Genitori e stili educativi

Gli esperti concordano nel ritenere che lo stile educativo dei genitori ha un effetto rilevante sullo sviluppo emotivo, sociale e intellettivo dei figli. Hanno individuato alcuni stili educativi di base o preminenti:
autoritario, tradizionale, respingente-trascurante, autorevole,permissivo,iperprotettivo.

I genitori che hanno un approccio autoritario con i figli sono severi, stabiliscono regolesenza fornire spiegazioni e non tengono conto dell'opinione dei figli.Numerosi sono i "no", la disobbedienza è interpretata come una minaccia all'autorità. alcuni ragazzi si ribellano, altri si adeguano alle aspettative, schierandosi anche dalla parte dei genitori e giustificando i loro metodi ricattatori. Una tipologia familiare diffusa è quella rappresentata da una divisione molto netta dei ruoli: la figura autoritaria è generalmente il padre, la madre invece, pur non dissociandosi dagli interventi disciplinari del marito,è più permissiva con i figli, indulgente e consolatrice.


Opposto allo stile autoritario è quello permissivo che può sfociare nella trascuratezza. I genitori cedono spesso alle richieste dei figli affidando loro decisioni che non competono, non pongono limiti, ne fanno richieste. Viene a mancare una guidae ognuno reagisce sull'onda del momento, di conseguenza si verificano litigi intergenerazionali frequenti.
In un clima di imprevedibilità i figli spesso si allontanano, cercando di realizzare all'esterno, quel bisogno di coerenza che non trovano in famiglia. L'atteggiamento eccessivamente permissivo è tipico di persone che fanno fatica ad assumere decisioni chiare nei confronti dei figli, temono di deludere le loro aspettative, si lasciano facilmente condizionare dallo stato d'animo e dall'emotività del momento, scegliendo la via più semplice: concedere anzichè valutare, discutere, trattare, negare.

I genitori respingenti-trascuranti non sono nè esigenti, nè ricettivi ma distaccati, tengono i figli a distanza, mostrando uno scarso interesse per ciò che fanno, sono molto più attenti ai propri bisogni. Non di rado parecchi di loro vivono ai margini della società.

Frequentemente i genitori consapevoli dell'importanza dell'educazione e capaci di stabilire legami forti, diventano iperprotettivi, sono cioè eccessivamente preoccupati per ciò che potrebbe accadere ai figli in loro assenza, hanno paura che possano sbagliare, incorrere in pericoli, andare incontro a insuccessi. Sono esageratemente interventisti, continuano a svolgere per i figli, ormai grandi,una serie di servizi che gli stessi potrebbero provvedere da soli. Nel tempo l'iperprotezione può trasformare i figli in "dittatori domestici": abituati a essere serviti in tutto, pretendono che i genitori soddisfino ogni loro capriccio.

Qual'è lo stile educativo più adatto?

Gli esperti identificano in quello autorevole l'approccio educativo più coerente. Il genitore richiede rispetto e stabilisce delle regole, riconosce i bisogni dei figli e sollecita la loro opinione.sa stabilire un rapporto affettuoso ed educa all'autonomia, riconosce la loro personalità, li incoraggia, ad assumere le proprie responsabilità e a rispettare gli accordi.
Così confezionato sembra il prototipo del genitore ideale, e come tale, un po'lontano dalle realtà familiari che ci circondano, dove il genitore non solo è consapevole del difficile ruolo che gli compete, sa anche che non è l'unico che deve svolgere, l'organizzazione della vita propria e altrui è diventata sempre più complessa.
lo stile autorevole può rappresentare un obiettivo da raggiungere, un modello a cui ispirarsi, un riferimento educativo con cui confrontare il proprio stile, considerato che, ogni genitore ne ha uno proprio.

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