Sono la mamma di un bimbo di tre anni e mezzo, a settembre inizia il calvario, alla materna le maestre segnalano da subito il cosiddetto bimbo iperattivo refrattario alle regole...scopro che gli viene fatto il cosiddetto Totò da una maestra..lo faccio spostare di plesso primi giorni ok dopo di nuovo il calvario. Mi convocano per segnalarmi che oltre a non stare mai fermo ne seduto è aggressivo con insegnanti e bimbi. In una settimana. Di attivarmi al più presto per farli ottenere la maestra di sostegno. Io non sono d'accordo. il bambino non ha nessun handicap. Questa aggressività è manifestata solo a scuola il bimbo stesso mi racconta che le insegnanti le fanno Totò.. Io penso che quest'anno lui non sia pronto e di lasciarlo a casa visto tutti questi disagi e penso di cambiare scuola definitivamente... Faccio bene?
Salve Tamara, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa generarle dispiacere.
La segnalazione di comportamenti oppositivi avviene prima delle Totò per cui probabilmente varrebbe la pena rivolgersi a degli specialista sul vostro territorio al fine di effettuare delle osservazioni comportamentali del bambino a scuola, correggere eventuali strategie educative disfunzionali, capire quelle che sono le difficoltà maggiori del bambino (ossia in quali specifiche situazioni) e favorire un inserimento gradualmente più sereno.
Lasciarlo a casa potrebbe avere lo svantaggio di non farlo crescere insieme agli altri: il gruppo svolge un ruolo importante nel contenimento comportamentale.
La situazione comunque, detta così, non si apre a risposte esaurienti: è necessario un intervento specialistico per conoscere anche altri importanti aspetti della storia personale e familiare del bambino.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Buon giorno Tamara
L'ingresso alla scuola materna è sicuramente un momento molto delicato e importante per la coppia Mamma-bambino, è il primo vero momento di passaggio dall'ambiente familiare ad un ambiente sociale. Il bambino deve imparare a interfacciarsi a regole comunitarie avvolte lontane dalle regole familiari e a interagire con coetanei ed adulti che si relazionano a loro in modalità diversa dal cargavier. Questo può portare il bambino a movimenti di ribellione e confusione. Premettendo che il bambino è nell'età anagrafica consona a questo passaggio alla scuola materna, ma che ogni bambino come ogni diade, ha della peculiarità che possono rendere più fluido o problematico questo momento di transizione. Detto ciò, questi comportamenti del bambino possono essere letti come protesta verso questo passaggio, ma è altresì vero che potrebbero essere invece segnali di una problematica dell'ambiente scolastico o di una più specifica problematica interna del bambino. Dalle poche informazioni e attraverso una richiesta on line è impossibile e non corretto riuscire a stabilire la responsabilità (o più correttamente co-responsabilità) della problematica emersa. Ma mi sento di dirLe che, perchè avvenga un sereno processo di inserimento e di adattamento è di primaria importanza che ci sia piena fiducia e serenità della mamma verso l'ambiente e il personale a cui affida le cure del bambino. Fiducia che, mi sembra di percepire sia venuta meno e che, se lo ritiene opportuno, farebbe bene a prendersi del tempo per comprendere serenamente cosa non abbia funzionato. Quindi mi sento di consigliarLe di prendere la scelta che la possa farla sentire più serena, e al contempo di valutare l'avvio di un percorso psicologico di diagnosi e sostegno, così da acquisire tutte le informazioni e gli strumenti che vi permettano di affrontare il proseguo dell'inserimento, dove e come meglio crediate sia opportuno.
Spero di essere stata esaustiva e di aver risposto al Suo quesito in maniera idonea
Se lo ritiene opportuno, offro percorsi di consulenza anche on line, con il primo incontro gratuito così da offrire la possibilità di valutare serenamente se possa essere la strada corretta per voi.
Saluti la Dottoressa Maggini Alice
Ancona
La Dott.ssa Alice Maggini offre supporto psicologico anche online
Gent.ma Tamara
il bisogno di socializzazione è un bisogno di primaria importanza, purtroppo venuto a vacillare a causa della pandemia.
Accettare che il proprio bambino venga "segnalato" dalla scuola spesso può essere connotato negativamente. Non è facile apprendere una tale comunicazione. Penso però che l'intenzione di questi professionisti sia reale e sincera. Penso che loro come lei desiderino il benessere per suo figlio. Perché non provare ad approfondire attraverso canali oggettivi il contenuto di queste informazioni? Potrebbe togliersi ogni dubbio che ostacolerebbe la giusta decisione.
Le auguro una buona continuazione.
Dott.ssa Gloria Calzolari
Gentilissima,
Il fatto che in due classi hanno segnalato una problematica è utile per riflettere.
È facile, da genitori, provare dei sentimenti contrastanti rispetto a ciò che viene raccontato dall'esterno (dagli insegnanti). È utile sapere che spesso, i comportamenti posti in essere all'estero del contesto "casalingo", non sono esattamente gli stessi che conosciamo.
Lei, afferma che "il bambino ha tre anni e mezzo...e di non essere pronto..."
Pronto per cosa? Per essere inserito in scuola materna?
Provi a osservare il suggerimento, non come critica, ma, come opportunità...
Cordialmente, DM
Cagliari
La Dott.ssa Debora Magnani offre supporto psicologico anche online