Mia figlia, compirà 4 anni a dicembre, e ha avuto un percorso di crescita con un ritardo nelle acquisizione delle tappe motorie con arrivo al cammino autonomo a 32 mesi, per un ipotonia che sta via via migliorando, apparentemente senza una causa.
Ora è inserita al secondo anno della scuola dell’infanzia, ha un linguaggio con un vocabolario di 30parole ca, ancora stenta a formare delle frasi e spesso utilizza il sostantivo con un predicato all’infinito (va dalla logopedista 2vv a settimana e lei la descrive sveglia e collaborante), controllo sfinterico ancora non appreso completamente (fuori casa è quasi impossibile fargliela fare e non ne sente l’esigenza). Da bambina solare, attorno ai 24 mesi ha cominciato a dimostrare segnali di chiusura e di difficoltà relazionale, inizialmente verso chiunque non fossero mamma e papà, arrivando anche a non mangiare e bere in pubblico e crisi di pianto disperato se qualcuno le si avvicinava.
Ora va meglio, pare abbia aumentato la sua autostima: con gli adulti, manifestando delle preferenze, si approccia con timidezza e diffidenza iniziale, ma si relaziona anche con piacere; con i bambini non riesce a giocare, entrare in relazione, toccarli, se non veicolata da un adulto.
Preciso che non é una situazione statica: lo scorso anno scolastico ha cominciato non volendo far merenda con gli altri bimbi e stando solo con la maestra, e ha terminato mangiando in mensa ed entrando a manina con altre bimbe!
Poi pausa estiva, in cui abitando al mare trascorrevamo tutti i pm in spiaggi con altri bambini, ma uscita dal suo cerchio di quotidianità e di relazione con quelle 5-6 bambine di scuola, abbiamo ricominciato con gli stessi problemi.
Vuole stare solo con la maestra, no merenda e adesso si è aggiunto il problema di trattenere la pipì e non voler assolutamente farla a scuola, finché ogni tanto succede che scappa da sola.
È sempre stato valutato il suo problema motorio/ritardo del linguaggio, ma mai relazionale, che attualmente mi spaventa molto di più.
Grazie.
Francesca