Salve, non so quanto possa essere utile, ma ho deciso di fare un post in quanto non ho mai avuto modo di buttar fuori come da titolo, i pensieri legati al suicidio che sto avendo da un pò di tempo a questa parte, nell ultimo periodo mi è capitato spesso di vederla come "soluzione" ai miei problemi e a dirla tutta, gli ultimi due giorni sono stati abbastanza pesanti come se vedessi sempre più concreta questa idea...Mi racconto brevemente, sono un ragazzo di 29 anni, ho avuto un adolescenza abbastanza "ribelle" ma tutto sommato felice, frequentavo l'artistico, avevo tanti e buoni amici, piacevo abbastanza alle ragazze, ero sempre in giro ma avevo un pessimo rapporto con i miei genitori...Vengo da un contesto familiare dove si son fatti sempre i sacrifici, conscio di ciò ho sempre evitato di pesare troppo sui miei genitori, mio padre lavorava tanto e troppo da vederlo quasi mai, per via del lavoro era sempre stanco ed arrabbiato e da ragazzo non ho condiviso dal punto di vista emotivo molto con lui ne con mia madre, premetto che sono persone che mi amano alla follia e hanno sempre provato a non farmi mancare nulla...I problemi principalmente sono nati da quando ho finito il liceo, non sapevo che strada prendere della mia vita, questa cosa mi creava molto disagio ma per i miei ero semplicemente una persona che non aveva voglia di combinare nulla, i rapporti in casa sono peggiorati quando mio padre perse il lavoro dopo un infarto e ci ritrovammo alle strette economicamente, in quel periodo frequentavo anche una ragazza, avevo un rapporto a distanza con lei, studiava a Milano ma la famiglia era delle mie zone, avevamo comunque modo di vederci, capitava a lei spesso di scendere o di andare io li a trovarla, all inizio sembrava un buon rapporto ma dopo un pò sono iniziati ad uscire vari problemi da sotto, lei soffriva di un disturbo di bipolarismo di tipo maniacale, si autolesionava a volte mi raccontava di svenire in giro o di episodi in cui amiche sue si erano suicidate...Per me quella relazione è stato un pò un buco nero, non c'ho capito molto ed è finita anche peggio, l'ultimo mese quella persona scomparve non avevo più sue notizie fino poi a sapere che aveva tentato di togliersi la vita ed era stata ricoverata in una clinica gettando la responsabilità di quantp accaduto su di me...Sono stati poi in successione dei mesi in cui me la vivevo parecchio male, dormivo due ore a notte rimurginando spesso sul come avessi potuto portare una persona al suicidio, e nel contempo i miei pressavano sul fatto che dovessi darmi una mossa e fare qualcosa nella vita..Li ho iniziato a fare uso di sostanze e ho sofferto dei primi attacchi di panico, non riuscivo più ad uscire di casa , più la meta era lontana più stavo male e mi sono rinchiuso per circa un anno dentro la mia camera, con i miei provavo a parlarne ma il feed era sempre lo stesso, che l'ansia fosse nella mia testa non volessi fare nulla della vita e mi bastava uscire, da li ho iniziato a sentire sempre meno i miei amici finchè un pò alla volta non ho deciso di tirarmene fuori da solo, provavo ogni giorno ad uscire in posti sempre più lontani, magari mi creavo delle vie di fuga e cercavo di scendere sempre con la mia auto..Un pò alla volta ne sono uscito , sono ritornato a vedere persone anche se avevo un pò di problema generalmente a socializzare, poi ho conosciuto un altra ragazza, un rapporto di circa un anno e mezzo con cui si siamo lasciati in modo brusco..Dopo quest'ultima delusione ho iniziato a fare più lavori, aiutavo i miei con le spese e mettevo soldi da parte e per poi partire per andare a vivere a Bologna da un amico... Li ho lavorato studiato e continuavo a dare una mano ai miei, in casa ne eravamo in 4 inizialmente, ma poi la situazione è degenerata, era vivere in un ambiente costantemente sporco, i miei inquilini pensavano spesso a far festa drogarsi ecc... ne i3 anni vissuti li mi sono frequentato con una ragazza, con lei anche è andata male e anzi, dopo poco che ci siamo appesi, ha iniziato a frequentare il mio amico nonchè inquilino quindi l'avevo tutti i giorni in casa, tutta la situazione mi è pesata abbastanza e non riuscendo a trovare casa in tempi brevi anche per via degli studi che stavo finendo sono ritornato a casa dei miei...Attualmente la situazione è che mi ritrovo da mesi a questa parte ad essere ritornato dai miei, aver perso la mia indipendenza , ho dovuto prestare tutti i miei risparmi per dei problemi loro economici, aver abbandonato il mio vecchio lavoro, al momento sono disoccupato ma ho concluso i miei studi e sto cercando lavoro nel settore e mi vivo tutto questo come una delusione nei miei confronti...Nell ultimo mese ho conosciuto poi una ragazza che mi piaceva abbastanza, ha fatto lei la prima mossa e alcuni amici in comune mi hanno suggerito di non stare sulle mie ma di provare ad aprirmi, l'ho fatto ma è andata male e non so per quale motivo da allora è un pò come se mi è caduto il mondo di dosso, non ho problema con i rifiuti, consapevole del fatto che li fuori le persone giusto che scelgano con chi passare il propio tempo, è accetto che non sia io però sembra che qualsiasi cosa provi a fare in un modo o nell altro mi vada sempre male...In questi anni ho provato in tutti i modi a miglirare me stesso, mi allenavo ,praticavo yoga, lavoravo studiavo, ho iniziato a leggere tanti libri, o ripreso a suonare che era una delle mie vecchie passioni, e non ho menzionato che li a bologna avendo soldi e tempo aveva iniziato anche un percorso psicologico che da quando son tornato ho dovuto mettere in pausa eppure, ho come l'impressione che alla fine mi vada sempre tutto un pò male e son costretto a ricominciare da capo, sopratutto dal punto di vista relazionare mi sento abbastanza scoraggiato come se potessi metterci tutto l'impegno ma comunque non cambierebbe nulla...