5 anni, cambiamento nell'approccio alla scuola

Maria

Gentilissimi, ho un bambino di 5 anni, secondo figlio. Frequenta il secondo anno di scuola dell'infanzia. Ha frequentato il nido, i centri estivi, il primo anno senza nessuna difficoltà. Sempre ben inserito, partecipe, allegro. A settembre ha iniziato il secondo anno di scuola dell'infanzia. Non ha ritrovato le sue maestre e fino a gennaio è stato un balletto continuo di supplenti. Da gennaio ci sono finalmente due maestre più stabili. Al colloquio però mi hanno raccontato un bambino che io non riconosco: mi hanno detto che non partecipa a nessuna attività, non fa niente, non disegna (anzi mi hanno espresso preoccupazioni perchè "non sa neanche tenere la matita in mano"), non socializza con gli amichetti, non gioca con i giochini, guarda nel vuoto o fuori dalla finestra. Dopo lo shock iniziale, ho provato a capire meglio con lui. Sull'argomento scuola è molto evitante, ma quelle poche risposte che mi ha dato sono tutte negative del tipo "la scuola è brutta, le maestre sono brutte". L'ho fatto disegnare e ha disegnato me, con diversi dettagli e particolari e un corpo umano come si conviene a un bambino di 5 anni. Ha preso effettivamente male la matita (è ambidestro, solo ora ha deciso di passare dalla sinistra alla destra per disegnare). Gli ho mostrato come fare e ha subito appreso la nuova posizione. Con gli amichetti non ha difficoltà, alle feste di compleanno gioca tranquillamente, così come al parco. Certo, alle volte, preferisce giocare da solo, ma lo fa serenamente. Con la sorella più grande ha un ottimo rapporto, giocano tantissimo insieme, insomma senza l'alert delle maestre mai e poi mai avrei immaginato un disagio. Come e cosa devo fare ora? Che tipo di problema può avere? Avrei davvero necessità di un orientamento, di sapere cosa fare.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Maria, il cambiamento che il bambino manifesta sembra essere strettamente correlato all’esperienza scolastica attuale e non a problematiche generali di sviluppo o socializzazione, dato che si comporta normalmente in altri contesti. La collaborazione tra famiglia e scuola, insieme a un eventuale supporto psicologico, può facilitare il percorso di adattamento e contribuire a trasformare l’esperienza scolastica in qualcosa di più positivo. Se hai ulteriori dubbi o hai bisogno di approfondimenti su qualche aspetto specifico, sono qui per aiutarti.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Cara Maria,

il caso che descrivi riguarda un cambiamento significativo nel comportamento del tuo bambino, che ha iniziato a manifestare difficoltà nell’adattamento alla scuola. È importante considerare diversi fattori che potrebbero influire sul suo comportamento e sul suo atteggiamento nei confronti della scuola.

1. Adattamento al cambiamento: Il passaggio dal primo anno al secondo della scuola dell’infanzia può essere un momento di cambiamento importante. Il fatto che non abbia ritrovato le sue maestre e che ci sia stato “un balletto” di supplenti fino a gennaio potrebbe aver creato confusione e insicurezza nel bambino. I bambini di questa età sono molto sensibili alla stabilità e ai punti di riferimento, quindi l’instabilità nella figura degli adulti a scuola potrebbe aver causato un certo disagio emotivo.

2. Comportamento di evitamento e rifiuto della scuola: La sua tendenza a evitare l’argomento scuola e la percezione che la scuola e le maestre siano “brutte” potrebbero essere manifestazioni di un malessere legato all’ambiente scolastico. L’approccio negativo potrebbe essere il modo in cui il bambino esprime una forma di frustrazione o di paura legata a questa esperienza, un’esperienza che per lui è diventata difficile o poco accogliente.

3. Sviluppo delle abilità: Riguardo al fatto che non disegna o non sa tenere correttamente la matita, è utile osservare che i bambini a 5 anni hanno tempi di sviluppo diversi. Poiché è ambidestro, potrebbe esserci una fase di transizione tra l’uso di una mano e l’altra. Il fatto che abbia appreso subito la nuova posizione della matita suggerisce che non ci siano altri tipi di difficoltà, ma solo una fase di adattamento alla sua manualità. Anche se non partecipa alle attività in modo entusiasta, potrebbe essere un riflesso della sua difficoltà nell’adattarsi alla situazione scolastica, piuttosto che una mancanza di abilità.

4. Relazioni sociali: Sebbene il bambino sembri preferire talvolta giocare da solo, non sembra avere problemi significativi nelle interazioni sociali, come evidenziato dal suo comportamento alle feste di compleanno o al parco, dove gioca senza difficoltà. Questo potrebbe significare che il problema è più legato all’ambiente scolastico specifico piuttosto che a un problema di socializzazione in generale.

Cosa fare?

Ascoltare e osservare: Continua a mantenere un dialogo aperto con lui, cercando di capire quali sono le sue emozioni riguardo alla scuola, senza forzarlo. Potresti provare a utilizzare il gioco o il disegno per esprimere ciò che sente.

Rendere la scuola un luogo positivo: Cerca di associare la scuola a esperienze piacevoli, come piccoli racconti positivi sulla sua giornata o l’aspettativa di cose divertenti. Puoi anche creare una routine che lo rassicuri prima di andare a scuola, come un rituale che preveda un momento speciale con te.

Parlare con le maestre: Può essere utile un ulteriore incontro con le insegnanti per capire meglio come stanno gestendo la situazione e quali strategie possono adottare per supportare il bambino. Potresti suggerire di creare un ambiente più accogliente, in modo che si senta più a suo agio.

Consultare un esperto: Se il comportamento evitante e l’atteggiamento negativo verso la scuola persistono, potrebbe essere utile consultare uno psicologo infantile che possa valutare il suo adattamento e le sue emozioni in modo più approfondito ed aiutarlo a gestire le proprie emozioni .

Il comportamento che descrivi sembra indicare una difficoltà temporanea legata a cambiamenti nell’ambiente scolastico. Tuttavia, monitorare la situazione e intervenire con sensibilità sarà fondamentale per aiutarlo a superare questo momento difficile.

Spero che queste riflessioni ti possano essere utili per comprendere meglio il tuo bambino e affrontare al meglio questa situazione.

Dott.ssa Vanessa Nasso

Dott.ssa Vanessa Nasso

Roma

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Buongiorno Maria, comprendo la preoccupazione per le difficoltà che sta attraversando il suo bambino. Probabilmente queste sono legate al contesto scolastico e all’ingresso delle nuove insegnanti. Ogni cambiamento può richiedere un periodo di adattamento e manifestarsi in comportamenti o difficoltà che non notiamo in altri contesti quotidiani. I bambini sono particolarmente sensibili alle fasi di transizione e potrebbero necessitare di un tempo maggiore per affidarsi alle nuove figure di riferimento.  Parli con le insegnanti per cercare di capire, assieme, come far sentire il suo bambino più sicuro e supportato. Per qualsiasi domanda o approfondimento non esiti a contattarmi.

Un caro saluto

Dott.ssa Alessia Meo

Salve signora, capisco la sua preoccupazione. Un bimbo che cambia comportamento così effettivamente potrebbe stare manifestando un disagio. Un disagio che sembra esser vissuto solo nel contesto scolastico. Ha provato a capire con le altre mamme se anche altri bimbi stiano vivendo disagi simili? vale sempre la pena ascoltare i bambini, anche quando comunicano con i comportamenti. Se non ne viene a capo così e il disagio continua, vi potrebbe aiutare una consulenza con uno psicoterapeuta che vi aiuti a decodificare questi comportamenti.

Buongiorno, leggendo le sue parole capisco la sua preoccupazione e la sua sorpresa nel sentire raccontarsi suo figlio. Rispetto alla vicenda scolastica, mi sembra importante dare peso all' instabilità della presenza delle maestre; i bambini hanno bisogno di costanza e routnrs per sentirsi al sicuro in un posto in cui passano la maggior parte della loro giornata. È possibile che il bambino sia stato sensibile all' incertezza della presenza di queste figure di riferimento e abbia perso interesse per il contesto scolastico. Sarebbe utile che lei possa confrontarsi anche con le altre famiglie, intanto, per capire come hanno reagito gli altri bambini. Poi bisogna considerare anche che queste maestre conoscono il bambino da pochi mesi e per avere un ' idea complessiva devono avere più tempo per osservare e monitorare eventuali situazioni e cambiamenti. Prima di allarmarsi è importante creare una relazione di fiducia con il bambino. Detto ciò, dal racconto della maestra emerge la difficoltà del bambino e questa va comunque accolta e sostenuta. Potrebbe confrontarsi con uno specialista per un sostegno genitoriale mirato alla problematica del momento.

Per qualsiasi informazione e domanda non esiti a contattarmi. Grazie.

 

Buongiorno Maria, immagino lo sconcerto e la preoccupazione nel prendere atto di atteggiamenti di suo figlio molto diversi da quelli che lei conosce, quasi lo rendessero un pò "estraneo". Queste difficoltà si manifestano, da quanto capisco, solo all'interno del contesto scolastico ed è molto probabile che c'entri il "balletto" di maestre. A quell'età può essere destabilizzante per un bambino non trovare costanza nelle figure di riferimento che passano con lui buona parte della giornata. Cerchi di continuare a monitorare questa delicata fase di adattamento sia con lui che con le maestre, a volte si tratta di difficoltà temporanee che rientrano, ma è bene mantenere un'attenzione in merito. Se le difficoltà persistono potreste farvi aiutare da uno psicoterapeuta dell'età evolutiva a comprendere meglio. Potrebbe anche lei rivolgersi ad uno specialista per un sostegno genitoriale che la accompagni in questa fase.

Resto disponibile in caso di domande o approfondimenti

Dott.ssa Manuela D'annunzio

Buongiorno Maria da quanto descrivi ritengo che il bambino abbia emotivamente/affettivamente risentito del cambiamento delle nuove maestre. Per lui può aver rappresentato una sorta di abbandono da parte dell'ambiente esterno/scolastico. Si era appena inserito nel 1^ anno di scuola e in lui vi era quasi certezza di ritrovare lo stesso 'ambiente'. Così non  stato, il bimbo può aver vissuto una specie di tradimento e per la sua giovane età non è in grado di capirne il motivo ed il significato. Bisogna avere pazienza ed elaborare insieme a lui questa precoce esperienza di perdita! A casa provi a fargli disegnare o solo esprimere con  colori l'ambiente scolastico e a farlo parlare dei suoi amici. Da qui possiamo forse interpretare qualcosa! Le maestre dovrebbero collaborare con altrettanta pazienza!! Per ora faccia così altrimenti mi ricontatti. In alternativa consulti uno psicologo dell'età evolutiva. Auguri ed un cordiale saluto