Sono passati ormai tanti giorni dalla chiusura delle scuole e i genitori si sono trovati a dover affrontare una serie di difficoltà. Prendersi cura dei propri figli in toto , tenerli impegnati , condividere del tempo con loro, gestire i compiti e vari gruppi whatsapp annessi e connessi e nello stesso tempo prendersi cura della casa e lavorare.
Eh già!tanti di loro lavorano da casa! La prima parola che viene in mente è : AIUTOOOOOO!
In questo periodo di emergenza sono cambiate tante cose, innanzitutto è venuta meno la relazione con i compagni di quest’avventura a volte faticosa , a volte vissuta mal volentieri ma pur sempre un’avventura che si chiama anno scolastico , gli studenti trascorrono infatti sin da piccoli più ore con loro che in famiglia.
E’ venuto meno il suono della campanella della ricreazione , suono che soprattutto i più grandi non vedevano l’ora di sentire perché sapevano che in quei 10/20 minuti si parlava con il loro linguaggio , che nei più piccoli era il gioco e nei più grandi era youtube o altro.
Infine è venuta meno la relazione insegnante /alunno perché non c’è nessuna tecnologia che può sostituire una relazione, soprattutto rispetto a quei bambini che sono in difficoltà sotto vari punti di vista. Lo stile di insegnamento del/della proprio/a insegnante è unico ed esclusivo specialmente per i più piccolini , che spesso rivedono in lei/lui un grandissimo punto di riferimento .
Pensate quante cose sono venute meno e ai genitori viene chiesto in un sol colpo e in maniera improvvisa di dover compensare tutto ciò, viene chiesto cioè di essere Genitore, Amico e soprattutto Insegnante.
E non solo! viene chiesto loro di avere anche una certa dimestichezza con i mezzi e programmi informatici ed internet, insomma aumentano le richieste su più fronti e di conseguenza anche i nervosismi e la stanchezza oltre alla preoccupazione per il futuro. Urge quindi un piano!!
Innanzitutto è necessario che tra i genitori vi sia collaborazione e condivisione degli obiettivi giornalieri ed educativi , i bambini e i ragazzi devono sapere che ci siete , che avete un piano ben preciso per la giornata , che c’è si un margine di cambiamento nei tempi e nelle modalità di svolgimento di quel piano ( con i grandi soprattutto possono essere scelte insieme ) ma che al termine della giornata ognuno deve aver svolto il proprio compito ( lavoro , studio , pulizie e altro).
In questo periodo percepito dai più piccoli e dai più giovani come una vacanza bisogna dare più che mai degli orari, scegliere anche un orario in cui studiare e fare i compiti diventa fondamentale.
Al fine di rendere più gestibile quest’attività potrebbe risultare utile :
a. individuare un angolo di una stanza della propria casa da allestire con libri, computer e materiali necessari (meno oggetti ci sono e meglio è perché diminuiscono le distrazioni) e laddove non fosse possibile per mancanza di spazio fisico si consiglia di creare un segno distintivo ( ad esempio l’immagine di un libro) da attaccare al muro per indicare che è il tempo dedicato a quell’attività;
b.elencare i compiti da svolgere per ordine di difficoltà o di preferenza ( dal compito che risulta più difficile a quello meno, oppure dal compito che piace di più a quello che piace meno) e decidere da dove si vuole iniziare;
c.fare delle pause durante lo studio (massimo 10 minuti) , questo consente al cervello di recuperare un po’ di energie;
d.con i più piccoli individuare un sistema di premi per cui se si svolgono i compiti bene e rispettando spazio e tempo viene data una stellina o uno smiles e al termine della settimana dare un premio.
e. stendere una sorta di patto in cui si scrive il programma della mattinata di studio firmato da entrambi genitori e figli .
f. altra cosa importante vietato studiare il sabato e la domenica. Poche ore al giorno bastano per tenere attento il cervello e poter rimanere aggiornati.
A voi genitori consiglio di prendere quel tempo dei compiti come esclusivo per loro , siate presenti al 100%, mente e corpo devono essere lì con lui o con lei. In questo momento più che mai ognuno di voi è chiamato a mettere a servizio della famiglia le proprie conoscenze, competenze , risorse e capacità per salvaguardare sé stesso ma anche per aiutare l’altro ad evitare un collasso psicologico. Se il peso dello zaino viene condiviso sembra meno pesante. Ad esempio potrà accadere che la gestione dei compiti , in passato deputata principalmente nella maggior parte dei casi alla madre , ora possa essere condivisa e che con il bambino / ragazzo ci stia semplicemente il genitore più competente in termini pratici ( dimestichezza con l’ uso del computer) , può succedere che il bambino / ragazzo possa scoprire di trovarsi meglio con uno dei due a svolgere i compiti di alcune materie, sicuramente la relazione buona porta frutto e si apprende meglio per cui svolgere i compiti con il genitore che ha il tuo stesso stile comunicativo o di apprendimento facilita lo svolgimento del compito e lo rende più piacevole e più armonioso.
Un ultimo consiglio: Godetevi i vostri figli, annusateli, osservateli, ascoltateli e lasciatevi condurre da loro, guardate i loro quaderni perché i quaderni parlano a chi sa ascoltare con il cuore in fondo questo è quello che fa un vero insegnante o che dovrebbe fare, partire da loro per capire meglio come procedere e aiutarli in questa fantastica avventura che è l’apprendimento scolastico.
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