Buonasera sono la mamma di un bimbo che il mese prossimo compirà 4 anni e che si presenta in maniera molto particolare. È stato precoce in tutto, a un anno diceva centinaia di paroline e interagiva con noi. A 22 mesi ho provato l'inserimento al nido che è stato catastrofico perché le insegnanti hanno avuto un approccio un po' troppo brutale e si è chiuso. Così ho deciso di non portarlo più al nido, tanto non ne avevo necessità per lavoro, lo facevo solo per lui. Per diverso tempo piangeva in qualunque contesto dove ci fossero estranei, oppure nei negozi con le commesse, forse le scambiava per maestre...
L'anno scorso al primo anno di scuola dell'infanzia, conclusosi a febbraio col lockdown, le maestre mi hanno evidenziato più volte la sua indifferenza verso le attività che svolgevano, lui stava sempre a gironzolare per la classe, parlottando, cantando o ripetendo episodi dei cartoni animati, a volte dipingeva, oppure con l'aiuto della sua amichetta storica, nostra vicina di pianerottolo, si buttava nella mischia, ma si annoiava presto e ritornava per i fatti suoi. Questo è l'approccio prevalente con gli estranei, tende a ignorarli, a rispondere a malapena se gli chiedono qualcosa, siano grandi o bambini. A volte gli chiedono qualcosa e lui non risponde, allora dobbiamo intimargli di rispondere e lui lo fa, ma di sua spontanea volontà raramente si avvicina a qualcuno. Poi ci sono dei casi in cui accade che qualcuno gli sia simpatico a pelle, allora lo cerca e risponde a quello che quel qualcuno gli chiede. Mi dà l'impressione di avere in antipatia alcuni e in simpatia altri. Può succedere che non dica neanche una parola a due amichetti figli di mie amiche che conosce dalla nascita e poi incontrare al ristorante dei bambini e cercare disperatamente la loro attenzione. Pur essendo stato precoce non ha ancora un linguaggio molto elaborato, ci comunica tutti i suoi bisogni, ci chiede di giocare , interagisce molto con noi genitori o con amici e parenti stretti, ma a volte rifugge dalle situazioni sociali. Tanto che le maestre mi avevano addirittura detto che il mio bimbo sembra refrattario all'apprendimento. E non potevo credere alle mie orecchie, perché a casa è appassionato di tutto, scrive qualche lettera, legge qualche parolina, conosce forme, numeri, colori, lettere e canzoncine in diverse lingue, è appassionato di modelli di macchine, per strada riconosce case automobilistiche e modelli, onestamente non so neanche dove le impari. Oppure ci chiede come si dicono le cose in altre lingue, è appassionato di musica, riconosce i cantanti del momento, lo abbiamo portato a diversi concerti e si è divertito da matti. Se vede un episodio di un cartone è capace di impararlo a memoria e recitarlo e corregge anche noi se sbagliamo, stessa cosa con le pubblicità. Da piccolo pensavo si trattasse di ecolalia ed ero un po' in pensiero, la sua pediatra mi ha sempre rassicurato, attribuendo questo suo carattere a uno sviluppo cognitivo forse un po' superiore alla media. Ora per esempio ripete una pubblicità, impara a memoria le battute e dice di essere il personaggio di quella pubblicità, dunque ho cominciato a pensare che sia più il suo modo di giocare. Ma l atteggiamento coi coetanei e gli estranei mi preoccupa. Se fossi un'altra persona e lo vedessi penserei che ha un qualche disturbo, ma poi a casa è un piccolo saputello e mi sento combattuta. Durante il lockdown abbiamo fatto didattica a distanza e le maestre sono rimaste sbalordite vedendo le sue capacità di imparare poesie, eseguire consegne, e fare disegni. Ora frequenta una palestra e passa il tempo a correre a destra e manca, esegue due passi delle coreografie di ballo e poi torna a correre, ecc, devo esserci sempre io a riportarlo alla lezione.
Spesso è assorto nei suoi pensieri, ma dimostra da sempre di capire tutto ciò che diciamo, di capire i nostri stati d'animo, se in un'altra stanza al telefono dico a una mia amica qualcosa, lui poi se ne esce con frasi che mi fanno capire che ha capito i discorsi. Oppure quando rientriamo a casa gli dico di portare nella sua stanza i vestiti e lui si toglie giubbotto e scarpe e li porta a posto. Esegue i comandi, si gira quando lo chiamiamo, interagisce con noi, indica, condivide giochi e interessi, ma specie a scuola sembra a disagio.