Nella mia pratica terapeutica mi è capitato spesso di ricevere richieste di aiuto da parte di genitori in difficoltà nella gestione del rapporto con i loro figli. Alcuni genitori decidono di contattare un esperto perchè alle prese con figli poco disposti ad accettare le regole nel contesto familiare e/o scolastico; altri esprimono la preoccupazione per l'eccessivo attaccamento e la mancanza di autonomia e di indipendenza da parte dei figli; altri ancora vivono come fallimentari i vari tentativi di comunicare con i loro figli adolescenti. Queste sopra elencate sono soltanto alcune delle difficoltà legate al “mestiere” del genitore ma servono a dare l'idea della complessità delle dinamiche psicologiche e relazionali che entrano in campo nel rapporto con i figli.
Molti genitori richiedono una consulenza genitoriale nel momento in cui il senso di frustrazione e di impotenza sono diventati difficili da gestire e/o quando i comportamenti dei figli non sono più decifrabili. Spesso i genitori che arrivano in terapia sono stanchi e disorientati.
Intraprendere un percorso sulla genitorialità rappresenta un'occasione per avere uno spazio di ascolto, di riflessione, di ricerca attiva di nuove strategie educative e di comportamenti più funzionali nel rapporto con i propri figli. Il percorso può aiutare i genitori ad abbandonare le loro aspettative sui figli e può permettere loro di impare a comprenderne i bisogni e a valorizzarne le risorse e potenzialità. Infine la coppia genitroiale nella “stanza” della terapia ha modo di modo di analizzare le credenze, i valori, le regole appartenenti al loro sistema familiare di provenienza, i genitori possono, insieme, costruire un nuovo modello educativo in cui entrambi possano riconoscersi.
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