Sono veramente stanca di questa situazione che va avanti oramai da parecchio. Mia figlia adesso ha 11 anni e fino ad un paio d anni fa la situazione era tranquilla. All'improvviso è cambiata, mi tratta malissimo, già dalla mattina quando la sveglio con calma e sempre di buon umore lei mi urla subito contro, non mi fa entrare in camera sua, la devo pulire quando non c'è. È una ragazzina che vive una situazione di tranquillità ed agiatezza, non è viziata ma non le manca nulla. Mi aggredisce verbalmente. Cerco sempre di prenderla con grande calma, di parlarci, di farla ragionare ma non c'è niente da fare. Anche il padre è esasperato perché non può neanche starnutire perché lei urla dalla camera quando sente questi rumori. L'ho portata qualche volta da una psicologa ma lei si sentiva che aveva problemi allora ho smesso, impaurita dal peggiorare la situazione. Sicuramente, lei è seconda figlia, c'è gelosia verso la sorella di 7 che sta molto con il papà, cosa che faceva lei prima. È una ragazza molto timida ed insicura e spero che sia solo una fase.. grazie dell'attenzione..
Salve Lucia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Evidentemente sua figlia sta attraversando un periodo molto turbolento che manifesta attraverso questi agiti aggressivi ai quali è necessario dare un significato anziché giudicarli per non esacerbare la situazione.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Gentile signora Lucia,
comprendo la difficoltà del momento che state attraversando. A 11 anni per i ragazzini e le ragazzine fanno capolino la metamorfosi corporea e l’adolescenza che è da considerarsi una seconda nascita ma può essere per loro sia un momento di rinascita e di riscatto rispetto all’infanzia che, al contrario, momento di stallo e di crisi.
In linea generale (e con i limiti del consulto a distanza) posso pensare che la ragazzina si stia trovando a fronteggiare ciò che noi psicologi chiamiamo “i compiti di sviluppo”, vale a dire una serie di passaggi psicologici che porteranno ad abbandonare definitivamente il mondo dell’infanzia. Tra questi compiti rientrano la separazione-individuazione dalle figure genitoriali ma anche la mentalizzazione di un nuovo corpo che si appresta a diventare maturo e generativo e del quale vanno integrati tutti gli aspetti. “Separarsi” non corrisponde ad una reale separazione dai genitori; si tratta piuttosto di un meccanismo psicologico che si innesca affinché essi inizino a costruire la propria identità. Ecco perché, in questa fase della vita, assistiamo a rapporti a volte estremamente conflittuali tra genitori e figli con tanto di litigi, urla e porte sbattute. E soprattutto diventa ancora più importante per loro il gruppo dei coetanei, come una sorta di seconda famiglia.
Mi sento di consigliarle di riprendere il percorso di sostegno psicologico in modo che la ragazzina trovi un proprio spazio per comprendere ciò che le sta accadendo e possa serenamente affrontarlo senza che il livello di conflitto si alzi troppo.
Eventualmente, anche voi genitori potreste affidarvi ad un altro terapeuta per un percorso di sostegno alla genitorialità.
A disposizione per eventuali chiarimenti, porgo un caro saluto.
Sabrina Filipuzzi
Pavia
La Dott.ssa Sabrina Filipuzzi offre supporto psicologico anche online
Buon giorno Lucia, io credo che la sua figlia maggiore si senta trattata diversamente dal padre, rispetto alla sorella, e che questo la faccia stare molto male. Secondo me, suo marito dovrebbe parlarle, chiederle come sta e se sente la sua mancanza. Dica a suo marito di trovarsi dei momenti per stare solo con lei, andare a fare una passeggiata, prendere insieme un gelato, qualsiasi piccola cosa fatta insieme sarebbe importante. I figli a 11 anni hanno ancora tanto bisogno dei genitori, ma non sempre, riescono a chiederlo con le parole e dimostrano un disagio tramite i loro comportamenti. Forse suo marito ha più difficoltà a rapportarsi con le figlie quando stanno crescendo, mentre gli viene più facile rapportarsi con la figlia piccola. Ma questa situazione fa stare molto male la figlia più grande. Dica a suo marito di fare il primo passo con la figlia più grande.
Mi dispiace se le scrivo solo ora, ma non avevo visto la sua domanda.
Se questi consigli non dovessero bastare, mi rendo disponibile per una consulenza familiare, con tutta la famiglia, anche on line. Se sua figlia viene mandata da sola dallo psicologo, è normale che possa sentirsi inadeguata, perchè è lei che ha un problema, se, invece, venite tutti insieme da una psicoterapeuta le inviate il messaggio che, tutti insieme, volete aiutarla a stare meglio. Se le fa piacere, provi a parlare con suo marito e poi mi faccia sapere come è andata.
Arrivederci
Chiara Moretti
Venezia
La Dott.ssa Chiara Moretti offre supporto psicologico anche online