In tutto il mondo, moltissime famiglie sono coinvolte, prima o dopo, nelle problematiche scolastiche dei figli. Dietro un fallimento scolastico possono esserci molti profili:
- Condizione di handicap 1,2%
- Disturbo specifico dell’apprendimento 4%
- Disturbi specifici collegati 4% ( Ddai, problematiche emotive, ecc…)
- Svantaggio socioculturale grave
- Difficoltà scolastiche in altre aree scolastiche rilevanti.
Per il contesto italiano dal gennaio 2007 sono disponibili le Raccomandazioni per la pratica clinica sui disturbi specifici dell’apprendimento che sono elaborate dalla Consensus conference.
La caratteristica principale dei DSA è la specificità con riferimento al fatto che il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. La compromissione dell’abilità specifica deve essere significativa ( - 2ds) e il livello intellettivo deve essere nei limiti, ovvero un QI non inferiore a 85.
Nei DSA rientrano diversi disturbi:
- Disturbo specifico nell’apprendimento della decodifica di lettura, conosciuta come Dislessia.
- Disturbi della scrittura, conosciuti come Disortografia e Disgrafia.
- Disturbo del calcolo.
- Disturbo dell’apprendimento non verbale (Visuo-spaziale).
- Disturbo della comprensione del testo.
Di seguito, una spiegazione veloce di ogni singolo disturbo.
Dislessia
Essa è conosciuta sia per la sua diffusione, sia per la sua specificità. Con tale termine si deve intendere solo uno specifico disturbo nell’automatizzazione ( Velocità) e nella correttezza della lettura. Tale disturbo pertanto non può essere diagnosticato prima della fine della seconda elementare. Perché si possa considerare la prestazione indice del disturbo è necessario che in tutte e due le prove della valutazione psicometrica il bambino ottenga un punteggio che si colloca nella fascia critica in almeno uno dei due parametri (velocità/correttezza). I trattamenti più efficaci di tale disturbo sono quelli che inizialmente puntano a raggiugere la massima correttezza senza enfatizzare la velocità, proponendo subito dopo esercizi per l’automazione del riconoscimento di sillabe e parole meglio se utilizzando brani tramite software ad hoc.
Disortografia
Si intende uno specifico disturbo nella correttezza della scrittura, intesa come processo di trascrizione tra fonologia e rappresentazione grafemica della parola. Per accertare tale disturbo, il numero di errori commessi durante le prove dovrebbe essere uguale o inferiore al 5° percentile. Per il trattamento della disortografia purtroppo a oggi non ci sono trattamenti specifici.
Disgrafia
Si intende una specifica difficoltà nella realizzazione manuale dei grafemi e quindi nel grafismo. Un sistema provvisorio utilizzato per indicare la presenza della disgrafia è quello della leggibilità del grafema: ovvero riuscire a decodificare la scrittura senza fatica. Per quanto riguarda la disgrafia, vengono utilizzate delle strategie quali, ad esempio, frecce per indicare l’ordine e la direzione dei movimenti da seguire.
Discalculia
I sintomi legati alle difficoltà nell’elaborazione dei numeri riguardano:
- L’incapacità di comprendere i concetti base di particolari operazioni;
- Mancanza di comprensione dei termini e dei segni matematici;
- Mancato riconoscimento dei simboli numerici;
- Difficoltà a comprendere i dati numerici pertinenti ad un determinato problema;
- Difficoltà ad allineare i numeri;
- Scorretta organizzazione spaziale dei calcoli;
- Incapacità di apprendere le tabelline.
Vi sono due profili distinti di discalculia: il primo è caratterizzato dalla debolezza negli aspetti basali dell’intelligenza numerica, quali conteggio, meccanismi di quantificazione, seriazione strategie di calcolo mentale; il secondo profilo fa riferimento alle procedure esecutive ( letture, scritture e messa in colonna dei numeri) e al calcolo. Per il trattamento della discalculia, si utilizzano programmi di potenziamento tramite software, utilizzo di strumenti i come la linea dei numeri, formulari, la griglia delle tabelline.
Disturbo visuo-spaziale
Si caratterizza per una difficoltà a carico degli apprendimenti che richiedono l’elaborazione di informazioni visive e spaziali, con un profilo cognitivo che presenta abilità verbali intatte e abilità non verbali danneggiate. Per un trattamento efficace si ricorre alla riabilitazione di componenti di base, quali l’attenzione o la memoria.
Disturbo della comprensione del testo
Esso può essere definito come la difficoltà a comprendere in modo adeguato il significato del testo. Lo studente con tale disturbo può essere definito “Cattivo lettore” in quanto non presenta solo difficoltà nella comprensione del testo ma anche nella capacità di fare inferenze e nella conoscenza delle strutture testuali. La scelta di un programma di trattamento per il miglioramento del disturbo della comprensione può ricadere su due strade: si può decidere di lavoraredirettamente sulle abilità che sottostanno al processo di comprensione( fare inferenze, individuare informazioni importanti nel testo) oppure si può decidere di migliorare le conoscenze o le strategie che potrebbero influenzare la comprensione del testo.
Per concludere, i Disturbi Specifici di Apprendimento hanno delle ripercussioni sugli aspetti emotivo-motivazionali. I bambini con dsa, rispetto ai loro compagni senza particolari difficoltà, hanno un concetto di sé più negativo, si sentono meno supportati emotivamente, provano più ansia e hanno poca autostima, tendono ad abbandonare il compito alle prime difficoltà. Importanti implicazioni emotive-motivazionali collegate alle difficoltà di apprendimento sono anche l’accettazione da parte dei compagni e la popolarità: infatti, i bambini che presentano difficoltà risultano esclusi dai compagni.
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