Sono molto confusa sul mio stato d’animo

Giulia

Salve, sono una ragazza di soli 18 anni.. A 14 anni ho intrapreso una relazione importante ed estremamente tossica con una persona altamente problematica e che era sotto terapia di psicofarmaci, io dipendevo completamente da questo ragazzo.. a lungo andare (relazione durata all’incirca 4 anni) ho iniziato a cambiare il mio atteggiamento, ero una ragazza molto dolce e tranquilla e poi ho iniziato a cambiare iniziando a diventare sempre più aggressiva ed emotivamente instabile, cambiavo umore ogni cinque minuti, passavo dall’essere felice all’essere completamente triste… io e questo ragazzo ci lasciammo e lui iniziò a minacciarmi di volermi uccidere e mi faceva un sacco di bullismo insultandomi per il fisico, cosa che mi ha portare a mangiare poco e niente per qualche mese fino a che non ci sono tornata insieme di nuovo.. quando poi ci lasciammo di nuovo, e questa volta lo facemmo tranquillamente, mi crollò completamente addosso il mondo ed ho iniziato a stare sempre più male.. non avevo alcuna voglia di parlare e ne di uscire o vedere nessuno, a scuola entravo in classe, ignoravo tutti compresi professori e mi mettevo sempre in fondo e stavo al telefono.. piangevo tanto anche per cose completamente inutili, ogni persona che provava a parlarmi e chiedermi cosa non andava io diventavo molto aggressiva verbalmente, cosa che poi ha portato ad un allontanamento dai miei amici.. ho iniziato a pensare al suicidio, il primo pensiero suicidio l’ho avuto quando avevo 8 anni che avevo pensato dopo una lite con i miei genitori che probabilmente se fossi morta sarebbero stati tutti meglio, ma io a questa cosa essendo cosi piccola non ho mai dato peso.. durante questo periodo di “isolamento” ho tentato il peggio due volte, ma entrambe le volte non sono stata abbastanza coraggiosa di arrivare fino alla fine.. ho perso due anni di scuola, non riuscivo a studiare, avevo perso interesse per qualsiasi cosa e nonostante tutti mi dicessero che avevo bisogno di una mano da un esperto io dicevo sempre di no e che stavo bene, non volevo neanche tornare a stare bene.. diciamo che trovavo molto conforto nel dolore che provavo e anche adesso lo penso.. il problema è che adesso i miei cambi di umore sono peggiorati e molto intensi e faccio fatica a distinguere il mio malessere ed il mio benessere, non capisco quando sto male e quando sto bene, perché se sto male io sto bene dentro, ma se sto bene allora sto male dentro perché sento di non meritarlo e allora faccio accadere qualcosa che mi riporti a stare male.. il suicido lo penso meno spesso, prima lo pensavo ogni giorno, ma ogni volta che mi capita faccio una fatica assurda a trattenermi e non arrivare fino alla fine perché mi rode anche il fatto di non avere “coraggio” e “carattere” per riuscire a farlo.. non so come interpretare tutto ciò

4 risposte degli esperti per questa domanda

Giulia, grazie per aver scritto qui e per aver condiviso la tua storia. So che è difficile mettere tutto nero su bianco, ma il fatto che tu lo stia facendo dimostra che una parte di te vuole trovare delle risposte e stare meglio. Quello che descrivi è un percorso davvero doloroso. Essere coinvolta così giovane in una relazione tossica può avere un impatto molto forte sullo sviluppo emotivo e sul modo in cui percepisci te stessa e il mondo.  Sei stata coinvolta in una relazione in cui la tua autostima è stata calpestata. Essere insultata, minacciata e manipolata può lasciare ferite profonde che continuano a farsi sentire anche dopo la fine della relazione.

Dici che quando stai bene senti di non meritarlo, e quindi fai in modo di stare male di nuovo. Questo potrebbe indicare che hai interiorizzato l’idea che il dolore sia qualcosa di “familiare” e quindi più sicuro rispetto alla felicità.

Questi passaggi veloci da uno stato emotivo all’altro possono essere sintomo di una forte instabilità emotiva. Potrebbe trattarsi di qualcosa legato al trauma che hai vissuto, oppure ad altre condizioni emotive che sarebbe importante esplorare con un professionista.So che hai detto di aver rifiutato aiuto in passato, ma questo è proprio il momento in cui un terapeuta potrebbe aiutarti a capire meglio cosa stai vivendo e come uscirne. Sei consapevole di quello che stai attraversando e anche se sembra tutto confuso, sei riuscita a descrivere molto bene ciò che provi. Questo è un segnale che puoi fare un percorso di guarigione e crescita.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Giulia, la cosa che più mi colpisce nel leggere la sua domanda è il ritmo della sua prosa. Manca quasi il fiato nel leggere del suo dolore, mi chiedo come mai non abbia ancora pensato di potersi appoggiare a qualcuno prima d’ora. Cosa le fa pensare che debba fare tutta questa fatica da sola? che debba avere "coraggio" o "carattere" per forza? C’è una tale urgenza nelle sue parole che mi sa di vitalità, nonostante il dolore e la preoccupazione. La immagino scrivere velocemente per non far scappare nessun pensiero, tenerlo ancora un po’ lì con sé. Non lasciarlo andare via perché ha senso per lei, è importante. E le credo. La sua è un’età particolarmente delicata in cui ancora si sta cercando di capire chi si è e chi si vuole diventare. Lei ha vissuto già così tanto... eppure... 

"Nonostante tutti mi dicessero che avevo bisogno di una mano da un esperto io dicevo sempre di no e che stavo bene, non volevo neanche tornare a stare bene.. diciamo che trovavo molto conforto nel dolore che provavo e anche adesso lo penso". Sarebbe interessante esplorare che significato ha avuto per lei quel dolore e cosa attivava negli altri: chi era senza il suo dolore, all’epoca? ed oggi? 

Io credo che una risposta letta su una pagina web non la possa aiutare veramente ma ho deciso di risponderle perché lei con questa domanda ha timidamente chiesto aiuto. Ha fatto una cosa molto coraggiosa, ha dato voce al suo bisogno di essere accolta e curata. Inizi un percorso terapeutico, Giulia. Ha ancora tanto da scoprire di lei e credo che sia proprio questo ciò che la salvaguarda dal gesto che tanto la affascina e angoscia allo stesso tempo. Sfrutti questa curiosità rispetto al suo malessere, la ascolti. Questa altalena di sentimenti che prova ha un messaggio per lei: "ehi Giulia, sei viva, ascolta un po’...". 

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Mi dispiace molto sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È importante riconoscere che hai vissuto esperienze molto dolorose e che i tuoi sentimenti sono validi. La tua storia mostra una grande forza nel cercare di affrontare queste difficoltà.

È fondamentale cercare supporto professionale per aiutarti a navigare attraverso questi sentimenti complessi e trovare strategie per migliorare il tuo benessere. Parlare con uno psicologo può offrirti uno spazio sicuro per esplorare le tue emozioni e lavorare su un percorso di guarigione. Non sei sola in questo, e chiedere aiuto è un atto di grande coraggio.

Se ti senti sopraffatta, non esitare a contattare un professionista o una linea di supporto per la salute mentale. La tua vita è preziosa e meriti di trovare pace e felicità.