Esclusione a scuola

Valeria

Salve ho una ragazzina di 12 anni che frequenta la prima media Premetto che è sempre stata molto timida e un po' ansiosa Ha un PDP ma dal punto di vista scolastico va bene Solo che a scuola si sente esclusa. Se ne lamenta giornalmente e ha frequenti mal di pancia non dovuti a cause fisiche. Fa sport e lì si trova bene anche con le compagne ma a scuola non riesce a inserirsi. Ha avuto difficoltà di socializzazione dalla materna. Ora la situazione è praticamente insostenibile con lei che mi chiede ogni giorno consigli pratici su cosa dire per essere accettata nei vari gruppetti di femmine ecc... Ho parlato con la coordinatrice ma lei non aveva visto nulla perché mia figlia è sempre brava e silenziosa..mi ha detto che ci faranno più caso ma solo quello. Cosa posso fare? portarla da qualcuno sicuramente ma al momento abbiamo grosse spese e dobbiamo rimandare. Altri suggerimenti?

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Valeria, esiste lo sportello d'ascolto a scuola? Magari si può chiedere un consulto gratuito spiegando meglio la situazione. Inoltre sarebbe auspicabile una buona relazione tra i vari genitori, magari anche aumentando le possibilità di incontro con gli altri ragazzi anche fuori da scuola. Resto a disposizione 

Dott.ssa Giulia Vandini

Forlì,  via Curte 1

Valeria, 

Capisco bene quanto possa essere difficile questa situazione, sia per te che per tua figlia. È importante che lei senta che i suoi sentimenti sono legittimi. Riconosci il suo dolore e l’ansia che prova, facendole capire che è normale sentirsi così in certe situazioni. A casa, potresti fare dei piccoli giochi di ruolo in cui lei esercita come presentarsi, come iniziare una conversazione o come rispondere quando si sente esclusa. Questo può aiutarla a sentirsi più preparata e a scoprire risposte che possano darle fiducia in sé. Chiedile cosa le piacerebbe dire o fare in determinate situazioni e provate insieme diverse opzioni. Questo esercizio pratico può renderla più sicura nelle interazioni reali. Collaborazione con gli insegnanti: Anche se per ora non hanno notato particolari difficoltà, una comunicazione aperta può aiutare a far emergere piccole situazioni che magari passano inosservate, soprattutto perché tua figlia è più riservata. È importante che tu continui a offrire un ambiente di sostegno, ascolto e amore. Anche se la situazione sembra insostenibile adesso, con piccoli accorgimenti e una rete di supporto, tua figlia potrà gradualmente sviluppare le competenze sociali e la fiducia in sé. Non esitare a cercare risorse gratuite o di comunità mentre organizzi un eventuale supporto professionale più approfondito. Ricorda: non sei sola in questo percorso. Se hai bisogno di ulteriori suggerimenti o semplicemente di un confronto, sono qui per aiutarti.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Buonasera,

ha fatto sicuramente bene a parlarne con la scuola in modo da avere un confronto e creare un'alleanza sempre per il bene di sua figlia. E' probabile che la ragazzina esprima il suo disagio anche a livello fisico ed è importante il fatto che si senta di poterne parlarne con sua mamma, sicuramente è un bene farsi raccontare e comunicare molto tra di voi, affinché lei senta il sostegno da parte sua. Intanto, posso consigliarle di provare a valutare i servizi pubblici presenti nel territorio (sportello scolastico, neuropsichiatria infantile e consultorio giovani), io resto a disposizione!

Dott.ssa Giorgia Armeli

Dott.ssa Giorgia Armeli

Dott.ssa Giorgia Armeli

Forlì-Cesena

La Dott.ssa Giorgia Armeli offre supporto psicologico anche online

Buonasera, già parlarne con la coordinatrice attivando una rete di supporto è sicuramente utile.

Non conosco bene la situazione quindi provo per tentativi: se ha voglia e se la sente sua figlia potrebbe invitare a casa una ragazza di classe che le piacerebbe conoscere meglio così da avere momenti più intimi. Questo le potrebbe permettere di esprimersi meglio e di evitare grossi gruppi come la classe che la intimoriscono.

Anche a scuola con la compagna di banco può scambiare due parole o può portare delle caramelle da condividere. 

Se le piace uno sport o attività artistiche si potrebbe incoraggiare a farle così da creare anche un gruppo di amici esterno a scuola.

A scuola spesso ci sono anche percorsi con la psicologa che mette a disposizione la scuola stessa.

Per il resto rimango a disposizione e se avesse bisogno di colloqui online cerco sempre di fare prezzi calmierati.

Cordialmente,

Dott.ssa Casumaro Giada 

Dott.ssa Giada Casumaro

Dott.ssa Giada Casumaro

Modena

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