Ciao a tutti. Ho un serio problema nel rapporto con mia mamma, litighiamo ogni giorno per cose talvolta insignificanti, come per esempio una semplice domanda a cui però, lei risponde già in modo alterato. Devo aggiungere che, a suo dire, non è un tipo paziente. Di conseguenza essendo che sono nel periodo di adolescenza io senza farlo apposta le rispondo male. Perché mi sento continuamente attaccata e di conseguenza si arrabbia ancora di più quando sente come le rispondo. (Sono una ragazza tanto educata, sta di fatto che non dico parolacce, ma semplicemente è il tono). Quindi vorrei un suggerimento da parte vostra su come gestire questo rapporto in modo tranquillo perché è una cosa a cui tengo molto e che mi rende triste. Spero che mi rispondiate e quindi attendo con ansia.
3 risposte degli esperti per questa domanda
Salve Noemi, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno Noemi
Lo scontro con i genitori nella fase adolescenziale è una realtà abbastanza naturale e necessaria.
Hai provato a parlare con tua mamma delle cose che hai scritto? Potrebbe essere un momento di confronto importante.
Se te la senti e quando te la senti potresti esporle queste tue perplessità con calma e tranquillità, pronta ad ascoltare anche il suo punto di vista così magari da intraprendere un nuovo percorso comunicativo insieme.
Rimango a tua disposizione se volessi un ulteriore confronto o un sostegno psicologico relativo a questa problematica comunicativa relazionale.
Dott.ssa Tricarico Valentina
Cara Noemi,
certo che ti rispondo e innanzitutto grazie per la fiducia.
Sai, non è facile essere figli e il passaggio dell'adolescenza porta con se tante emozioni che spesso sono difficili da gestire. Dall'altro lato è difficile anche essere genitori perchè nessuno ce l'ha insegnato e spesso anche se mossi da un bene immenso si rischia di andare allo scontro con i figli: stanchezza, preoccupazioni al lavoro ecc. possono diminuire la capacità di essere pazienti e comprensivi. In questo modo sui può creare un muro fatto di conflitti e incomprensioni.
Questo te lo scrivo per tranquillizzarti, perchè di solito queste domande me le pongono i genitori e non i figli, dalle tue parole traspare un grande senso di responsabilità e maturità perchè oggi scrivendo questo sei riuscita a comprenderti mettendoti in discussione.
Sicuramente ti consiglio di mantenere il dialogo con tua mamma e se non ci riesci puoi contattarmi, potremmo anche pensare ad una chiacchierata insieme a lei, se ti va.
Rimango a tua disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.
Dott.ssa Giulia Marzolo
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