Salve, sono la mamma di due bambini di 6 e 4 anni. Il mio figlio maggiore non vuole fare la pipì a scuola durante tutto il giorno. Dice che vuole farla solo a casa, gli dà fastidio essere visto dagli altri bambini e anche dall'insegnante. Ha paura di essere sgridato dall'insegnante se rimane troppo tempo in bagno e ha anche paura di bagnare il pavimento... Ad agosto dello scorso anno abbiamo perso la nostra casa, dove abbiamo vissuto negli ultimi 4 anni, perché siamo stati sfrattati. Il bimbo ha sofferto tanto, non voleva andare al bagno dell'altro alloggio, poi con tanta pazienza abbiamo risolto questo problema, adesso a casa fa tutto bene, ma a scuola niente. Negli ultimi mesi abbiamo affrontato due traslochi e abbiamo cambiato scuola. Il bambino non beve a scuola per non fare la pipì, spesso non mangia a pranzo perché non gli piace. Quando torna a casa è molto nervoso, piange, ha problemi intestinali e dorme male. Una volta non è riuscito a trattenere l'urina più di 6-7 ore, stava a scuola più di 2 ore con pantaloni bagnati, era disperato, non sapeva cosa fare, ma non è andato al bagno a scuola, solo a casa. Mi prega di non portarlo a scuola per l'intera giornata. Come posso aiutarlo? In questo caso si può portare il bambino a scuola per l'intera giornata durante tutta la settimana? Grazie. Saluti
Buongiorno Veronica,
mi pare faccia una buona associazione ricollegando il comportamento del suo bambino al momento di difficoltà che avete attraversato. Probabilmente, in un cambio di casa avvenuto in maniera così drammatica, suo figlio ha sentito che alcune delle certezze che aveva sono venute meno. Probabilmente è per questo che non riesce a "lasciarsi andare" sia dapprima nella nuova casa, che adesso a scuola. Se ritiene che questa sarà la scuola definitiva e che non ci saranno più cambi, glielo comunichi e lo rassicuri su questo, in modo che possa percepire che l'ambiente e gli eventi sono più prevedibili da ora in poi è che possa sentirsi al sicuro.
Le insegnanti sono al corrente di queste difficoltà? L'ingresso alle scuole elementari è già di per sé un momento di cambiamento e di sfida, probabilmente il periodo turbolento che avete affrontato ha richiesto più alte capacità di adattamento.
Un consiglio che mi sento di darle è di rivolgersi al vostro medico di base per capire se nel vostro territorio ci sono dei servizi di consultazione psicologica gratuiti o a tariffa calmierata, come potrebbe essere in un consultorio familiare integrato. In questo modo potrebbe avere la possibilità di parlare un po' di più di ciò che succede e di avere delle indicazioni più adatte alla situazione.
Se volesse fare un colloquio on Line con me, può comunque contattarmi.
Un caro saluto.
Milano
La Dott.ssa Simona Sestito offre supporto psicologico anche online