Come posso ritenermi bella?

Mariagiovanna

È ormai da un pò di tempo che mi guardo allo specchio e non mi vedo più bella, mi vedo bassa, in carne, con le occhiaie e piena di brufoli. Ogni volta che esco con i miei amici tutto quello che penso è: mi trovano anche loro brutta? Certe volte mi sento proprio stupida ed ignorata come se non fossi bella abbastanza per essere trattata bene o semplicemente per una relazione. So che la bellezza non è la cosa importante di una persona eppure non riesco a non pensare che le persone non mi vedranno mai bella e nessuno si innamorerà di me e le mie amiche non mi vorranno mai bene abbastanza perché non sono bella come loro. Mi sento sempre seconda a tutti, non avanzo in nessuna categoria, tanti ragazzi ci hanno provato con me eppure nessuno di loro mi piaceva, so che non posso ritenermi effettivamente brutta perché le persone mi hanno fatto notare spesso il contrario, eppure io mi sento cosi, sempre inferiore, sempre brutta e sempre stupida, penso che nessuno mi potrà mai amare per via di ciò. Questo è tutto, grazie mille per avermi ascoltato

6 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Mariagiovanna,

l'adolescenza è un periodo complesso e di formazione. Si è impegnati a scoprire chi siamo, sia da soli che in relazione agli altri. Forse soprattutto in relazione agli altri. Ci sono confronti e paragoni, da cui potremmo uscirne sconfitti. La nostra autostima può essere segnata dalle mode del momento o da errate convinzioni che alcune qualità personali siano migliori di altre. Se ti scrivessi che da adulti sarà diverso, direi una menzogna.

Ciò che ti posso dire è quello di allenare il tuo sguardo a guardarti per come sei e imparare a voler bene a ciò che vedi. Da come guardiamo noi stessi, dipende anche come guardiamo gli altri.

Da dove viene questo sguardo giudicante e annichilente con cui ti guardi? Chi ti guarda così?

Prendi parte attiva in questo sguardo.

Se hai problemi di acne, rivolgiti ad un dermatologo. Se pensi di non essere in forma, cerca di capire se è il caso di fare attività fisica, migliorare l'alimentazione oppure può essere un problema ormonale dovuto al ciclo o alla tiroide. In questo caso, il medico di base può prescriverti delle visite più approfondite.

Come vedi, potrebbero esserci mille ragioni diverse per ciò che non ti piace di te e nessuna di queste riguarda il tuo essere persona degna di amore e affetto.

Ti mando un abbraccio virtuale!

dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Torino

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Ciao Mariagiovanna, 

quello che stai vivendo è qualcosa che molte persone attraversano, anche se spesso non lo confessano. Sentirsi “brutti” o “non abbastanza” è una sensazione che nasce da insicurezze profonde e da aspettative che spesso ci imponiamo da soli o che percepiamo dalla società, dagli amici o dai social media. È importante sapere che queste sensazioni, per quanto dolorose, non definiscono chi sei o il tuo valore come persona.
Ti lascio alcune riflessioni per te:

1.La bellezza è soggettiva e multiforme

La bellezza non ha un’unica definizione. Ciò che conta è come tu percepisci te stessa, e lavorare su come ti vedi è fondamentale. Se ti concentri solo sugli aspetti che non ti piacciono, questi sembreranno sempre più grandi, ma ciò non significa che siano reali o evidenti agli altri.

2.Le emozioni che provi sono valide

Sentirsi insicuri non è “sbagliato” o “stupido”. È un’emozione umana che tutti sperimentiamo. Il fatto che tu stia riflettendo su questo è già un primo passo verso una maggiore consapevolezza di te stessa.

3.Il confronto è il vero nemico

Paragonarti agli altri è una trappola che può farci sentire inferiori. Ogni persona ha le proprie insicurezze, anche quelle che ti sembrano perfette. Non conosci davvero cosa provano o quali lotte affrontano interiormente.

4.Il valore non dipende dall’apparenza

Il tuo valore come persona non è legato a come appari, ma a chi sei: i tuoi pensieri, le tue passioni, le tue azioni. Le relazioni autentiche, con amici o partner, si costruiscono su una connessione profonda e non sull’aspetto fisico.

5.Non ignorare i segnali positivi

Hai detto che molte persone ti hanno fatto notare che sei bella, ma che fai fatica a crederci. Questo può essere un segnale che la tua autostima ha bisogno di essere coltivata. Prova a fidarti di ciò che gli altri ti dicono di positivo: spesso siamo noi stessi i nostri giudici più severi.
Infine, vorrei ricordarti una cosa importante: il fatto che in questo momento ti senta in un certo modo non significa che sarà sempre così. Le insicurezze possono diminuire con il tempo, soprattutto se impari a conoscere e apprezzare te stessa per chi sei davvero. Non sei sola, e ciò che stai vivendo non ti definisce.

Un caro saluto

Dott.ssa Oriana Adamo

Dott.ssa Oriana Adamo

Dott.ssa Oriana Adamo

Roma

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Cara Mariagiovanna

Quanta severità verso te stessa. Stai facendo del male a Mariagiovanna e la stai in qualche modo punendo per qualcosa... se lo merita davvero?? O magari dietro c'è una paura che non riusciamo ad affrontare? Posso consigliarti un percorso per aumentare la tua autostima e cominciare ad essere un pochino meno dura con te stessa, un passo alla volta. Quando ti sentirai pronta contattami!

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buongiorno Mariagiovanna,

La questione decisiva riguarda la tua autostima, il modo in cui stai cercando di darti valore. Al momento stai cercando di darti valore attraverso l’apprezzamento degli altri, in particolare attraverso l’aspetto esteriore. Questa è una delle modalità più frequenti per cercare di darsi valore perché è la più facile e immediata, rispetto all’impegno di conoscersi in profondità, che è l’impegno di scoprire la propria identità profonda e del farla vivere, esprimendo così il proprio potenziale umano.

Il punto non consiste tanto nel ritenersi belli o brutti, ma nel rendersi conto che si sta facendo ruotare tutto il senso di sé sul corpo e sull’altro che lo guarda invece che sulla costruzione di qualcosa di proprio, a partire dalla propria progettualità. La tendenza generale, non solo in età adolescenziale, è quella di investire tutto sull’immagine, cercando conferme di valore nel riuscire ad attrarre l’altro, ottenendone attenzioni e apprezzamento. Il piacere all’altro, la conquista dell’altro, la propria capacità seduttiva, diventa in molti casi la base della propria autostima. Un’autostima molto fragile perché completamente dipendente dall’ esterno, dal sentirsi adeguati a dei canoni comuni e dalla necessità continua di conferme esterne. Un’autostima che non regge neppure interiormente perché l’interiorità non è disposta a sostenere un valore tutto costruito sull’apparire, senza sostanziali meriti (che merito c’è nell’essere alti?) invece che sullo sviluppo della propria personalità. Per questo anche interiormente possono verificarsi segnali di vuoto, di sfiducia, e questo perché ci si sta appiattendo troppo sul piano dell’esteriorità, ci si sta svuotando, si sta perdendo il contatto con il proprio mondo interiore.

Quando ti parlo del mondo interiore non faccio una generica affermazione sull’essere "belli dentro" ma mi riferisco proprio ad una dimensione del proprio essere, una dimensione viva, capace di alimentare pensiero, creatività, profondità, consapevolezza, dandoci il senso di essere vivi, consistenti, ricchi. Il rapporto con il mondo interiore è l’appassionarsi a qualcosa di proprio, alla propria soggettività, alla propria forma, che è bella proprio perché è la tua individualità, è unica, sei tu...come è unico il tuo talento, che vuole sbocciare, vivere. In molti casi non si punta a sviluppare questa parte di se stessi, in gran parte misconosciuta, ma si rimane sulla superficie del proprio essere. Se il rapporto con la propria dimensione interiore non viene coltivato, alimentato, ci si sente insoddisfatti e si cerca di ovviare a questa mancanza attraverso la ricerca di conferme esterne, utilizzando spesso l’aspetto esteriore. Potrai scoprire di cosa è fatto il tuo essere nella sua totalità, le sue capacità e il suo potenziale, se andrai al di là della superficie, come mi auguro che tu faccia appassionandoti a te e al tuo progetto di vita...

Ciao MariaGiovanna,

Ti ringrazio per aver condiviso il tuo disagio perché posso immaginare quanto è stato difficile scrivere e condividere ciò che provi. Ti suggerisco di provare ad iniziare un percorso di crescita personale all'interno del quale potrai sia affrontare il tuo disagio in merito alle tue paure sia poter imparare ad accettarti ed amarti così come sei. Ognuno di noi ha una propria unicità ed una propria bellezza dove in primis la bellezza è un criterio soggettivo e tu stessa hai detto che ti hanno fatto notare ciò che credi su te stessa.  Un percorso di crescita personale può aiutarti ad acquisire maggiori consapevolezze in merito alle tue potenzialità e aspetti di te, ti può aiutare a superare le tue paure e farti sentire più sicura della tua persona. Ricomincia da te e concediti la possibilità di scoprire che non sei assolutamente come credi ma bensì qualcosa di unico.

Per qualsisi cosa resto a disposizione,

Un caro saluto

Dott.ssa Ilardi Chiara 

Dott.ssa Chiara Ilardi

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Roma

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