Gentile mamma,
sicuramente le motivazioni possono essere molto:
- Eta', magari sta iniziando a mettersi in gioco come ragazza e non più come bambina e sapendo che voi ci siete tende a chiedere meno,
- Qualcosa potrebbe preoccuparla?
- Ci sono altri adulti, es. nonni o cugini o zii con cui si confida?
Com'è il suo rapporto con le amiche? e voi?
Si potrebbe cercare durante la cena di iniziare voi genitori a raccontare la vostra giornata, se capitano discussioni con alcuni colleghi, o parlando di vostri interessi e vedere se la situazione cambia.
Provare a parlarne con lei? Cosa vi dice? Quali spiegazioni dà per la sua chiusura? Da quando lo è diventata, o lo è sempre stata?
Se la preoccupazione persiste si potrebbe anche valutare un percorso di psicoterapia famigliare dove tutti insieme, con un esperto neutro e che non giudica, prova a farvi riflettere su questa modalità comunicativa familiare.
Un'altra opzione potrebbe essere anche una psicoterapia individuale o solo per lei mamma o solo per sua figlia o per entrambe dove essere ascoltate e supportate.
Genitori non si nasce, vero, ma già il fatto che per una sua preoccupazione lei si stia interrogando e stia cercando informazioni o strumenti da più prospettive è già un gran passo e un modo che pian piano, con molta pazienza, le farà ritrovare la chiave del suo mazzo per aprire la porticina di questa "caverna" in cui sembra trovarsi in questo momento.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste per poterle dare maggio rimandi.
Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia e online