Salve, ho avuto un parto prematuro piuttosto anomalo.. me lo hanno dovuto indurre a 30 settimane per hellp syndrome e preclampsia, i 10 giorni a seguire non ho visto molto la mia bimba per le mie complicazioni e anche lei nel frattempo era ricoverata in tin con il suo peso basso (980 gr).
Dopo 56 giorni di tin è stata dimessa e abbiamo iniziato a fare una vita normale di neogenitori, con il papà ci alternavamo nella gestione pasti e cambio biberon. Ad agosto appena ha raggiunto forze adeguate ho iniziato l allattamento esclusivo e da lì ha deciso o capito che voleva solo me, come se avesse scoperto di avere una mamma. Da li non l’ho mai lasciata a nessuno: sempre con me e il papà o lei con altri sempre in presenza mia. Ora ha 10 mesi ma fisiologici ne ha 8 se stiamo da sole la lascio tranquilla fare le sue cose e io mi dedico alle mie, se c’è altra gente diventa ossessiva nei miei confronti e mi cerca perennemente. Ora è arrivato il momento di farla uscire dal nido, io devo prendere a lavorare e lei ha iniziato da pochi giorni. Oggi l’ho lasciata 20 minuti da sola con le educatrici ed è stato disastroso. Io dopo il parto ho avuto supporto psicologico e mi è stato detto che ero perfettamente equilibrata, sicura di me stessa e che ci sarebbe stato questo legame speciale per le nostre sofferenze fisiche che abbiamo dovuto sopportare. Ma in questi giorni sono sconfortata e vorrei aiutarla nel migliore dei modi a distaccarsi da me e io da lei.io provo pareri contrastanti, da una parte sento il bisogno di riprendere a lavorare, dall altra mi sembra di abbandonarla perché mi sembra ancora così piccola. Ps. Fino a due settimane fa non voleva neanche stare da sola con il papà l dopo le ferie va meglio
Gentile Faty,
lei e la sua bimba avete avuto un inizio travagliato e avete potuto stabilire un vero attaccamento tra voi solo a distanza di tempo dalla nascita della piccola.
Ora che è passato qualche mese, le sue esigenze lavorative e personali vi richiedono un nuovo cambiamento: dovete separarvi per alcune ore al giorno e la bimba deve essere affidata a persone diverse dai familiari.
E' normale per ogni mamma sentirsi come lei: da un lato desiderosa di riprendere i propri compiti 'da adulta', dall'altro dispiaciuta per il distacco dalla bimba e preoccupata per le difficoltà che la piccola sperimenta nel relazionarsi, per la prima volta, con altri.
In questa fase è molto importante il supporto delle educatrici del nido: loro cosa dicono? Le hanno suggerito delle modalità utili a vivere meglio questo momento? Le sente competenti e sicure nel gestire la situazione? Quando dice che “è stato disastroso” si riferisce a qualcosa che hanno detto loro o ad un suo vissuto?
I primi giorni è normale che ci siano delle difficoltà al distacco, tuttavia, se per lei la situazione dovesse continuare ad essere troppo faticosa, le suggerisco di riprendere contatti con lo psicologo che l'aveva già seguita nel post-parto, se disponibile: essere “perfettamente equilibrata e sicura di sé”, infatti, non significa che non si possano sperimentare sentimenti spiacevoli o momenti di difficoltà. Un saluto e ci riscriva, se ritiene.
Cara Faty,
La bambina mostra chiaramente di non volersi staccare, e a mio parere, ancora per un po', sarà bene soprassedere sul rientro al lavoro. Il primo e anche il secondo anno di vita sono cruciali per lo sviluppo emotivo, e molto dipende anche dal particolare temperamento del bambino.
Le suggerisco di trovare un buon omeopata di scuola unicista. Può provare a chiedere alla Scuola di Omeopatia di Verona di indicarle qualcuno nella sua zona. La piccola è stata esposta non solo all'allontanamento dalla mamma, ma anche a manovre invasive (aghi e compagnia bella). Non sottovaluti l'impatto importante di cure così tecniche sul suo corpo. La psiche dei neonati è fatta di corpo, e la sua bambina non ha avuto le braccia della mamma a contenerla una volta venuta al mondo così troppo presto. Si faccia dare una mano a cancellare il più possibile le tracce di tutti i traumi. L'omeopatia ben data è un sussidio validissimo.
Abbia pazienza e tanti cari auguri!
Cara Faty,
è la terza volta che tento di risponderti... essere sintetici ed esaustivi non è semplice.
A me sembra tutto “normale” la piccola è attaccata a te ed è nel periodo evolutivo di “angoscia X l’estraneo”. Il meccanismo cognitivo che si é creato è la distinzione/riconoscimento della figura gratificante materna rispetto al contrario. Questo ti turba e ne sentì il peso, ma la tua assenza serve alla piccola x crescere e affrontare le piccole frustrazioni della vita... serve gradualità! Con calma... non puoi decidere tu quando è il momento ..Sarà il tempo e la tua capacità di essere rassicurante “ che dopo torni” a farla crescere serena... affidala a figure sostitutive materne che lei un po’ alla volta imparerà a gestire se saranno “sufficientemente buone.” Penso ad una nonna o zia speciale... o ad una brava baby sitter che abbia un rapporto esclusivo con lei. Per il nido no: è troppo presto! Lascia si abitui un po’ alla volta ...
Cerca di essere presente in qualità e non in quantità ..,
ti abbraccio! Buon maternage!