per te. Mostrare comprensione per i suoi sentimenti, senza forzare o pressarla per un contatto, può contribuire a creare un ambiente più positivo per un eventuale riavvicinamento e cerca di farle sapere che sei disponibile ad ascoltarla e pronta ad accogliere qualsiasi comunicazione da parte sua. Potresti inviarle messaggi brevi e affettuosi, senza aspettative, per dimostrarle che sei lì per lei. Continua a documentare tutto ciò che sta accadendo, comprese le tue comunicazioni e i tuoi sforzi per risolvere la situazione. Questo potrebbe essere utile nel caso tu debba tornare in tribunale.

Considera la possibilità di rivolgerti a uno psicologo, sia per te che per tua figlia. La consulenza psicologica può aiutare entrambe a navigare attraverso le difficoltà emotive e a costruire un dialogo più aperto.

Ricorda che le relazioni familiari possono richiedere tempo per guarire, e il percorso potrebbe essere lungo. Non scoraggiarti e continua a cercare il supporto di amici e professionisti che possano aiutarti in questo momento difficile.

Immagino il dolore di questa tua condizione e la frustrazione legata alla mancanza di tua figlia. Penso che sia importante accogliere con maggior consapevolezza quello che è il suo bisogno. Se lamenta una mancanza di ascolto da parte tua, per cui non vuole avere alcun contatto con te, insistere per incontrarla contro la sua volontà quanto potrebbe essere utile?  Rischi di peggiore ulteriormente la vostra relazione. Così facendo potresti, non volendo, confermare le sue eventuali credenze negative nei tuoi confronti, come quella di non essere in grado di ascoltarla, o ancora peggio nei suoi stessi confronti, come ad esempio “non merito ascolto”, “ non merito considerazione”, “io non valgo”.  Proviamo a metterci nei suoi panni: perché tua figlia dovrebbe incontrarti se continui a confermare le sue credenze negative? Paradossalmente più insisti a volerla incontrare contro la sua volontà, confermando la sua credenza di non essere ascoltata, e più rischi di allontanarla. Il bisogno insoddisfatto che lamenta tua figlia è quello di sentirsi ascoltata, non di incontrarti. Per soddisfare in modo adeguato il suo bisogno di essere ascoltata, potrebbe essere utile paradossalmente non chiedere alcun contatto, ascoltando e rispettando il suo bisogno di stare a distanza. Riconosco come madre la difficoltà a tollerare il peso di tutto questo ma probabilmente tua figlia ha bisogno di questa distanza di sicurezza emotiva per difendersi dagli irrisolti emotivi che potrebbero riattivarsi qualora ti incontrasse. Mi riferisco alla vostra discussione e alle esperienze passate, che se non costituiscono per il Tribunale dei gravi motivi per non stare con lei, non vuol dire che per lei non lo siano. Inoltre potrebbe non essere naturale e semplice anche per lei poter incontrare sua madre solo con la figura di un educatore. Questo potrebbe confermare le sue credenze di non potersi sentire al sicuro emotivamente con te. Pertanto andrebbe indagata anche questa eventualità per utilizzare l’educatore come una preziosa risorsa, altrimenti rischia di essere un eventuale limite o fattore di rischio.

La discussione che avete avuto potrebbe essere solo la punta dell’iceberg e aver fatto riemergere le questioni irrisolte del passato, per cui ti accusa di averle rovinato la vita. Tua figlia potrebbe riviverle ogni volta che non si sente ascoltata con il carico emotivo del peso del passato.

In questa fase potresti chiedere aiuto a un collega per gestire la frustrazione e la sofferenza legata alla distanza e allo stesso tempo provare ad approfondire da altre prospettive la discussione che hai avuto con lei e quali questioni del passato irrisolte può aver scatenato sia in te che in lei.

Tua figlia ha bisogno di una comunicazione diversa, di incontrarti su una strada condivisa, in cui può sentire la sicurezza di poterla percorrerla con te senza sentirsi sola. L’aiuto di un collega potrebbe aiutarti ad ascoltarla e gradualmente a creare un contatto con lei, rispettando il suo temporaneo bisogno di distanza. Pertanto forzare non aiuta, piuttosto proviamo ad esprimere in un altro, ad esempio attraverso una lettera o un gesto significativo, la sofferenza che provi per questa condizione e il tuo desiderio di ascoltarla e volerla incontrare quando di sentire pronta.

Puoi provare intanto a farti ascoltare tu e a seminare le condizioni per un ascolto reciproco. Infine può essere necessario elaborare con l’aiuto di un esperto il conflitto con il padre, che molto probabilmente alimenta e mantiene la vostra distanza. Molto spesso i figli di separazioni conflittuali sono triangolati in modo inconsapevole dai genitori nel loro conflitto e ne subiscono le conseguenze. Spero di esserti stata d’aiuto con il mio feedback. CM

Dott.ssa Caterina Marano

Dott.ssa Caterina Marano

Roma

La Dott.ssa Caterina Marano offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Monica,

sicuramente è una situazione assai delicata che bisogna affrontare con la giusta attenzione. Allo stesso tempo, è necessario attenzionare quello che lei sta provando in questo momento ed indirizzare la propria sofferenza, frustrazione e preoccupazione in maniera adeguata.