Gentile Michela,
alcune volte capita e non è la prima persona che riporta questa difficoltà "selettiva" nell'evacuazione.
Lei sta cercando di dare un ritmo a questo momento? Riesce a reagire nel modo più tranquillo e sereno possibile o potrebbe essere percepibile "ansia" o "rabbia" o "preoccupazione" da parte sua quando sente o vede alcuni movimenti che la portano a capire che è il momento di...?
Potrebbe anche se piccolo pattuire insieme un "premio" quando ci prova o quando provate insieme a capire cosa succede.
Riconoscere anche altri comportamenti buoni che lui mette in atto e valorizzarlo: "Grazie per essere stato attento, ecc."
Provare a far scegliere a lui il posto e anche l'orario, magari sentendosi lui "il controllore" della situazione pian piano è invogliato a provare. Magari cercare anche di non andare a vedere quando va in bagno.
Le indicazioni potrebbero essere molte ma in primis sarebbe bene porre maggiore attenzione al vissuto, alla storia di sviluppo, allo svezzamento, alla vostra relazione, ad eventuali cambiamenti di vita, ecc.
Se il problema non dovesse passare nell'arco di qualche mese le consiglio di richiedere un supporto uno psicologo dell'età evolutiva per avere maggiori indicazioni e per trovare insieme una strategia al problema.
Resto a disposizione per informazioni, richieste, se volesse rispondere in privato alle domande o per eventuale consulenza.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online