Amore nella preadolescenza

Anna

Buongiorno, sono la mamma di un ragazzino di 12 anni. Mio figlio è un ragazzo tranquillo, bravo a scuola, ben educato, ben apprezzato da amici e professori e direi con un approccio positivo alla vita. Non mi ha mai dato grossi problemi ed anche in questa età di cambiamenti è piuttosto sereno ed equilibrato. Leggendo di nascosto alcune chat sul suo telefono ho scoperto che si scrive con molte ragazzine coetanee, con due delle quali si dichiara fidanzato. Con almeno altre due invece non si ritiene fidanzato ma si scrive come amico speciale dichiarando che comunque le considera belle. Premetto che questi fidanzamenti sono solo virtuali perché mio figlio non esce mai di casa se non controllato da noi genitori e so per certo che non è mai uscito con queste ragazzine. La cosa che mi ha turbato è la disinvoltura con cui mio figlio si "fidanza" con più ragazze contemporaneamente, omettendo ovviamente a entrambe l'esistenza dell'altra, dicendo a ognuna che è la più bella, insomma prendendole in giro e facendole a volte anche soffrire senza il minimo senso di colpa, visto che lui appare sempre tranquillo. Io penso che sotto questo punto di vista sia molto immaturo e che viva l'amore ancora in modo infantile, ma la mia paura è che possa avere questi comportamenti anche da più grande. Ero convinta di aver insegnato a mio figlio a rispettare le donne e credo che anche l'esempio mio e di mio marito sia andato in questa direzione. Mi devo preoccupare o alla sua età è accettabile questo comportamento? Come posso affrontare l'argomento senza dirgli che ho letto di nascosto i suoi messaggi? Grazie

5 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Anna,

come prima cosa complimenti per volergli parlare e per stargli vicino in questo momento di crescita e cambiamento.

Ha perfettamente ragione a non dirgli che ha visto i suoi sms per non farlo sentire "spiato" e/o "senza privacy".

Si potrebbe però iniziare a parlare insieme di sessualità, di amicizie o raccontando un evento dove una collega le ha chiesto consiglio per suo figlio, ecc.

La cosa importante è farlo senza giudicare, senza sgridare o senza stare su giusto e sbagliato. All'inizio si potrebbe proprio vedere come un confronto tra di voi, un momento dove mettersi lei in gioco a rispondere per eventuali dubbi di vita, ecc.

Le linko un articolo, magari utile: https://www.psicoterapiacioccatorino.it/sessualita-e-sviluppo-bambini-adolescenti-e-adulti/

Eventualmente potrebbe anche valutare una consulenza psicologica per lasciare uno spazio a suo figlio dove comunicare, esprimere eventuali dubbi, essere supportato lui primo ma anche lei come mamma in questo momento di cambiamento.

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive e/o eventuale consulenza online

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Gentile Anna,

Può essere utile che indaghi queste sue "paure", prima con un perscorso di psicoterapia individuale. Inoltre non è chiaro se suo figlio oltre a lei come mamma ha anche un papà, ed in questo senso sarebbe interessante che vi confrontiate assieme su queste "paure". Assieme al terapeuta potete poi capire dove meglio va direzionato l'eventuale intervento, fornendovi quindi i migliori strumenti per questo particolare periodo che state vivendo. Tenga presente che è naturale vedere le relazioni in questo periodo come un gioco, e che a volte siamo noi adulti memori dei nostri vissuti a riportarli in modo erroneo sui nostri figli.

Abbia cura di lei.

Dott. Fabio Bacci Bonotti

Dott. Fabio Bacci Bonotti

Massa-Carrara

Il Dott. Fabio Bacci Bonotti offre supporto psicologico anche online

Gentile Signora

suo figlio sta vivendo naturalmente la sua adolescenza poiché iniziano le prime infatuazioni che non si possono chiamare amore.

Non mi racconta niente di nuovo anche la mia generazione ha avuto gli stessi comportamenti, anzi qualcosa sulla sessualità avevamo già intrapreso, cosa più che naturale e guai se è assente la masturbazione.

Gli lasci vivere le sue infatuazioni e simpatie vedrà che si comporterà come un ragazzo bravo e il rispetto delle donne si trasmette anche con infatuarsi di una o più coetanee.

Quindi consiglio a lei un consulto con uno psicoterapeuta sessuologo clinico che saprà darle le giuste dritte educative.

Auguri

Ciao Anna,

dalle tue parole non mi sembra emerga un disagio o una difficoltà di tuo figlia in questa situazione, quella che sembra emergere è più una tua difficoltà e un tuo disagio. Di conseguenza mi viene da porti  altre domande a cui , se vuoi, puoi provare a darti risposta: come stai tu in relazione a tutto ciò? Quanto c'è di tuo, della tua storia personale e familiare e del tuo ideale di rapporto di coppia  in tutto ciò?

Un caro saluto

Rimango a disposizione per qualsiasid omanda o richiesta.

Dott. Pierluigi Salvi

Dott. Pierluigi Salvi

Firenze

Il Dott. Pierluigi Salvi offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Anna,

l’età di suo figlio implica la sperimentazione e la curiosità e in questo senso il suo comportamento non deve preoccuparla. In fase preadolescenziale, e per tutti gli anni successivi, diventa prioritario il bisogno di capire chi si è e cosa si vuole e questo comporta anche la graduale differenziazione dai genitori. Quindi anche gli insegnamenti che suo figlio ha sempre ricevuto da lei e suo marito, sia nei fatti che con le parole, possono apparirvi in dei momenti vani. Ciò non significa che dobbiate smettere di trasmettergli i vostri valori, anzi ora più che mai è necessario, ma semplicemente è “normale” che in alcune situazioni, egli abbia bisogno di provare a far diversamente. A dodici anni può essere complesso mettere insieme gli stimoli che arrivano dalla famiglia e quelli esterni, non sempre positivi. Dunque la sua attenzione è importante, così come lo è il rispetto delle emozioni di suo figlio. Condivido il suo scrupolo nel dirgli che ha letto i suoi messaggi e penso di conseguenza che la modalità più utile di affrontare l’argomento possa essere quella di partire dalla propria esperienza. Probabilmente quando lei aveva l’età di suo figlio non aveva il cellulare, ma sicuramente le emozioni, i sentimenti e i vissuti erano molto simili.

Spero di averla aiutata!

Cari saluti, Chiara