Hikikomori

Gentile Cristina,

prima di dare una classificazione al disagio di suo figlio forse è il caso di fare prima una valutazione psicologica, dopo la quale sarà il professionista a consigliarla al meglio. La definizione "Hikikomori" è semplicemente una categoria all'interno della quale è possibile trovare quadri psicologici e psicopatologici anche molto diversi tra loro, quindi sarebbe più utile per suo figlio contattare uno psicologo specializzato in psicoterpia: il trattamento elettivo in questi casi.

Cordiali saluti.

Gent.le signora,

giustamente lei si preoccupa per suo figlio se questi, come lei dice, si isola, tanto da indurla a ritenere che il suo comportamento sia da ricondurre al fenomeno dei "hikikomori". A 15 anni il dialogo figli-genitori è già di per sè complicato e ormai avviato a ad un allontanamento crescente, d'altra parte fisiologico, perchè la crescita di un figlio porta a una "naturale" separazione dai genitori.

Quello che però lei dice di suo figlio lascia intravedere un rischio di chiusura che probabilmente lei ha colto e per cui lei ha ragione di sentirsi preoccupata. Credo che questa sua preoccupazione, che l'ha portata a porre un quesito, sia importante e da non sottovalutare. Sicuramente ci saranno professionisti nella sua zona (penso li possa trovare consultando questo stesso sito) a cui potersi rivolgere. Anche se non dovesse trovare nel curriculum del/della professionista a cui lei sceglierà di rivolgersi, la specializzazione che lei cerca, è importante che lei provi a fare questa ricerca e ad interpellare qualcuno, sollevando il problema così come lei l'ha colto. Si faccia guidare dal suo intuito nella scelta: scegliere un professionista in fondo è qualcosa che passa per vie non sempre razionali, spesso passa più attraverso le "sensazioni" che si avvertono, che non i curricula, per quanto dettagliati.

Auguri e buona ricerca!

Cara Cristina,

l'adolescenza è un periodo della vita imperniato di cambiamenti fisici, psicologici e sociali che spesso manda in confusione non solo i ragazzi, ma anche i genitori. Capisco perfettamente la sua preoccupazione e penso che la ricerca di un aiuto specialistico possa aiutare suo figlio e la vostra famiglia in questo periodo delicato.

Il fenomeno di Hikikomori è più frequente di quanto si pensi, purtroppo sostenuto anche dalle nuove tecnologie e dall'uso dei social media che stanno sempre più sostituendo relazioni e interazioni faccia a faccia, nel mondo "reale". Alla base dell'isolamento che vive suo figlio possono esserci svariate fragilità, come una carenza di autostima, stati depressivi o stati ansiosi che potrebbe essere utilissimo approfondire all'interno di un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta.

Un caro saluto