Salve sono un ragazzo di 31 anni, vado da una psicologa da circa 1 anno e mezzo ma non sto riuscendo ad uscire da questo tunnel. Ho problemi di ansia, paure, poca voglia di reagire, legate soprattutto al fatto che non lavoro più e non riesco a trovarne uno nuovo. Durante le sedute non riesco ad esprimermi al meglio, un pò per riservatezza, un po' per vergogna, mi passa la voglia di piangere mentre invece quando sono a casa lo faccio quasi spesso e temo che questo non le faccia capire abbastanza il mio stato. Qualche settimana fa le ho chiesto se ero diventato troppo impegnativo (visto che mi rimandava puntualmente gli appuntamenti, mi rispondeva ai messaggi dopo tanto tempo ecc.) rispondendomi di no. Però qualche giorno fa mi ha proposto di andare da uno psichiatra e farmi segnare degli psicofarmaci. Mi chiedo come mai prima ha negato e ora dopo 20-25 giorni sembra voglia sbarazzarsi di me?? Con lei mi trovo molto bene e non sono per nulla propenso ad andare da uno psichiatra, affidarmi a una persona è stato già difficile, figuriamoci a 2, e poi con un uomo non mi trovo a mio agio, ritengo che in queste dinamiche la donna sia letteralmente avanti. Spero in una vostra risposta, grazie mille!!!