La gravidanza, o la sua aspettativa, introduce nella coppia in modo reale e concreto, la presenza di un altro individuo e con la prima gravidanza, soprattutto, si modifica la struttura della coppia, che si deve ora confrontare con un nuovo compito.
Cosa significa avere un figlio? E’ la stessa cosa dell’essere genitori? Come nasce un bambino, ancor prima della sua nascita, nella mente e nelle fantasie dei genitori?
Entrambi i membri della coppia, devono affrontare un complesso lavoro psichico che comporta “il mestiere di genitore”, un lento apprendimento, trasformativo dell’identità di ciascuno, che deve essere compiuto.
Il desiderio del bambino, ancor prima della sua nascita, è un evento complesso.
Da una parte, infatti, c’è il bambino fantasticato ed immaginato nella mente dei genitori, ancor prima della sua nascita, quello che coinvolge il progetto affettivo dei genitori e delle loro famiglie d’origine; dall’altra c’è il bambino reale che, con la sua nascita e la sua presenza concreta, rimette in discussione spesso le fantasie dei genitori, costringendoli a ridimensionarle e disilludersi.
Qualsiasi bambino rappresenta una parte del genitore, una parte del partner, ma anche qualcosa di nuovo che proprio per questa sua quota estranea diventa straniero e perturbante per i genitori. Avere un figlio ci matura, perfezionando la nostra identità personale e di genere.
Avere un figlio modifica l’essere coppia coniugale, perché inserisce quest’ultima in una continuità generazionale e la riequilibra, quando è troppo centrata su se stessa. La nascita concreta di un bambino implica l’assunzione di un ruolo genitoriale da parte dell’adulto che è “automatico” solo dal punto di vista del riconoscimento sociale e legale, ma diventare genitori da un punto di vista psichico è ben altra cosa.
L’aspettativa di una trasformazione “magica” implicitamente garantita dalla presenza fisica del nuovo nato, espone inevitabilmente ad una grande delusione e molto spesso a fraintendimenti che potrebbero condurre nel tempo all’emergere di significative patologie di cui spesso è proprio il bambino il portatore.
Cosa accade dunque, durante la gravidanza e nei primi anni di vita del bambino?
Cosa significa essere genitori del proprio unico e particolare bambino?
Quali sono i vissuti di un genitore quando si trova a dover affrontare una difficoltà nel proprio bambino, che lo preoccupa e lo spaventa?
In molti casi, le difficoltà connesse al diventare genitori richiedono un intervento più specifico e strutturato. Infatti, se queste problematiche possono essere osservate, comprese ed elaborate in un incontro terapeutico, spesso si genera un vistoso cambiamento nella capacità dei genitori di comprendere e contenere le loro angosce e quelle del bambino, con conseguenti modificazioni anche nel loro modo di essere in relazione con il bambino.
Consultare un professionista, in molti casi, può essere molto importante per poter riavviare un normale processo di sviluppo nel proprio figlio e per poter affrontare le difficoltà che possono presentarsi lungo il percorso della genitorialità.
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