Gentile Melissa,
le confesso che mi stupiscono sempre un po' certe osservazioni delle insegnanti di scuola materna: è proprio all'asilo che si apprende -gradualmente- a stare in gruppo, a svolgere le più diverse attività con gli altri o da soli, a confrontarsi coi pari e a vivere una routine quotidiana al di fuori della famiglia.
Ogni bambino ha i suoi tempi e sono le insegnanti a possedere le competenze necessarie e le strategie utili a coinvolgere tutti, rispettando il più possibile l'indole e le necessità del singolo. Quanto al disegno, è un'attività che alcuni bambini non amano, che non svolgono spontaneamente e che fanno fatica ad accettare se imposta. Bisogna poi capire cosa significa "disegnare", ma qui rischierei di andare fuori tema.
Per rispondere alla sua domanda, innanzitutto le consiglio di richiedere, se non l'ha già fatto, un colloquio con le insegnanti (con anche il papà del bambino, se possibile) facendosi spiegare bene in cosa consistono le difficoltà di suo figlio e come pensano di poterlo aiutare a superarlo, eventualmente dicendo anche a voi come supportarlo a casa.
Le suggerisco anche di confrontarsi con altri genitori, della stessa classe/scuola ma anche di altri istituti, per capire se sperimentano le stesse difficoltà coi loro figli. Un supporto tra genitori è sempre utile per non sentirsi soli.
In ultima analisi, in caso di qualsiasi dubbio, può parlarne col pediatra e valutare, ad esempio, l'opportunità di una prima visita oculistica (che a 4 anni dovrebbe essere già stata fatta o, almeno, programmata) per escludere che il rifiuto di disegnare possa avere a che fare con un problema visivo.
Questi sono solo alcuni spunti che spero le possano essere utili. Se ha bisogno di approfondire sono a disposizione.