Disagio, agitazione autostima 12 anni

Maria

Buongiorno, sono una mamma di 2 bambini di 12 e 9 anni.. scrivo per il più grande Diego.. inizio con il dire che è sempre stato un bambino vivace ai tempi della scuola materna ogni giorno per 3 anni sono stata fermata dalle maestre, che si lamentavano di continuo perche si alzava non rispettava sempre le regole...sono stati anni difficili in cui lui sentiva il peso di quest etichetta da monello , io non c è la facevo più, morale della favola feci tutte le indagini del caso per capire se il bambino fosse adhd la riposta fu negativa si trattava solo di un bambino molto allegro e vivace. Per il suo bene ma anche per il mio decisi di iscriverlo ad una scuola elementare dove non avrebbe incontrato nessuno dei suoi ex compagni , e difatti è andato tutto bene sono stati anni sereni , piacevoli, e le maestre lo hanno sempre considerato un bambino capace, sensibile dolce, normo vivace ed un bel po insicuro...vorrei anche aggiungere che questo trascorso della scuola materna mi ha resa con lui un po pesante, è un discorso psicologico lo faccio senza volerlo forse x paura o x protezione, ma con lui sono diversa rispetto a come sono con l altro mio bambino....Andiamo avanti lo iscrivo alle scuole medie, con dei bambini che non sono della sua classe ma che lui conosce..Questi sono 5 un gruppo che poi scoprirò ermetico ( escono insieme le famiglie, fanno sport tutti insieme) lui ne soffre fa di tutto x entrare nel gruppo, ma anche se si ride e si scherza non si sente accettato come lui vorrebbe. Cosi noto che a febbraio comincia a stropicciarsi l orecchio in momenti in cui si sente ansioso, mentre studia , e mentre sta con i compagni (i lavori di classe li fa sempre solo perche questi lavorano sempre tra loro )qualcuno gli fa anche notare la questione dell orecchio...fortunatamente l anno finisce e lui piano piano si rilassa.....inizia la seconda media quest anno e noto che Diego è superficiale, annoiato, poco incline allo studio (quando invece ha sempre studiato e premetto sempre in mia presenza in quanto molto insicuro) e dopo un po mi chiamano dalla scuola x dirmi queste cose che ho notato anche io, per la prima volta nella vita si è preso una nota (un po eccessivo come provvedimento ) e la prof di italiano mi dice che lo vede sempre agitato, come se fosse a disagio , con quest orecchio sempre in mano e sempre irrequieto come se nn trovasse pace...ed ha autostima sotto i piedi ..lo ha spostato vicino alla cattedra dove lui pare x ora stare più rilassato , anche se nn vorrebbe starci , e questa è la situazione....cosa devo fare, di cosa si potrebbe trattare, vorrei fosse sereno e tranquillo invece di farsi perennemente giudicare....datemi un consiglio per favore .. Grazie Maria

2 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno signora Maria. La fase dello sviluppo prevede dei cambiamenti psicologici, comportamentali e cognitivi che vanno di pari passo con l' avanzare dell' età. Sarebbe opportuno rifare delle valutazioni per aver maggior certezza di quanto non riscontrato in tenera etá.  Una valutazione cognitiva potrebbe chiarire meglio se tali problematiche siano da ricondurre prettamente a fattori biologici o ad una difficoltà puramente relazionale/comportamentale nel gestire il piano emotivo. Questo farebbe la differenza tra  una presa in carico iniziale  da parte di uno neuropsicologo e/o dallo psicoterapeuta

Dott. Roberto De Falco

Dott. Roberto De Falco

Brindisi

Il Dott. Roberto De Falco offre supporto psicologico anche online

Gentile Maria

prima di tutto mi sento di dirle che se la scuola ha pensato che una nota disciplinare fosse necessaria, non si dovrebbe preoccupare troppo della situazione e definirla una scelta adeguata o meno. L'organo scolastico ha questo ruolo e vive con le sue regole. Il nostro istinto materno, a volte iperprotettivo, rischia di mettere i nostri figli sotto una campana di vetro, togliendo loro la possibilità di vivere i piccoli fallimenti della vita (un brutto voto, una nota disciplinare, i compagni poco socievoli). Dovremmo imparare, in qualità di genitori, a lasciare andare alle esperienze (a meno che queste non siano al limite della sicurezza dei nostri figli) perchè è solo attraverso le esperienze che loro imparano, crescono e di conseguenza si fortificano.

Il fatto che in seconda media non abbia più la propensione allo studio che aveva precedentemente è fatto assai scontato poichè i cambiamenti in questo periodo sono davvero tanti. La manipolazione ossessiva dell'orecchio è una valvola di sfogo che lui ha trovato per gestire l'ansia che prova in determinate situazioni.

Lo aiuti a diventare forte, senza che sia lei mamma a fare tutto quanto sia necessario per proteggerlo. Lo consoli quando non è felice, ma lo rimetta in piedi per far fronte al giorno nuovo. Lo ascolti, non lo sottovaluti, ma non dia per scontato che suo figlio è vittima e gli altri sono carnefici.

Questo sarà una grandissima dimostrazione di vero amore per suo figlio

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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