Buongiorno mi chiamo Renata e ho un bambino di 7 anni che ha appena terminato la prima elementare. Mio figlio è un bambino tranquillo, disciplinato, che osserva e rispetta le regole, però molto ansioso e con molte paure (ladri, rumori, temporali, ascensore).
Al colloquio con le maestre mi é stata consigliata una visita dal neuropsichiatra, in quanto molto distratto ed assorto con difficoltà nel rispettare i tempi e ancora poca autonomia nel terminare i lavori.
Vorrei gentilmente un consiglio sul professionista a cui rivolgermi, se deve essere solo un neuropsichiatra infantile, oppure potrebbe essere anche la figura di una psicologa, per avere una diagnosi ed una, nel caso, certificazione.
Ringrazio anticipatamente per la gentilezza nel rispondermi.
Renata
Gentile Signora Renata,
lo screening per l'attenzione può farlo presso una psicologa dell'età evolutiva che si occupa di queste tematiche, privatamente, oppure presso il servizio pubblico, pagando solo il ticket, con tempi però lunghi (circa 7 mesi un anno). Per avere una certificazione da esibire a scuola per avere gli accorgimenti del caso in classe, invece, serve necessariamente la relazione del servizio pubblico (neuropsichiatra infantile). Pertanto io Le consiglierei, intanto, di far fare un "pre-screening" (in sostanza un unico test) privatamente, e se emergono delle criticità allora mettersi in lista per il servizio pubblico,da cui avere una certificazione.
Cordialmente.
Gentile Signora,
la normativa che regolamenta tale tipologia di certificazione varia da regione a regione; certamente è sempre valida quella prodotta da un Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell'Asl di appartenenza (dove solitamente si effettua sia una visita neuropsichiatrica, sia la somministrazone di test da parte di uno psicologo, sia eventualmente una valutazione logopedica); in alcune realtà, invece è anche possibile rivolgersi a professionisti privati e accreditati, la cui diagnosi viene poi convalidata dall'Asl.
Nel primo caso, i tempi possono essere anche molto lunghi, ma non c'è un costo; nel secondo caso, i tempi si riducono notevolmente, ma si paga la prestazione allo specialista.
Le suggerisco di rivolgersi al Servizio di N.P.I. della sua Asl, anche solo per richiedere telefonicamente indicazioni più specifiche e precise riguardo a modalità e tempistiche, così da poter prendere la decisione che preferisce.
Cordialità.
Asti
La Dott.ssa Paola Scalco offre supporto psicologico anche online
Buongiorno signora Renata,
Sono la Dott.ssa Pedrazzi Sarah. Psicologa clinica, esperta in fisiologia e psicologia perinatale e specializzata in psicoterapia.
Con tranquillità e serenità le direi assolutamente che non è necessaria una visita da un neuropsichiatra, ma è consigliabile andare da uno psicoterapeuta che segua anche bambini.
Non penso sia necessaria e urgente una diagnosi, ma capire come mai il.bambino ha queste difficoltà in questo momento della sua vita.
Io ricevo da settembre presso il mio studio privato a Seveso, se mi dice in quale zona della provincia di Milano abita le posso eventualmente segnalare il professionista più vicino a voi.
Cordiali saluti
Buongiorno Sig.ra Renata,
di solito in questi casi ci si rivolge alla UONPIA (Unità Operativa NeuroPsichiatria Infantile) della sua zona dove operano Team multidisciplinari composti da Neuropsichitra, Psicologo e Logopedista, che procederà ad una valutazione dell'eventuale disturbo. Poichè le Uonpia hanno liste di attesa molto lunghe, esiste anche la possibilità di rivolgersi ad equipe private accreditate dalla Regione (vedo che lei è della Lombardia).
Se le può essere utile io lavoro con una di queste èquipe e nell'eventualità le lascio i miei contatti qualora le servisse il riferimento.
Rimango a disposizione e porgo cordiali saluti
Buon giorno, Sig.ra Renata.
Si tratta di vedere il bambino, e anche i suoi quaderni di italiano e matematica. Durante la visita dallo Psicologo, ci si può rendere conto dei possibili problemi di Suo figlio, quindi stabilire un primo eventuale progetto di lavoro, anche in accordo con la Scuola. La I Elementare è un anno di assestamento: si tratta di capire i punti deboli e i punti di forza del bambino. Quindi il mio consiglio è di rivolgersi, come primo passo, ad un/una Psicologo/Psicologa. Perché l'approccio è meno medicale, più legato alla quotidianità del bambino, alle sue attività, alla sua Persona. Nonché a tutto l'ambiente nel quale il bambino stesso si muove.
Cordiali saluti.
Gentile Renata,
la situazione che descrive, pur non di emergenza e urgenza, potrebbe in effetti beneficiare di un buon inqudramento diagnostico. Può rivolgersi inizialmente ad uno psicologo specializzato in età evolutiva che lavori in un’equipe specialistica e che la potrà poi indirizzare nel percorso da seguire. In caso di eventuale diagnosi per disturbi specifici dell’apprendimento, infatti, sarà necessario un lavoro d’equipe, che comprende tre figure professionali, ossia psicologo, neuropsichiatra infantile e logopedista. In caso di disturbi clinici potrebbe essere utile invece attivare un percorso di psicomotricità o psicologia dell’età evolutiva, preceduto da visita neuropsichiatrica. Se dovesse servire rimaniamo a disposizione con tutta l’equipe.
Cordiali saluti.