Ho 19 anni. Non ce la faccio più. I miei genitori mi odiano, oggi mi hanno detto che non valgo niente, non servo a niente, che da quando sono nata ho solo portato problemi. Mi hanno sputato in faccia, detto che non si fideranno più di me; e tutto questo per aver messo un vestito corto di nascosto e quindi avergli mentito. Nella loro cultura (io non sono credente) non e' ammesso farlo. Non farei mai piangere i miei figli io.
Non ce la farò a vivere con loro, non mi perdoneranno, perché l'hanno già fatto una volta, non mi faranno uscire, solo andare a scuola.
Ho sopportato fin troppo, voglio scappare, ma 1) non ho soldi 2) devo fare l'ultimo anno di superiori.
vi prego ho bisogno d'aiuto
Buongiorno Jasmine. La svalutazione è un’arma molto potente, che però può essere contrastata con un percorso volto al potenziamento di autoconsapevolezza e assertività. Gestire poi uno “scontro” tra culture potrebbe risultare complicato per chi ne è direttamente immerso come lei, soprattutto considerando i sentimenti che prova e che non le permettono, fisiologicamente, di essere lucida abbastanza. Il dialogo è sempre la scelta migliore, tentare di spiegare le sue ragioni e di ascoltare le loro e trovare un nuovo punto di incontro.
Se lo ritiene necessario, le consiglio comunque di rivolgersi ad un consultorio, che eroga servizi di sostegno all’individuo gratuiti per un certo periodo di tempo, oppure ad un esperto, che invece è in grado di garantire un servizio più duraturo nel tempo; in questo modo potrebbe iniziare a co-costruire insieme a lui una strada per riaprire i canali comunicativi con i suoi genitori e valutare cosa sia meglio fare per lei.
Mi rendo disponibile per un consulto in qualità di esperto, anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Cara Jasmine,
mi dispiace molto per la condizione che stai vivendo.
Nessuna ragazzina, nessun essere umano, a dire il vero, dovrebbe essere svalutato e disprezzato dai propri genitori. A volte gli adulti che dovrebbero proteggerti e incoraggiarti, purtroppo per dei loro limiti personali o culturali, non sono in grado di accompagnarti nel percorso di crescita. Credo che la strada percorribile per te sia quella di puntare molto su te stessa, finendo il percorso di studi e cercando prima possibile una tua autonomia, senza entrare troppo in contrasto con la tua famiglia. Contemporaneamente, però, cerca l'aiuto di esperti. Nel tuo comune ci sarà senz'altro un consultorio con una psicologa e un assistente sociale in grado di darti una mano. Anche a scuola puoi farti indicare a chi rivolgerti, specie se avete uno sportello di ascolto psicologico.
Molti auguri per il tuo percorso