Il Bonding nella Psicologia Perinatale: Un Legame Fondamentale per la Vita

Definizione e importanza del bonding

Il termine bonding è stato introdotto negli anni '70 da Klaus e Kennell, due pediatri americani che sottolinearono quanto fosse determinante il contatto precoce tra madre e neonato nelle ore immediatamente successive al parto. Questo contatto, chiamato golden hour (ora d’oro), consente lo sviluppo di un legame emotivo sicuro e stabile, il quale facilita il riconoscimento e la sintonizzazione delle necessità del neonato da parte della madre. Il bonding non è però un processo limitato alla madre; può svilupparsi anche tra il neonato e altri caregiver significativi, come il padre.

Nella psicologia perinatale, si considera che questo primo legame influisca in modo profondo sullo sviluppo delle capacità relazionali e sull’equilibrio psico-emotivo del bambino nel corso della vita. Un legame forte e sicuro può contribuire a prevenire problemi psicologici e relazionali futuri, mentre un'assenza o un’interruzione del bonding può essere associata a disagi psicologici, sia per il bambino che per la madre, come l'ansia o la depressione post-partum.

Fattori che influenzano il bonding

Ci sono vari fattori che possono facilitare o ostacolare il processo di bonding. Alcuni di questi includono:

  1. Condizioni di salute del bambino e della madre: Il parto prematuro o eventuali complicazioni mediche possono ridurre il tempo di contatto immediato tra madre e bambino, interferendo con il bonding iniziale. I neonati ricoverati in terapia intensiva, per esempio, potrebbero non essere in grado di beneficiare subito del contatto pelle a pelle con la madre.

  2. Esperienza del parto: La percezione del parto da parte della madre, se vissuto come un evento traumatico o altamente medicalizzato, può influenzare il suo stato emotivo e, di conseguenza, il suo livello di disponibilità per creare il legame emotivo con il bambino.

  3. Sostegno sociale e familiare: Il ruolo del partner e del contesto familiare è determinante per aiutare la madre a dedicarsi al proprio bambino senza stress eccessivi. Un sostegno adeguato consente alla madre di concentrarsi sull’instaurare una relazione positiva con il neonato.

  4. Condizioni psicologiche preesistenti: La presenza di disturbi d’ansia, depressione o altre difficoltà psicologiche nella madre durante la gravidanza può compromettere il processo di bonding. Questi fattori devono essere attentamente monitorati dai professionisti della salute mentale perinatale, al fine di fornire il supporto necessario.

Interventi psicologici per favorire il bonding

Il ruolo dello psicologo perinatale è fondamentale nell'identificare eventuali difficoltà che possono interferire con il bonding e nel fornire supporto emotivo e psicologico alla madre (e alla coppia) in questo delicato processo. Interventi specifici possono includere:

  • Sostegno psicologico prenatale: Preparare emotivamente i genitori alla nascita e affrontare eventuali ansie o paure legate alla gravidanza e al parto.

  • Supporto psicologico nel post-partum: Identificare e gestire i sintomi di depressione o ansia post-partum, creando uno spazio sicuro per la madre in cui poter esprimere le proprie emozioni e sentirsi sostenuta.

  • Tecniche di contatto pelle a pelle (Kangaroo Care): Incoraggiare il contatto fisico precoce tra genitori e neonato, in particolare nei casi di neonati prematuri, per rafforzare il legame affettivo e migliorare il benessere fisico ed emotivo del bambino.

  • Gruppi di sostegno: Promuovere l’interazione tra genitori che condividono esperienze simili, riducendo il senso di isolamento che può insorgere nei primi mesi dopo la nascita.

Conclusione

Il bonding è una componente centrale della psicologia perinatale e riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo emotivo e psicologico del bambino. Per questo motivo, è importante sensibilizzare i futuri genitori e i professionisti della salute su questo tema, fornendo il supporto necessario per facilitare un legame sicuro e positivo. La costruzione di un legame affettivo solido fin dai primi momenti di vita ha effetti duraturi, favorendo il benessere emotivo sia del bambino che della famiglia nel suo insieme.

Dott.ssa Francesca Specchio

 

Bibliografia

  • Klaus, M.H., Kennell, J.H. (1976). Maternal-Infant Bonding: The Impact of Early Separation or Loss on Family Development. C. V. Mosby.
  • Bowlby, J. (1982). Attachment and Loss: Vol. 1. Attachment (2nd ed.). Basic Books.
  • Stern, D. (1995). The Motherhood Constellation: A Unified View of Parent-Infant Psychotherapy. Basic Books.
  • Brazelton, T.B., Cramer, B.G. (1990). The Earliest Relationship: Parents, Infants, and the Drama of Early Attachment. Addison-Wesley.
  • Winnicott, D.W. (1965). The Maturational Processes and the Facilitating Environment. Hogarth Press.
  • Tronick, E. (2007). The Neurobehavioral and Social-Emotional Development of Infants and Children. Norton & Company.

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