Buongiorno, mia figlia Ha 10 anni. È stata cresciuta da me mio marito. Il pomeriggio dopo la scuola sta sempre con me e cerchiamo di fare diverse attività. Lei è legata a me tantissimo mi cerca sempre e ci tiene molto a quello che le dice il mio giudizio....ha sempre paura di deludermi....ma io la rassicuro sempre. Ultimamente sta diventando un rapporto conflittuale ....lei si arrabbia molto con me per piccole cose.,..mi dice che si sente giù di morale ma non sa perché e qualsiasi cosa io possa fare è sbagliata per lei .....si arrabbia con estrema facilità....sembra voglia mettermi alla prova.....non la riconosco più perché è sempre stata dolcissima e gentile,....il problema che poi si sente in colpa di avermi trattato male ... mi potete aiutare? Grazie
La ringrazio per aver condiviso la sua situazione e le sue preoccupazioni. Da ciò che mi racconta, sua figlia sta attraversando un momento di cambiamento che può essere del tutto naturale per la sua età, ma che può risultare difficile da gestire sia per lei che per voi genitori.
Intorno ai 10 anni, i bambini iniziano a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del proprio rapporto con gli altri, in particolare con i genitori. Questo può portare a conflitti emotivi: da un lato il bisogno di sentirsi accolti e compresi, dall’altro la spinta verso una maggiore autonomia. Le sue emozioni, come l’irritabilità, il senso di colpa e la difficoltà a spiegare ciò che prova, potrebbero essere segnali di questa fase di crescita, ma meritano sicuramente attenzione per comprendere se è altro.
Sarebbe utile lavorare su una comprensione più profonda delle sue emozioni e su strategie per migliorare la comunicazione e la gestione dei conflitti.
Buongiorno Romina,
a questa età i ragazzi stanno entrando nella pre-adolescenza, una fase di sviluppo molto complessa e difficile. Stanno inziando a formare la propria identità, sono molto più orientati al gruppo dei pari rispetto ai propri genitori. Ci saranno dei momenti di "allontanamento" dalle figure genitoriali, che non devono essere lette come un rifiuto, ma come normali processi separativi.
Ciò che consiglio è di lasciarla libera di esplorare se stessa e il mondo esterno, cercando di non farla sentire in colpa per questi momenti di separazione che sente la necessità di avere. Il rapporto stretto che lei racconta potrebbe suscitarle molta difficoltà, quindi è essenziale che i suoi genitori la sostengano nelle sue esperienze e nelle nuove emozioni che sicuramente sta provando e a cui non sa ancora che nome dare.
Non la giudichi per essere una minore in piena fase di sviluppo: commetterà errori, ma non saranno questi a stabilire il valore di sua figlia.
Le stia vicina e dimostri di essere un sostegno e non una stretta catena.
Un caro saluto
dott.ssa Alessia Serio
Torino
La Dott.ssa Alessia Serio offre supporto psicologico anche online
Buonasera Romina, la sua bambina sta crescendo, sta entrando nella fase prepuberale che porta con sé sbalzi di umore senza motivi apparenti, senso critico nei suoi confronti, sentimenti di tensione. Prova a spiegarle che la aspettano cambiamenti fisici e cognitivi importanti.
Cerca di indagare se non ci sia qualcosa che non va a scuola o con le amiche o se magari abbia una simpatia particolare per qualcuno.
Tutto questo tramite un dialogo costruttivo e sensibile
Un abbraccio
Fiammetta Marchetti
Ordine Psicologi Liguria n. 2882
La Spezia
La Dott.ssa Fiammetta Marchetti offre supporto psicologico anche online
Cara Romina, disagi relazionali di questo genere possono rappresentare sia fasi fisiologiche come preludio al passaggio preadolescenziale, che sintomi di una difficoltà nel trovare un equilibrio nel rapporto figlia-madre che, come ogni crisi, porta con sé potenzialità positive.
Per comprenderne la natura si tratta di approfondire il significato e i vissuti sottostanti attraverso colloqui di supporto che consentano un'elaborazione della difficoltà in senso trasformativo. Ciò che sua figlia le comunica è un bisogno che forse non è chiaro nemmeno a lei, ma che può essere messo in luce e diventare l'inizio di un vostro nuovo rapporto.
Le consiglio di affidarsi con fiducia ad uno specialista in questa fase importante e delicata della crescita di sua figlia.
A disposizione, le auguro positivi sviluppi
Dott.ssa Gemma Facchinetti
Bergamo
La Dott.ssa Gemma Facchinetti offre supporto psicologico anche online
Gentile Romina
Sono dispiaciuta per ciò che racconta, immagino non sia semplice vivere questa situazione.
Non fornisce tante informazioni per sentirmi più sicura nel darle qualche consiglio, ma mi sento di chiederle se ha preso in considerazione il fatto che sua figlia stia crescendo e diventando un'adolescente.
Uno dei compiti evolutivi che gli adolescenti devono compiere, secondo un'ottica psicoanalitica, infatti è proprio quello di separazione/individuazione dalle figure di riferimento genitoriali per andare verso "gli altri" intesi come coetanei, compagni di scuola, amici.
È parte quindi del processo di crescita dell'adolescente, per formare la sua identità, formare i suoi valori e le sue credenze anche se noi genitori fatichiamo a comprenderlo e qui di accettarlo.
Non smetta di offrire il suo supporto e la sua vicinanza, ma consideri di rispettare dei nuovi tempi che ora sono dentro sua figlia.
Se dovesse aver bisogno di un sostegno in questa fase delicata, non esiti a contattarmi
Padova
La Dott.ssa Paola Schizzarotto offre supporto psicologico anche online
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Questi fenomeni sono sintomi precursori della preadolescenza, il periodo in cui si trova sua figlia e probabilmente si protrarranno ancora a lungo durante la fase successiva dell'adolescenza. Ci vorrà pazienza, tanta pazienza, sostegno e comprensione per questa fase complicata della vita di qualunque ragazzo/a di quell'età.
Se ha bisogno di un supporto, io sono a disposizione anche online.
Dott.sa Elena Bonini