Il peso che la malattia mentale di un genitore ha sulla psiche del bambino è stato per molto tempo sottovalutato e ad esso si è privilegiato offrire supporto al coniuge o ai genitori di un malato psichiatrico spesso trascurando i bisogni dei figli, soprattutto se molto piccoli.
E' invece di fondamentale importanza occuparsi dei bisogni di questi bambini: le ricerche in tale ambito hanno dimostrato che i minori in questa situazione presentano un'incidenza doppia di disturbi psichici rispetto ai loro coetanei che vivono in famiglie "sane". Questo prolungato stato di disagio può avere come conseguenze problemi del sonno, disturbi psicosomatici, inibizione, disturbi d'ansia e depressivi.
Ciò può essere dovuto all'insicurezza emotiva che deriva dell'imprevedibilità del genitore che può alternare momenti di affettività e vicinanza fisica ed emotiva ad altri di distacco, aggressività o rifiuto nei confronti del figlio, oppure può non essere accessibile al bambino per lunghi periodi di tempo (ad es., durante i ricoveri). Tutto questo può confondere o spaventare il bambino che non riesce a comprendere i reali sentimenti del genitore nei suoi confronti o arrivare ad avvertire un confuso senso di colpa e di responsabilità per il comportamento del genitore.
Spesso si assiste anche ad una profonda trasformazione del rapporto genitore-figlio: il bisogno infantile di attenzioni e sicurezza viene fagocitato dalla malattia fino ad arrivare ad un vero e proprio scambio di ruoli. Questi bambini, anziché giocare con i loro coetanei e vivere la spensieratezza dell'infanzia, diventano dei "piccoli adulti" che si occupano dei bisogni del genitore malato.
Sono bambini che imparano a cavarsela da soli e a reprimere le proprie preoccupazioni; le spinte di autonomia, che sono parte integrante del processo di crescita, in questi casi possono essere vissute dal minore con ambivalenza e senso di colpa, con il vissuto doloroso di "abbandonare il genitore bisognoso a se stesso".
Il modo in cui i figli possono superare situazioni di questo tipo dipende da molti fattori. Di frequente il genitore malato, pur amando il figlio, non è in grado di comprendere le conseguenze del proprio stato sul piccolo e di chiedere aiuto per sé e per lui, per questo molto importante è il supporto fornito dalle altre persone vicine al bambino, soprattutto dall'altro genitore (se presente) ma anche da parenti e conoscenti che possono offrire sostegno emotivo e materiale al minore.
E' fondamentale, inoltre, un intervento psicologico mirato che sia in grado di fornire al minore informazioni e spiegazioni (adeguate al suo livello di comprensione) riguardanti la malattia, in modo da aiutarlo a comprendere meglio la sua situazione, ma anche di far emergere ed accogliere i suoi bisogni, prima che la sofferenza diventi troppo grande e lasci tracce profonde nel suo sviluppo che avranno ripercussioni anche sulla qualità della vita adulta. Il rischio per questi bambini è di diventare adulti che sviluppano, a loro volta, un disagio psichiatrico e/o che soffrono di problematiche emotive, di autostima e difficoltà relazionali.
Da ciò si può comprendere quanto un supporto psicologico sia un importante strumento di prevenzione sia per quanto riguarda il presente che per il futuro di questi bambini.
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