Gentile Roberta,
lui quali motivazioni vi dà? Cosa fa in casa? Se non si parla di scuola lui esce?
Sarebbe consigliabile proporgli degli incontri di psicoterapia per osservare da vicino, in un luogo neutro e senza giudizio cosa accade dentro di lui quando sente la parola "scuola", quali emozioni prova, cosa sente che si è spento, cosa gli fa magari paura, quali sono le risorse personali che pensa di aver perso, provare con un'esposione lenta solo quando lui si sentirà tranquillo. Qui non solo si potrà indagare cosa sta accadendo dentro di lui ma anche permettergli un ascolto attivo e un luogo dove trovare insieme a un professionista eventuali strategie e tecniche da mettere in atto nella vita quotidiana.
Ciò che ha vissuto non è facile e posso immaginare lo stato emotivo vostro e di vostro figlio. Fatevi forza tutti insieme perchè sono certa che da come scrive siete dei genitori molto presente e preoccupati anche voi.
Linko degli articoli scritti da me:
-https://www.psicoterapiacioccatorino.it/terapia-individuale-minori-adulti-cognitivo-costruttivista/
-https://www.psicoterapiacioccatorino.it/attacco-di-panico/
-https://www.psicoterapiacioccatorino.it/consulenza-psicoterapia-famigliare/
-https://www.psicoterapiacioccatorino.it/quando-richiedere-una-consulenza-psicologica/
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia e online