Buongiorno,
mi rivolgo a Voi perchè non so più come comportarmi.
Mio figlio non è un gran mangione, ma qualcosa a casa riesco sempre a darglielo.
Prima dicevano che era colpa del seno, ma ora che l'ho tolto (da 5gg) la cosa non è assolutamente cambiata.
Lui all'asilo non tocca alcun tipo di cibo e dalle 9 del mattino alle 16 di pomeriggio mangia 2 pezzi di pane. E' un bimbo che non ama assaggiare nuovi sapori e mangia sempre la stessa roba. Mi dispiace di ciò ma piuttosto che lasciarlo a digiuno faccio quello che gli piace.
All'asilo purtroppo non mangia nulla, in quanto vede nuovi colori e sapori. Mangia solo 3 menù ogni 4 settimane (parmigiano/svizzera e pizza).
Secondo voi devo dire alle maestre di fargli solo la roba che gli piace, in modo tale che mangi qualcosa?
Devo essere io a dirgli ciò?
Grazie
Cara Giulia,
capisco la sua apprensione di mamma, tuttavia capisco anche che in una struttura come l'asilo non sia possibile adeguare il menù alle esigenze di un singolo bimbo, nè assecondare ogni bambino nei propri gusti. Come prima cosa può pensare di abbondare le porzioni quando è a casa, ma sono sicura che a questo ci ha già pensato. In secondo luogo la voglio tranquillizzare sul fatto che i bambini sono molto bravi a regolarsi e, se la fame chiama, suo figlio mangerebbe tutto quello che gli viene proposto. Se riesce a reggere fino alle 16.00 senza ingerire nulla probabilmente è perchè sa che poi avrà quello che vuole. Il mio consiglio sarebbe quello invece di provare la sera a proporgli qualcosa di diverso dal solito menù, magari iniziando proprio con quello che non è solito mangiare e sopportando un pò di capricci, e, solo dopo che ha mangiato, concludere il pasto con il suo cibo preferito. Il bambino va educato ad un'alimentazione sana e varia, per garantirgli tutti i nutrimenti di cui ha bisogno per crescere e diventare forte. Anche se resta un giorno senza mangiare non morirà, ma il giorno dopo mangerà tutto. Provi quindi a modificare gradualmente a casa la sua alimentazione e vedrà che, di conseguenza, anche all'asilo accetterà più volentieri quello che gli viene proposto. Spero di esserle stata d'aiuto.
Brescia
La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online
Gentilissima signora Giulia,
l'alimentazione rappresenta un aspetto fondamentale dello sviluppo infantile, tanto da poter essere considerato una linea evolutiva verso l’affermazione dell’autonomia. E' inoltre uno strumento di comunicazione molto potente in cui il bambino impara a relazionarsi con gli adulti di riferimento, in questo caso con la mamma. Comprende inoltre che la società gli impone delle regole e che lui deve cercare di conformarsi ad esse anche se lui non ne ha assolutamente voglia.
Dalla sua e-mail capisco che ha smesso di allattare da 5 giorni, è possibile che il suo bimbo stia mettendo in atto una forma di protesta, per il fatto che gli è stato tolto il seno, mezzo attraverso il quale continuare a sentirsi rassicurato e protetto da lei. E' una sorta di braccio di ferro:<< Voglio esserti vicino mamma perchè mi sento ancora indifeso ho paura di affrontare questo mondo che troppo grande per me>>. Credo che implicitamente il suo bimbo le stia comunicando che non vuole crescere in fretta perchè ha paura di diventare grande. Diventare grandi significa imparare ad essere autonomi e fare da soli. Probabilmente lui non è ancora pronto per questo.
Provi a proporre al bambino un cambio di menù, dicendogli per prima cosa che la pizza e il formaggio che gli piace sono finiti. Vedrà che con il tempo la situazione si risolverà. Inoltre cerchi di rassicurarlo sul fatto di diventare grande, dicendogli che voi genitori lo aiuterete rimanedogli vicino e che insieme riuscirete a risolvere tutto.
Saluti
Salve Giulia
Non è consentito dare qualche piccolo panino a suo figlio nella cartellina, di riserva quando non mangia?
Poi a casa fa un pasto completo? A scuola si diverte? A che età ha smesso di allattare?
Non si preoccupi di solito le educatrici sono molto attente!
Quanto è difficile per lei lasciare suo figlio? L'andare a scuola è la prima vera e difficile separazione madre-figlio
Un caro saluto