Buongiorno, mi trovo in situazione complessa di relazione con mia figlia Emma che ha una discordanza cardiaca congenita. La ex moglie (mi sono separato da 15 anni) dopo un ultimo compagno che l'ha destabilizzata (precedentemente compagno di mia sorella), ha deciso di appoggiare mia figlia nel non vedermi. Sto cercando di riavvicinarla con messaggi, qualche chiamata, che ora dopo mesi di silenzio, e poche risposte, mi sta concedendo. Sono il genitore superfluo o cosi si tenta di farmi sembrare. C'e' qualcosa che si puo' fare in questi casi? Ho tentato la mediazione con psicologi che si sono dimostrati di parte (ex moglie fa parte di una famiglia benestante) non concedendomi mai sessioni comuni per capire le problematiche che Emma lamentava. La sensazione e' che abbiano costruito un immagine di me "negativa" e quasi pericolosa e mentre Emma negli anni mi frequentava normalmente oggi e' praticamente da 1 anno priva di suo padre. Il garante per l'infanzia che conosco mi ha detto che gli psicologi in questione sono da denuncia OPL e che occorre qualcuno sensibile che mi dia indicazioni. Non conosco nessuno con caso analogo, ma e' evidente che la madre ha un potere ampio su Emma.
Gentile Massimo comprendo tutto il suo dolore e non deve essere assolutamente facile sentire il distacco da parte della propria figlia.
Nella mia professione mi occupo anche di CTP ossia consulenze tecnico di parte. Tanti sono stati gli uomini padri che ho appoggiato e in tutta sincerità, finora sono riuscita sempre ad evidenziare l'importanza della figura paterna. Lei può fare un ciclo breve di colloqui più la somministrazione di test appropriati e poi farsi rilasciare la relazione dallo psicologo e psicodiagnosta.
La relazione sarà una prova scritta che resta agli atti. Un altro punto fondamentale è qualora ci fossero documenti rilasciati dagli avvocati (dal suo e da quello della sua ex moglie) leggerne i contenuti.
Ovviamente mi rendo disponibile per tutto questo poichè lavoro anche in modalità online e a metà gennaio sarò a Milano proprio per una CTP della quale mi sto occupando.
Riguardo a sua figlia, occorre tempo per ricucire antiche ferite che si rifanno all'età delicata dell'infanzia. Rispetti i suoi tempi ma cerchi di trasmetterle amore. Al momento non credo possa fare di più. Purtroppo quanto leggo è il solito disco. Quasi tutte le donne si comportano in questo modo rivendicando le proprie angosce interiori di matrimoni o convivenze fallite, dipingendo il padre dei propri figli come un mostro, facendo, indirettamente male ai propri figli.
Un abbraccio e mi contatti ne parleremo meglio tramite una videocall online.
Dott.ssa Aurelia Gagliano.
Foggia
La Dott.ssa Aurelia Gagliano offre supporto psicologico anche online