SOS Bambina di 10 anni

carmen

Salve, scrivo per esporre i problemi che ho notato di una bambina di 10 anni che mi sta a cuore. Già dai primi anni di vita ho notato in lei delle stranezza che non sono capace di capire se possano essere dovute all'eta' o ad un reale problema.
Gia' dai primi anni di vita la bambina in questione comunicava solo attraverso le frasi sentite dai cartoni e sviluppava una memoria molto importante dato che ricordava a memoria un libretto che la mamma le leggeva molto spesso.
Il problema di parlare unicamente con le frasi sentite dai cartoni e dalle filastrocche e' passato con l'inizio della scuola gradualmente, ma inserendosi all'asilo le maestre ci hanno comunicato dei problemi che avevano notato in lei nel gioco e ci hanno consigliato di consultare uno specialista.
La bambina nel gioco e' molto abitudinaria ad esempio nel gioco delle costruzioni lei utilizza sempre le stesse costruzioni, sempre nello stesso colore e nella stessa frequenza. Quindi lei ogni qual volta decida di giocare alle costruzioni mette sempre prima la costruzione lunga e rossa poi quella piccola gialla ecc ecc.. e nel caso in cui uno di noi propone una sequenza diversa la cosa la irrita particolarmente arrivando fino a piangere e voler smettere di giocare perche' bisogna seguire l'ordine.
E' una bambina particolarmente dolce e sensibile con le persone che la circondano, ma allo stesso tempo quando deve raggiungere obiettivi che le interessano, ad esempio prendere una penna dal tavolo, non le interessa se ci sono altri bambini avanti al tavolo, lei con noncuranza li sposta (anche violentemente a volte).
A questa età le bambine stringono le prime amicizie, ma lei non e' interessata ad averne ma gioca con tutti.
La cosa più preoccupante, ovvero il motivo che mi ha spinto a scrivere su questo forum è che due anni fa una sua insegnante ci ha mostrato la sua preoccupazione per quanto riguarda una problematica in particolare: durante le lezioni la bambina di assenta mentalmente inspiegabilmente per minuti, entra nella sua dimensione e poi dopo un po' ritorna, ma quando è in questa fase non si riesce a catturare la sua attenzione molto facilmente. E' una problematica che abbiamo riscontrato anche a casa, poiche' abbiamo notato che in alcuni momenti si incanta fissando il vuoto e riusciamo ad attirare la sua attenzione solo dopo svariati minuti.
Un logopedista ci ha consigliato di consultare un neuropsichiatra infantile ed il medico curante un neurologo e poi un neuropsichiatra, poichè un neurologo avrebbe potuto capire se si tratta del cosiddetto piccolo male ed un neuropsichiatra infantile se si tratta di una forma di autismo.
io volevo sapere se secondo il vostro parere è il caso oppure no.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Carmen, non ho capito se, all'epoca dell'inserimento alla scuola materna, abbiate seguito il consiglio delle maestre di consultare uno specialista oppure no. Non mi è chiaro nemmeno il ruolo del logopedista: segue vostra figlia oppure vi ha dato un consiglio estemporaneo?

Vista la situazione che descrive, l'età quasi preadolescenziale della bambina, e le indicazioni ricevute da più persone, consiglio assolutamente un consulto in un centro di neuropsichiatria infantile, dove una equipe fatta da diversi professionisti saprà fare certamente un inquadramento del caso. Può informarsi, anche su internet, presso Ospedali, cliniche, strutture del territorio o centri convenzionati.

Molti auguri a lei e alla piccola

Ciao, Carmen.

Il tipo di memoria specifica, la focalizzazione sui propri interessi senza badare all'altro, la cui presenza non cerca, i giochi abitudinari con comportamenti stereotipati e ripetitivi, le assenze sono segnali che mi portano a valutare un approfondimento specialistico. Quindi, sì, fatele fare un controllo dal neuropsichiatra infantile. E' per il bene della bambina ed è per avere voi una maggiore conoscenza della sua situazione unitamente a modalità utili ad intervenire, con l'aiuto di esperti.

Cara Carmen, è ammirevole la sua preoccupazione ed interesse per la bambina di cui ampiamente parla nella sua lettera. Lei non cita affatto la famiglia della bimba, non riferisce se i genitori siano preoccupati almeno quanto o più di lei. Da quello che riporta, mi sembra che ci siano diversi segnali che facciano pensare che la bambina viva delle difficoltà sia nell'ambito dell'attenzione che della relazione con i pari e mi meraviglio del fatto che finora non siano stati fatti accertamenti per verificare lo stato di salute della bimba. Io credo che quando entra in gioco la salute o l'ipotesi di qualche disturbo nei figli, scatti un meccanismo di rifiuto , di difficoltà per lo meno ad accettare che ci sia anche un solo piccolo ambito che non sia in linea con la così detta "normalità'. Ritengo che la cosa migliore che lei possa fare per aiutare la bambina, sia di parlare con i genitori per motivarli e sollecitarli quanto prima ad approfondire attraverso degli specialisti, se la bambina soffra di qualche disturbo della sfera neurologica o altro. Dai segnali che lei riferisce, avrebbero potuto farlo già da tempo, ignoro le ragioni per cui non abbiano approfondito...si tratta solo di agire nel bene di una minore che non può tutelarsi da sola.

Grazie per la sua sensibilità. Mi auguro di esserle stata di aiuto. Se vuole scriva pure in privato.

 

Dott.ssa Antonietta Sajeva

Dott.ssa Antonietta Sajeva

Rimini

La Dott.ssa Antonietta Sajeva offre supporto psicologico anche online

Cara Carmen,

sì, è il caso. Il comportamento non è normale, richiama sia il problema psichico che il problema neurologico. Potrebbero esserci anche entrambi.

Qualora gli specialisti della vostra zona non arrivassero a una diagnosi concludente, rivolgetevi senza indugio al Bambin Gesù a Roma, che è il centro di eccellenza più vicino al Sud Italia.

Con viva cordialità.