Buongiorno. in asilo, di mio figlio Giovanni (nato ad 8 mesi ad agosto 2011) ci dicono che fa scarabocchi, invece di disegni compiuti e che non colora bene come gli altri bimbi, ne' fa attività ginnica, se non sollecitato e seguito. ma davvero conta che ogni bimbo faccia copia e incolla? il bambino, per vari motivi (postura e dieta), è stato visto da un neurologo e da un pediatra a piu' riprese e entrambi lo hanno definito senza alcun problema, dal punto di vista psicomotorio e relazionale. A casa disegna, colora, salta, balla al suono delle canzoncine dell'asilo (anche quando, per motivi legati al lavoro di noi genitori , è con i nonni) sara' il caso di cambiare asilo (penso che, vista l'eta' avanzata delle insegnanti, le metodologie sono rimaste indetro..) o di preoccuparci davvero per un bimbo sereno e intelligente (coniuga già i verbi nel parlare, ad esempio..)? a maggior ragione visto che queste osservazioni vengono fatte, dalle suore dell'asilo, a noi 2 genitori in presenza dei bimbi (che chiamano Giovanni 'scarabbocchione', forse perchè lo han sentito dire..). grazie per il supporto.
Gentile sig. Davide, credo che la storia di ogni bambino sia originale e ognuno abbia caratteristiche peculiari, che spesso i grandi tendono a voler incasellare dentro categorie ben definite e classificabili, solo per una maggiore semplificazione. Siamo in un'epoca di maggiore attenzione verso ogni differenza dalla "norma", e subito si tende a voler inquadrare dentro categorie diagnostiche ogni differenza individuale. Francamente se il bambino risulta socievole, allegro, riceve le giuste attenzioni, i giusti contenimenti e perdipiù altri specialisti non riscontrano nulla di anomalo, lascerei da parte le preoccupazioni e attenderei quantomeno l'inizio delle elementari.
Auguri per tutto, mi faccia sapere
Roma
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Gentilissima, dalle sue osservazioni mi sembra di cogliere una duplice posizione: da una parte la famiglia e gli esperti che dicono che Giovanni non ha alcuna difficoltà, dall’altra le maestre che segnalano delle problematiche, che fra l’altro a casa non sembrano manifestarsi. Francamente non conosco Giovanni e non ho strumenti per valutare aspetti del suo sviluppo psicologico, né lo scarabocchio o il non fare ginnastica sono aspetti sintomatici. Sembrerebbe più preoccupante il clima di sfiducia che si è venuto a creare e che di certo non fa bene a Giovanni. Lei fa riferimento a un’etichetta con cui il bambino già a questa età viene definito. Lo “scarabocchione” sembra un personaggio da fumetto o d’ animazione (anche simpatico se non fosse riferito a un bambino vero!!!!!) che se si irrigidisce, potrebbe rischiare di perdere di vista il bambino reale, con le sue sfumature e potenzialità. Per accompagnare un bambino nell’esplorazione e nella crescita occorre aprire spazi, rispettare tempi e modi, dare ascolto alla soggettività. Credo sia importante che come genitori valutiate se ci sono i margini per ripristinare (se mai ci sia stato prima!)un rapporto di fiducia con la scuola, basato sul dialogo, la collaborazione e che vada nella direzione di mettere Giovanni al centro, al di là di diagnosi o etichette. Di certo il bambino ha bisogno di sentire adulti affidabili che camminano insieme per accompagnarlo nella sua crescita.
In bocca a lupo e un cordiale saluto
Gentile papà comprendo bene che per i genitori non esistono manuali e le scelte per il bene dei figli non sono facili da prendere. Il disegno del bambino percorre una serie di tappe legate al percorso evolutivo di ciascun individuo. Come psicologa dell'età evolutiva (che è spesso a contatto con le maestre) mi chiedo cosa si intende con l'espressione "disegni incompiuti". Attualmente Giovanni ha 4 anni e 5 mesi, perciò dovrebbe aver raggiunto degli step precisi in diverse aree della motricità grossolana e fine, del linguaggio, etc. Lo sviluppo delle abilità grafo-motorie è complesso, ed inoltre è anche il riflesso di altre dimensioni che evolvono in ogni bambino. Le tappe evolutive non vanno interpretate con troppa rigidità e bisogna sicuramente chiedere alle maestre di evitare gli appellativi perchè inutili e dannosi, ma bisogna tener presente che le maestre hanno anche un'esperienza di tanti anni (quindi hanno potuto osservare molti bambini), e per il bene di Giovanni occorre stabilire un rapporto di fiducia. Avete tutto il tempo necessario per intervenire con calma e valutare se c'è effettivamente una difficoltà oppure no.
Mi sembra che la consultazione del pediatra e del neurologo abbiano dato dei responsi positivi, ma allo stesso tempo, come specialista nell'area dell'apprendimento vi consiglio, in caso di necessità, di consultare uno psicologo (specializzato nella valutazione dell'età evolutiva) o un neuropsichiatra infantile, perchè la valutazione di queste aree segue dei protocolli diagnostici.
Sperando di essere stata utile a voi e a Giovanni vi auguro di fare la migliore scelta per lui
Gentile Davide,
penso che sia importante tenere conto dell'opinione delle insegnanti senza perdere di vista che il loro compito non prevede competenze di tipo psicologico/diagnostico e che talvolta la preoccupazione di una maestra è quella di non riuscire a "portare avanti la classe".
Mi perdoni per questa opinione così diretta ma comprendo le preoccupazioni di un genitore che si sente dire che suo figlio ha un comportamento diverso dagli altri bambini. E comprendo le conseguenze di tutto questo su un bambino che si vede portare da un esperto ad un altro e osservato con attenzione in tutto ciò che fa.
Ciò che spesso viene considerato anomalo e "da medicalizzare" è parte di un normale processo di crescita.
E' opportuno mantenere un'attenzione discreta e costante e impegnarsi affinché il bambino viva in un ambiente sereno e nel caso certi aspetti comportamentali si mantengano o peggiorino nel tempo, (ad esempio assumano la forma di un atteggiamento oppositivo o iperattivo) approfondire.
E' possibile che il bambino non sia interessato a disegnare in classe perché si sente chiamare "scarabocchione" per esempio? E che questo appellativo gli sia stato attribuito troppo frettolosamente?
Ogni bambino ha i suoi tempi e le sue attitudini e necessita di un tempo per esprimersi.
Le consiglio di concedere un pò di tempo a questa situazione e di non preoccuparsi per il momento.
Le faccio i miei auguri e resto in ascolto.