L’adolescenza è una fase dello sviluppo particolarmente impegnativa, sia per i ragazzi che la vivono in prima persona sia per i loro genitori che in un certo senso si ritrovano a “subirla”.
Quello che spesso lamentano i genitori di figli adolescenti è di ritrovarsi per casa un ragazzo/a che non fa niente oltre all’andare a scuola, perennemente sul divano, senza nessun interesse particolare, senza una reale e concreta progettualità futura.
Molti adolescenti sono privi di entusiasmo, vivono senza passioni e senza ideali, omologati all’idea illusoria di poter ottenere tutto quello che vogliono in qualsiasi momento.
L’adolescenza è un periodo di passaggio tra l’essere bambino e il diventare adulto; implica il raggiungimento di una consapevolezza di se stessi come Persone in grado di poter agire per il proprio e altrui benessere. Vuol dire essere disposti ad assumersi le proprie responsabilità e a rispondere in prima persona alle conseguenze delle proprie azioni.
I momenti di transizione sono sempre difficili, ma servono per acquisire quella maturità necessaria per poter crescere non solo da un punto di vista fisico, ma anche e soprattutto psicologico.
I genitori di figli adolescenti apparentemente svogliati e privi di ogni slancio vitale, vivono la frustrazione per non essere in grado di spronare nel modo giusto un figlio che non si alzerebbe mai dal divano, interessato solo ai videogiochi o a trascorrere ore inconcludenti sui social network..
Ma la spinta che può condurre il giovane ad una sua “rinascita” più matura e consapevole, avverrà solo quando il ragazzo sentirà in prima persona la noia di una vita vuota. Fino a quando non sarà disposto ad agire in prima persona, ad impegnarsi e a far fatica per superare gli ostacoli, il salto nel mondo degli adulti con la coscienza delle responsabilità che questo comporta, non potrà mai avvenire.
Riuscire a capire cosa passa per la testa degli adolescenti è difficile. Ancor più arduo è fare in modo che i ragazzi riescano a manifestare le proprie insicurezze, le paure o le difficoltà che li tengono bloccati in una situazione di limbo perenne.
L’adolescenza arriva all’improvviso, prevede diverse tappe e può essere più o meno lunga. I ragazzi si trovano da un momento all’altro a non sapere più chi sono veramente. Sono fragili psicologicamente, spesso confusi.
Hanno bisogno di una guida forte e autorevole che non si spaventi di fronte alle loro crisi.
Hanno bisogno di essere ascoltati e compresi, sostenuti nelle loro scelte (anche se non necessariamente condivise).
Hanno bisogno di imparare ad essere pazienti e a capire che le cose si ottengono con la fatica e l’impegno costante.
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