Buongiorno,
Ho un bambino che a breve compirà 7 anni, frequenta la seconda elementare in una scuola internazionale dove però sono previste 10 ore di italiano a settimana.
Pochi giorni fa la scuola ha richiesto un colloquio per confrontarci sull’andamento di mio figlio.
È emerso che a scuola si distrae spesso, sia con la maestra di italiano che con quella d’inglese, devono spesso rispiegargli l’attività che deve fare, perché puntualmente dice di non aver capito o sentito e volevano sapere come si ponesse a casa nei confronti sia dei compiti che di altre attività.
Io non ho mai notato segni che potessero farmi pensare a problemi di attenzione, seppur minimo. I compiti li svolge tranquillamente, nei tempi giusti per il tipo di assegnazione e li fa anche volentieri. Non si muove sulla sedia, non si alza, non trova scuse per distrarsi.
Non passa da un gioco ad un altro, anzi potrebbe stare molto tempo a giocare con le stesse cose.
Insomma non mi ritrovo nel bambino che mi descrivono.
Però ora mi hanno messo la “pulce nell’orecchio”, e nonostante non parta da loro la richiesta, vorrei fargli fare una visita dal neuropsichiatrie infantile per capire se ci sono dei problemi e nel caso agire precocemente.
Volevo sapere se sto correndo troppo o mi consigliate anche voi questa strada.
Grazie.
Salve Costanza, mi spiace molto per la situazione che descrive poiché comprendo le preoccupazioni di una mamma. A mio parere, ritengo che lei abbia fatto bene ad effettuare degli approfondimenti al fine di escludere qualsiasi difficoltà a livello comportamentale.
sembrerebbe comunque sussistere una problematica di natura più emotiva considerando che le difficoltà del bambino avvengono prevalentemente nel contesto scolastico dunque sarebbe opportuno cercare di capire cosa possa portare il bambino a manifestare gli atteggiamenti descritti dalla maestra.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Gentile Costanza,
Ho letto la sua mail dettagliatamente.
Se il colloquio con le insegnanti di lingua italiana e inglese le hanno come "messo un pensiero ", perché, seguendo suo figlio nei compiti a casa, non si "aspettava " certe informazioni; perché sembrano, discrepanti, rispetto il suo lavoro a casa insieme a lui, può richiedere una visita medica da un'esperto di neuropsichiatria infantile.
Fino a qualche anno fa' a via dei sabelli/ S. Lorenzo, Roma, c'era un centro per bambini e ragazzi, D'eccellenza. Consigliato in tutta Roma . Lo fondò il professor Bollea e la sua Equipe. Oggi ci sarà qualche suo allievo ancora. Credo cmq sia attivo.
Poi c'è anche il Bambino Gesù e alcuni centri Materno-Infantili molto buoni, con nomi di bravi/e professionisti.
Ciò è per dirle di "seguire il suo istinto 'di madre. Avrà la possibilità di una visita specialistica e riflettere, poi su come scegliere il meglio per suo figlio.
Cara Costanza vedrà che cmq sarà più tranquilla, qualsiasi tipo di scelta farà.
Un caro abbraccio a Lei e il suo piccolo.
Simona Rocco.
Roma
La Dott.ssa Simona Rocco offre supporto psicologico anche online